Come c'era da aspettarsi io e Valerio avevamo passato la notte a terra, fuori, sul bordo piscina a parlare.
Mi aveva anche spiegato quanto gli sarebbe piaciuto diventare papà, per vedere un piccolo Valerio vestito come lui, in giro per casa o per farlo rimorchiare all'asilo. E si, quella era decisamente una cosa da Valerio, ma era davvero un pensiero tanto tenero. Così tanto che per qualche minuto dubitai davvero di stare parlando con il mio amico.
Dopo quella nottata intensamente piena di chiacchiere, importanti e non, avevamo deciso di andare a fare colazione quando il sole era ormai alto in cielo.
Appena fummo in cucina io mi preparai un caffè, e mi sedetti al tavolo, per versarlo nel latte che avevo già riscaldato, mentre Valerio di fronte a me beveva una di quelle strane bevande energetiche che prendevano loro palestrati.
Mentre sorseggiavo il mio latte sentii le mani di qualcuno accarezzarmi i capelli e, prima che potessi fare qualsiasi cosa, delle labbra si poggiarono sulla mia guancia delicatamente "Buongiorno amo. Che fine hai fatto stanotte?" Guardai Valerio, chiedendogli aiuto con lo sguardo e lui mi mimò un 'freddo' con le labbra.
"Niente Le. Non riuscivo a dormire e sono andato a fa due passi" il mio amico di fronte a me mi fece capire con un cenno del capo che avessi dato la risposta giusta, mentre Lele, che non poteva vederlo mi sollevò il viso per fare incastrare i nostri occhi "Potevi svegliarmi" io abbassai lo sguardo scappando dalla presa delle sue mani, sul mio mento, e mi riportai la tazza alle labbra "Eri stanco." Gli dissi, prima di ricominciare a bere.
Probabilmente il mio tono di quella mattina lo colpì, perché infatti mi guardò stranito e si avvicinò a Vale, per farsi passare un bicchiere di quella roba che stava bevendo, che a mio parere doveva essere profondamente disgustosa.
Era verde con dei piccoli pallini rossi, e sembrava letteralmente sbratto di coniglio.Che schifo.
E no. Non l'avevo assaggiata. Ma l'aspetto la diceva lunga, e pensavo che se mi fossi avvicinato anche solo per annusarla avrei probabilmente finito con il sentirmi male.
"Tanche, vuoi?" Fulminai Valerio con lo sguardo "Guarda, grazie mille, ma passo proprio. Con un dolore al cuore immenso tra l'altro" lui si mise a ridere, mentre Lele alle sue spalle mi guardava mordendosi il labbro.
Per quanto volessi farlo, dovetti mordermi la lingua, e mi trattenni dal dargli del maniaco psicopatico, naturalmente in modo scherzoso.
"Regà oggi che fate?" Ci chiese poi Valerio, notando probabilmente il modo assiduo con cui guardavo alla sue spalle "Devo andare in stazione a prendere Aurora, perché ieri mi ha detto che saliva. Anzi mi devo vestire che sono già le dieci." Abbassai lo sguardo sentendo il cuore farsi minuscolo, e lo sentii passarmi dietro "Potresti salire un attimo?" Mi chiese quasi sussurrando, ed io annuii pur sapendo che qualsiasi cosa avesse da dirmi, mi avrebbe fatto male.
"Hey, che hai?" mi disse Valerio mettendosi al mio fianco, ed io mantenni la testa bassa "Va tutto bene Vale. Davvero, dammi solo un minuto" mi portai le mani tra i capelli, mentre lui mi dava una pacca sulla spalla "Non salirci" negai leggermente con la testa "Devo vedere che vuole Vale. Non ha senso ignorarlo" il mio amico mi guardò e annuì "Va bene Tanche. Ci vediamo dopo allora" detto ciò mi diede un'ultima pacca sulla spalla, e poi si allontanò da me.
Quando rimasi da solo presi un grande respiro, e dopo essermi messo i capelli apposto, cominciai a camminare lentamente verso la camera di Lele.
Appena fui dietro la porta bussai, e giocai con i miei pollici finché lui non venne ad aprirmi "Hey.. Ma non hai bisogno di bussare per entrare. É camera nostra" sorrisi istintivamente.
Cercai di far sparire quel sorriso il più velocemente possibile, ed entrai in stanza, sotto il suo sguardo confuso.
Subito mi diressi verso il letto e mi sedetti lì sopra "Che hai amò? È da prima che sei strano" lui si fece posto affianco a me, e mi accarezzò una guancia "Sto bene. Non capisco a che ti riferisci" mi ritrassi leggermente dalla sua mano, che continuava a muoversi sulla mia guancia, e lui mi guardò negli occhi "A questo mi riferisco." Lo guardai, come se non avessi capito che intendesse, e lui sbuffò "Non ti sei mai allontanato da me in questo modo. Perché lo stai facendo Tancredi? Che ho fatto di male per meritare una cosa simile? Dai. Dimmelo"
Sbuffai sonoramente.
Ma che cazzo era? Il discorso di un bambino di sette anni?"Senti Lele non c'è bisogno di parlare con questo tono da moccioso. Ti ho detto che non ho nulla. Se non ci credi cazzi tuoi. Non dovevi vestirti per andare a prendere la tua ragazza?" Mi misi in piedi e feci per andarmene, ma lui mi afferrò il braccio e mi fece voltare nella sua direzione.
"Quindi é questo il problema?" Mi guardò negli occhi ed io distorsi lo sguardo "Guardami quando ti parlo" feci come mi aveva chiesto, e cercai di mostrargli tutta la rabbia che avevo dentro di me "Il problema é che devo andare a prendere la mia ragazza in stazione? È davvero ridicolo" e a quel punto sbottai davvero.
"Qui l'unico ridicolo che vedo sei tu. Parli tanto della tua ragazza, ma che cazzo te ne frega di lei in realtà?" lui aprì la bocca per parlare, ma io non glielo permisi "Te lo dico io Emanuele. Tu te ne sbatti il cazzo di Aurora e della vostra storia, altrimenti non mi scoperesti sei giorni su sette." Lo vidi guardarmi senza parole, forse quasi ferito, eppure non riusciva a importarmene nulla.
Non era giusto che facesse di me quello che voleva, quando voleva, come voleva solo finché voleva.
Non lo era affatto.
Io non ero un gioco, e non mi piaceva sentirmi in quel modo.
Era davvero frustrante.Quando uscii dalla sua stanza fui costretto a correre in camera mia con lo sguardo basso, perché sapevo che se avessi guardato qualcuno in faccia probabilmente sarei scoppiato a piangere
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"It will be our secret"~ Tancredi Galli
FanfictionTancredi e Lele sono due semplici amici, che si trasferiscono insieme a Gian, Diego, Valerio e Zoe in Chillhouse. Delle circostanze ben precise, però, li porteranno ad avere un segreto molto importante: Tancredi e Lele riusciranno a mantenerlo?