Capitolo 18

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Per più di dieci minuti rimassi sotto interrogatorio di Zoe, e dio se la stavo detestando.
La cosa che più mi infastidiva era che in qualità di mia migliore amica lei sapesse che detestassi stare in quel genere di situazioni, eppure mi ci buttava sempre solo per il gusto di farlo, quando non c'era nemmeno un motivo per farlo.
All'ennesima domanda su cosa avessi provato durante quel dannato bacio, mi portai le mani tra i capelli e la guardai negli occhi "Mi sono rotto il cazzo di questo interrogatorio. Abbiamo finito Zoe" e prima ancora che lei potesse dirmi qualcosa mi voltai e me ne andai.

Era passata quasi un'ora, e durante tutto quell'arco temporale io non avevo fatto altro che pensare a cosa dire a Lele, ma di una cosa ero certo: gli avrei tirato un pugno.
Ero troppo arrabbiato per pensare che potesse essere una brutta idea, e per essere onesto desideravo proprio vederlo accasciato a terra a causa mia.
Così con quel desiderio cominciai a salire le scale, diretto come un razzo verso camera sua.
Afferrai la maniglia della porta e me la strinsi un po' tra la mano, incerto se aprire direttamente o se prima bussare.
Rimasi lì a pensarci un po', solo che poi alla fine mi stufai di aspettare e spalancai la porta trovandolo disteso sul letto, mentre con il telefono era connesso ad un cassa Bluetooth e stava ascoltando qualche canzone degli One direction.

"Quindi non si usa più bussare?" Mi guardò da dietro il telefono, ed io lo incenerii con lo sguardo "Io ho bussato. Se non mi hai sentito sono fatti tuoi coglione" stavo palesemente mentendo, ma sapevo per certo che se non lo avessi provocato, lui non l'avrebbe fatto e quindi non avrei potuto sputargli addosso tutta la rabbia che avevo dentro di me.

Lele mi guardò ancora interrogativo "Hai mangiato pane e frustrazione oggi?" Il suo tono era ancora scherzoso, così decisi di rinforzare la dose "Ho solo le palle girate per colpa tua, pezzo di merda" sussultai leggermente quando si mise a sedere sul letto, e senza stoppare la musica, mi guardò dritto negli occhi "Che avrei fatto io?" Cominciava a farsi serio.
C'ero quasi.

"Cos'è che ti ha detto quel coglione alla festa eh?" Mi misi in piedi di fronte a lui, e lo guardai con sguardo di sfida "Ti basti sapere che ho fatto quello che ho fatto per te" gli diedi un pugno sulla spalla, e senti le nocche bruciare. E che cazzo però!

In quel momento ignorai il dolore e presi ad urlargli in faccia "Sei un fottuto falso Emanuele. Stai mentendo cazzo!" Lui si toccò la spalla confuso, perché evidentemente il mio pugno aveva fatto più male a me che a lui, ma io fui notevolmente colpito quando mi afferrò il polso e mi fece avvicinare al suo volto "Io non sto mentendo" improvvisamente aveva iniziato a sussurrare, e questo mi fece iniziare a tremare "Non mi hai difeso Lele. Smettila di farmelo credere. Hai difeso te stesso" prima che potessi rendermene conto, mi afferrò il mento con due dita e lo strinse leggermente costringendomi a guardarlo negli occhi "Io l'ho fatto per te." Cercai di divincolarmi dalla sua presa, ma lui continuò a stringere, e notai che abbassava lo sguardo sulle mie labbra "Non é vero Lele.." e non me ne resi nemmeno conto, ma anche io iniziai a sussurrare, mentre "Rock me" degli One direction usciva fuori dalla cassa Bluetooth, che non si era nemmeno curato di spegnere.

"Cosa ti hanno detto Tancredi?" Mi passò una mano sulle labbra e fece incontrare i nostri occhi "Mi hanno raccontato tutto." Provai ad utilizzare un tono stronzo, ma più ascoltavo la mia voce, e più mi sembrava di sentire quella di una dannata ragazzina che parla col tipo che le piace. E non era così.
Assolutamente no.

Io non ero una ragazzina, ma soprattutto non stavo parlando con il tipo che mi piace.
Che poi da quando mi piacevano i tipi era ancora da capire. Perché io davvero non avevo mai provato attrazione per i pischelli.

D'un tratto però lui si alzò e mi fece sbattere contro il muro che c'era alle mie spalle, bloccandomi tra esso e tra il suo corpo "Davvero? Ti hanno detto che quello ha insinuato che tu e io scopiamo insieme?" E fui sorprendente contento di sentire il suo tono farsi quasi arrabbiato, e annuii "Si Emanuele. Ed é questa la ragione per cui l'hai preso a pugni. Non puoi negarlo, io lo so, e anche tu" mi appoggiò le mani  sul collo, e passò le dita su di esso "L'ho preso a pugni perché ha detto una cazzata. Oppure tu e io abbiamo fatto qualcosa insieme ed io non me ne sono accorto?" E ok. Quel discorso stava prendendo una strana piega, e dentro di me stavo cominciando a sentire fin troppe emozioni.

E non era normale che sentissi formicolare il collo, proprio sul punto in cui lui mi accarezzava. Non era normale che sentissi lo stomaco andare sottosopra. E sicuramente non era normale che sentissi un calore fortissimo nel basso ventre.

"Abbiamo mai fatto qualcosa Tancredi?" Mi sorpresi tanto quando notai quanto fosse vicino a me, e sospirai sulle sue labbra "No Emanuele. No" sentii il suo respiro farsi sempre più vicino, e quando appoggiò le labbra sulla mia mascella sussultai "Bene. C'è sempre una prima volta" e all'ascolto di quelle parole io non capii più nulla.

Lo allontanai da me e lo feci girare, facendogli sbattere le spalle contro il muro.
In men che non si dica iniziai a baciarlo e cominciai ad accarezzargli i fianchi "Promettimi una cosa Nano" mi staccai da lui e lo guardai negli occhi.
Aveva lo sguardo che esprimeva piacere allo stato puro, e quella cosa mi stava letteralmente mandando il cervello in pappa "Tutto quello che vuoi" gli accarezzai le spalle in attesa che parlasse, e poi spinto da non so quale coraggio mi avventai sul suo collo "Sarà il nostro segreto? " quando mi staccai da lui annuii, e mi venne automatico cominciare ad abbassarmi.

Più volte avevo visto le ragazze guardarmi dal basso, e sinceramente mi ero sempre chiesto cosa si provasse a stare al loro posto.
Così scesi in ginocchio davanti a lui, e dopo avergli abbassato i pantaloni iniziai a capire che cosa si provasse a stare in quella posizione, al loro posto, e cazzo se era appagante.

"It will be our secret"~ Tancredi Galli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora