Capitolo 34

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"Tanche!" Quando mi sentii chiamare mi voltai subito, e prima che potessi rendermene conto mi trovai le braccia di Peia al collo.
Subito la salutai e le diedi un leggero bacino in testa, sotto gli sguardi di tutti i miei amici.

In quel momento Cori ci raggiunse davanti al cancello della Chillhouse e ci guardò tutti sorridendo felice "Siete pronti?" Ci chiese poi, e tutti annuimmo "Il van vi porterà alla pista da scii. Divertitevi e state attenti" noi annuimmo ancora una volta, e salimmo tutti sul Van che si era appena fermato.

Diego, Valerio e Lele si misero nei posti dietro mentre io, Zoe, Peia e Aurora fummo costretti a metterci in mezzo, e forse quella cosa avrebbe dovuto infastidirmi, visto che come gli altri ero un ragazzo, ma ad essere onesto ero felice.

Mentre Zoe e Aurora discutevano di una borsa Luis Vuitton, Peia mi afferrò la mano e mi guardò complice "Posso chiedergli di cambiare musica?" Mi domandò riferendosi all'autista ed io feci spallucce "Per quanto mi riguarda puoi chiedergli quello che vuoi" subito lei mi ringraziò e sorrise, sporgendosi un po' verso Simone, il nostro autista.

Nonostante cercassi di capire cosa gli stesse chiedendo da mettere, le urla degli altri sovrastavano la sua voce, ovviamente. Dato che lei anziché parlare sussurrava.
Ben presto però la canzone partí, ed io mi ritrovai a cantare come un pazzo 'Forget me too' seguito da lei e dalle altre due.

Quando fummo arrivati avevamo già ascoltato quella canzone almeno cinque volte di fila, e dunque il mio buon umore era alle stelle. Ed ero sicuro che nemmeno il peggiore degli avvenimenti avrebbe turbato il mio stato d'animo.

Era passata circa mezz'oretta per far capire agli altri come indossare gli scii, ma quando fummo tutti pronti la situazione sembró degenerare: Valerio e Diego continuavano a spingersi, mentre Gian e Zoe camminavano di lato come dei granchi incapaci di muoversi, ed io riuscii a stento a trattenere le risate, quando ci avviamo verso la seggiovia che ci avrebbe portati fino alla pista.

Mentre camminavamo Aurora si avvicinó e si mise tra me e Peia guardandoci con un'enorme sorriso "Ma se dico che vi shippo vi arrabbiate?"

Istintivamente io e Peia scoppiamo a ridere, e quando Lele si avvicinò a noi cercando di capire cosa succedesse,  Aurora glielo spiegò subito.

"Non penso sareste una bella coppia. Con tutto il rispetto ovviamente"Disse poi lui con un sorriso estremamente falso alla quale la sua ragazza non reagì proprio nel migliore dei modi.

"Sei antipatico. Perché devi sempre essere così? Era una battuta la mia, e comunque sarebbero una bella coppia perché sono bellissimi entrambi" alla fine di quel discorso Aurora gli lanciò un'occhiataccia e mi appoggiò una mano sulla spalla, mentre continuavamo a camminare "Scusalo. Mi spiace se ti ha fatto arrabbiare" in quel preciso istante ci fermammo davanti ai seggiolini ed io le sorrisi "Pf.. ma ti pare che me la prenda? Assolutamente no. Ora saliamo, che ne pensi?" Lei annuí e si sedette insieme a me e Peia, dato che si saliva in tre alla volta, e con molta calma cambiammo completamente argomento.

Appena fummo sulla pista da scii, subito Peia cominciò a sfrecciare veloce lungo il percorso, ed io mi annii a lei seguito da Zoe e Aurora.
Appena noi quattro ci fermammo notai i ragazzi in disparte immobili a guardarci con la bocca spalancata, così decisi di stupirli ancora di più e feci un salto, riuscendo ad effettuare un'atterraggio quasi perfetto.

"Porco due bro! Ma come fai?" Mi chiese curioso Valerio, ed io mi avvicinai a lui cominciando a spiegargli passo passo quello che avevo appena fatto. E alla fine dopo almeno mezz'ora era riuscito per lo meno a camminare, proprio come gli altri tre che oramai scorrazzavano liberi per la montagna, come dei bambini.

Mentre ero fermo a guardare Lele e Diego sciare uno accanto all'altro, una mano si poggió sulla mia spalla e appena mi voltai, mi ritrovai davanti gli occhioni teneri di Peia "facciamo un salto insieme?" Mi chiese poi con tono dolce, ed in risposta le porsi la mano, che con molta dolcezza lei strinse tra la sua.

"Al mio tre ok?" Le chiesi cominciando a posizionarmi, e lei fece lo stesso.
"1." Presi un bel respiro e la guardai.
"2" Strinsi con forza la sua mano.
"3" Presi lo slancio e saltai, trascinandola con me in quel salto, che però ci fece arrivare con il culo per terra.

Subito sentii un leggero dolore, ma occupato com'ero a ridere non ci feci nemmeno troppo caso.
Peia infatti non smetteva di guardarmi e ridere a crepapelle "Siamo fortissimi ! Davvero!" Continuava a ripetere ridendo e ridendo ancora.
Mentre noi continuavamo a ridere della figura di merda che avevamo appena fatto, i nostri amici si avvicinarono e Lele mi porse la mano aiutandomi ad alzarmi.

"Che avete fatto?" Mi chiese poi, con quel suo tono autoritario, che dio..
Quanti pensieri impuri.

"Abbiamo fatto un salto, ma siamo scivolati. Tutto qui" gli spiegó Peia, che infastidita si mise in piedi da sola, dato che Lele aveva aiutato solo me ad alzarmi dal pavimento innevato, lasciando lei seduta lì, quasi come non se fosse importante.

Appena fui in piedi sentii una nuova fitta al posteriore, e quasi come in modo automatico mi ritrovai a guardare Lele, non per incolparlo, ma perché istintivamente ricordai quello che era successo al matrimonio, e mi sentii uno sciame di farfalle svolazzare per lo stomaco. E non era normarle.
No decisamente no.
E probabilmente era ancora meno normale tutta la voglia che avevo di rivivere quel momento, ma Dio..

Continuava a guardarmi dritto negli occhi mentre si mordeva il labbro e come facevo io a non pensare alla sua espressione mentre si appropriava del mio corpo, giocando con me quasi come se fossi il gioco più bello che avesse mai visto?
Io non potevo farcela.
E non potevo nemmeno dire che fosse completamente colpa mia, perché se Lele era un Dio l'unica colpevole della situazione era sua madre che lo aveva messo al mondo.

Così preso da non so cosa lasciai che la mia mente dasse sfogo ai suoi pensieri e parlai a bassa voce:
"Mannaggia a tu madre"

"It will be our secret"~ Tancredi Galli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora