Capitolo 38

548 37 16
                                    

Avevamo passato i seguenti sei giorni insieme a scherzare e giocare come sempre, mentre le notti ci occupavamo di approfondire quel nuovo lato della nostra amicizia.

E cazzo se approfondivamo.

Quella notte si distese sfinito al mio fianco e mi accarezzó il petto mentre entrambi riprendevamo a respirare.

Quello era decisamente uno dei miei momenti preferiti: le chiacchiere dopo il sesso.
In quei momenti infatti Lele si occupava di parlare con me di qualsiasi cosa avesse provato, e poi si prendeva del tempo per ascoltare me.

Eppure quella sera c'era una cosa che non smettevo di chiedermi, così senza pensarci due volte, lo guardai negli occhi e parlai "Le.. ma noi cosa siamo?" Lo vidi pensarci un po' su, e poi mi accarezzò una guancia "Secondo te cosa siamo?" E no. Decisamente non aveva senso quella sua domanda.

Te l'ho appena chiesto, cosa vuoi che ti risponda idiota?

Benché quella mi sembrasse la risposta più adatta decisi di non sembrare troppo scortese, e scelsi di buttarmi sulla confusione "Direi amanti, ma non ne sono così certo.." Ed era assurdo. Letteralmente inconcepibile che stessimo affrontando quel discorso.

Eppure... lui era Lele, ed io non riuscivo proprio a sentirmi in imbarazzo, o a sentire di stare dicendo un mucchio di puttanate.

Lui mi guardó con un uno strano sorrisetto e mi fece appoggiare al suo petto "Perché non ne sei certo?" E avrei voluto smettere di rispondere a quelle dannate domande, ma probabilmente, complici anche i due bicchieri di vino che avevo bevuto a cena, la mia bocca sembrava parlare da sola, quasi come se ne avessi perso le funzionalità.

"Perché gli amanti sono quelli che si amano, ma stanno insieme di nascosto. Noi forse siamo più.. scopamici." La sua mano non si fermò, anzi aumentò il ritmo tra i miei capelli e sentii il suo respiro accarezzarmi la fronte "Siamo tutto quello che vuoi Tanc. Basta che non mi lasci.."

Santo Dio Emanuele.

Non puoi farmi andare a fuoco, sussurrandomi all'orecchio, letteralmente dopo poco più di trenta minuti da quando ci siamo fermati.

Ma che razza di animale era?
Una cazzo di macchina del sesso.

"Sono le tre Le. Non dovremmo dormire?" Lui annuii e fece sbattere il suo mento sulla mia testa"Buonanotte piccolo" gli baciai una mano, per poi stringerla tra le mie e poi gli diedi la buonanotte a mia volta.

Probabilmente da fuori avremmo dato l'apparenza di una coppia felice e affiatata, invece sarebbe bastato che qualcuno mettesse piede in quella stanza è tutta la nostra felicità sarebbe stata dispersa come un ago in un pagliaio.

Eppure non potevo incolpare nessuno, perché l'unica persona in più in una relazione a cui non apparteneva ero io.

"Siamo tutto quello che vuoi."

Non smettevo di pensare a quella frase, perché non era vera.
Se davvero fossimo stati tutto quello che io volevo non mi sarei ritrovato in quel letto pieno di dubbi, com'ero.
Se fosse stato come lui diceva, Aurora non sarebbe stata ancora la sua ragazza, invece lo era, e lui non aveva la minima intenzione di lasciarla.

Quindi no. Non eravamo niente di quello che io volevo.
Che poi io non ero manco certo di sapere cosa volessi  da lui, ma detestavo sapere di essere io quello in più.

Mi ero sempre ripromesso di non essere l'amante di nessuno, e invece c'ero cascato con tutte le scarpe e non riuscivo nemmeno a uscirmene.

Mi portai le mani tra i capelli e, stando attento a non svegliare Lele, mi alzai da quel letto.
Non ne potevo più. Davvero ero stanco.

Recuperai da terra i miei pantaloni e la sua felpa, e dopo averli indossati uscii da quella stanza diretto in giardino.

Quando fui fuori mi distesi a bordo piscina e rivolsi lo sguardo in alto, per guardare le stelle.

Il cielo era tranquillo, non c'era nemmeno una nuvola, e le stelle brillavano forse più del solito.
Generalmente quell'atmosfera mi avrebbe rilassato, ma non quella sera.

Quella sera ero decisamente troppo pieno di emozioni contrastanti per farmi distrarre da un cielo stellato.

Ero felice che non volesse che lo lasciassi, ma allo stesso tempo mi feriva terribilmente e mi faceva rabbia sapere che non volesse lasciare la sua ragazza, perché non aveva senso.

Non puoi chiedermi di non lasciarti se non sono l'unico per te.

"Hey" pensai di aver immaginato tutto, ma poi una mano si appoggiò sulla mia fronte, ed io mi misi a sedere.

"Che hai Tanche?" Guardai Valerio sedersi al mio fianco, e poi spostai lo sguardo sull'acqua della piscina "Sono pieno di pensieri Vale. Tutto qui" lui mi diede una pacca sulla spalla e poi parlò "I pensieri si discutono con gli amici bro. Andiamo, parlane con me" ed io lo ringraziai, perché apprezzavo davvero quello che aveva detto, ma non sapevo proprio come spiegargli tutto.

Così decisi di fargli un riassunto breve e conciso, chiedendogli di non far sapere nulla a Zoe, o mi avrebbe probabilmente linciato.

Come mi aspettavo da Valerio, non ebbe alcun genere di reazione sconvolgente.
Mi ascoltò attentamente mentre gli spiegavo dal nostro primo bacio alla nostra prima volta, fino ad arrivare persino a quella sera, e oltre a qualche verso di approvazione, riguardo ai miei pensieri, non aveva fatto altro.

Quando finii completamente il mio discorso, lo vidi pensare un attimo, e poi iniziò a parlare:
"Ti ho ascoltato. Ho analizzato attentamente tutto quello che hai detto, e soprattutto il modo in cui l'hai detto. Ed io credo di essere arrivato ad una semplicissima conclusione Tanche"

Lo guardai negli occhi, e scossi la testa invitandolo a parlare "Sei innamorato" subito negai con la testa.

Ma lui mi guardò negli occhi "Si che lo sei. Non avresti mandato a puttane tutti i tuoi principi di non stare con quelli fidanzati sennò" e in quello aveva ragione.
Io avevo mandato a puttane tutti i miei principi per Lele.

"Eppure..." guardai Valerio e lo vidi stringersi le dita "Sarò sincero Tanche... non è la prima volta che qualcuno mi parla di situazioni simili, però è successo davvero raramente di sentire che il tipo lasciasse la pischella per stare con l'amante"
Chiaro.
Chiarissimo.

"Lo.. lo so Vale" sentii una voragine aprirmisi nel petto "Accanna tutto Tanche. So che è difficile. Ma lo devi fa, per te stesso" io annuii e mi coprii gli occhi con le mani, deciso più che mai a mettere un punto su quella storia.

"It will be our secret"~ Tancredi Galli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora