Capitolo 25

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Quando mio padre aveva attaccato, io e Zoe c'eravamo abbracciati di nuovo, e poi eravamo scesi di corsa per dare la notizia agli altri, e anche loro avevano iniziato a festeggiare.
In quel momento ero davvero felice e avevo persino smesso di pensare a Lele e a tutti i problemi che stava comportando quella specie di cosa che c'era tra di noi. No. Non è vero.

La realtà era che nonostante cercassi di non pensarci, non riuscivo a smettere di pensare ai suoi occhi colmi di desiderio e alle sue labbra tra le mie.
Sapevo bene che il mio pensarci costantemente era masochismo allo stato puro, eppure era più forte di me, e il fatto che lui continuasse a guardarmi con quel mezzo sorrisetto non faceva altro che aumentare il mio ego.

Sentivo una strana sensazione, e inconsciamente pensavo che probabilmente ci fosse qualcosa di me che lo attraesse, perche insomma io ero quello che ero, e nessuno avrebbe potuto negarlo.

Ma poi Zoe mi diede un colpo sulla spalla ed io rinsanii "Valerio ti ha chiesto uno mano" mi disse lei, ed immediatamente mi ricordai che il giorno prima Valerio mi aveva avvisato che avrebbe iniziato a fare live su Twitch, e dunque avrebbe avuto bisogno di una mano per montare tutto, ma
Diego si era rifiutato e quindi chi c'era finito in mezzo? Ovviamente io.
E per colpa di chi? Ovviamente di Zoe.

Da una parte avrei voluto ringraziarla, perche quello era il suo modo per distrarmi dal pensare a Lele. O meglio: dal passare tempo con lui ovviamente, perché io non lo pensavo. Non in quel senso almeno.

Però dall'altra parte volevo urlarle contro, perché che cazzo: perché dovevo esserci sempre io in mezzo a quei due deficienti?
Che poi quando litigavamo sembravano due fottute prime donne, ed erano insopportabili, ma davvero.
Gian ormai aveva preso l'abitudine di lasciarli a scannarsi finché non si fossero stancati, ma io non avevo la sua stessa pazienza, e la maggior parte delle volte davo uno schiaffo dietro al collo ad ognuno di loro e poi me ne andavo scocciato urlandogli contro quanto coglioni fossero.

"Andiamo principessa?" Valerio richiamó la mia attenzione facendomi cenno di seguirlo su per le scale, e dopo avergli tirato un pugno sulla spalla gli andai dietro "Non chiamarmi mai più 'principessa' razza di Tirannosauro" lui si bloccò in mezzo alle scale e scoppiò a ridere " 'tirannosauro'? Ma sei serio Tanche?" Io sbuffai frustrato e continuai a salire "Ao se devi prendermi in giro tutto il tempo o ti prepari ad essere picchiato, o fai prima ad andare a fa pace con il tuo pischello" in quel momento varcammo la soglia di camera sua e lui si lanciò sul letto "Ah ah ah come siamo spiritosi oggi" si tirò il cellulare fuori dalla tasca e sbadigliò, mentre io mi sedetti sulla sedia davanti alla scrivania in attesa che mi spiegasse un po' quale fosse la sua idea per queste live su Twitch.

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Dopo più di tre ore chiuso in camera di Valerio, finalmente finii di sistemargli tutta l'attrezzatura e corsi fuori da quella dannata stanza.
Mentre ero lì dentro più volte mi era passata per la mente l'idea di voltarmi e andarmene, eppure per quanto stronzo fosse, Valerio non si meritava nulla del genere.

Appena scesi in cucina mi diressi dritto verso il frigo e lo aprii in cerca di qualcosa di fresco da bere, e la prima cosa che trovai fu una Burn, così la presi tra le mani e la aprii avvicinandomela alle labbra.

Mentre sorseggiavo la mia bevanda vidi in lontananza qualcosa che mi fece trasalire: Lele era a petto nudo di fronte a me, e si stava allenando, e anche se non c'era alcun motivo io mi sentii andare a fuoco, perché lui era veramente bello. Ma davvero tamto. Troppo.

E io lo odiavo, perché non poteva essere così bello e così dannatamente eccitante mentre era fidanzato.
No. Non era giusto.
Era sempre stato bello, ma da quando stava con Aurora aveva un fascino particolare, smisurato proprio. Ma lei lo sapeva di essere così fortunata?

"Hey. Dacci un taglio" prima che potessi voltarmi verso quella voce, sentii una mano poggiarsi molto poco delicatamente sulla mia fronte e subito guardai male Zoe "Non c'era bisogno di darmi una pizza" le dissi massaggiandomi la fronte imbronciato, e lei completamente disinteressata mi tolse la lattina che ancora avevo in mano, e bevette la mia bevanda "Era necessario per farti entrare in testa che quei pensieri erano sbagliati" io mi sedetti sulla sedia più vicina e la guardai "Che ne sai di che pensavo?" E forse quella era una domanda stupida, ma io veramente non mi aspettavo che lei rispondesse "Cose poco pure Tancredi. È palese ok?"trattenni a stento una risata vedendo la sua espressione cambiare notevolmente e scossi la testa "Ti sbagli" detto questo mi appoggiai sul palmo della mia mano e ripresi a guardare nella direzione in cui lo avevo visto l'ultima volta, ma Lele non c'era più.

Così sbuffai e guardai di nuovo nella direzione di Zoe, ma anche lei era completamente sparita.
E ok. Che cazzo stava succedendo?

Mi misi in piedi e provai ad uscire in giardino, ma prima che mettessi anche un solo piede fuori, due mani mi tirarono dentro casa, ed io andai a sbattere contro il muro.

"Chi stavi cercando Nano?" Prima ancora che potessi parlare sentii le labbra di Lele appoggiarsi sulla mia mascella e strinsi i denti cercando di allontanarlo in modo non troppo brusco "Tanto lo so che lo vuoi Tanche. È inutile che lo neghi" quando mi sussurrò quelle parole all'orecchio, mentre mi accarezzava i capelli sentii una scarica di adrenalina attraversarmi tutto il corpo ed iniziai a strusciarmi su di lui, mentre lo baciavo con foga gemendogli sulle labbra.

In quel momento non mi importava di Zoe ne delle sue raccomandazioni, volevo sentire il corpo di Lele scontrarsi con il mio e non mi fregava un cazzo di nulla.
Noi eravamo lì che ci baciavamo, mentre ci strusciavamo uno contro l'altro, ma poi io aprii gli occhi e mi risvegliai nel mio letto completamente sudato..

"It will be our secret"~ Tancredi Galli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora