capitolo 6

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Erano le 23 quando finimmo la pizza ed il film decisi di tornare a casa anche perché si era fatto abbastanza tardi.

"È stata una bella giornata, grazie" dissi abbracciando max
"mi stai tanto simpatica, saremmo grandi amiche" ammise lei stringendomi un po' di più
"è tardi se vuoi ti accompagno" si offrì stranamente dylan
"si è vero, fidati non dovresti tornare da sola a quest'ora... soprattutto se parti da questa zona" mi informò Max preoccupata
accettai la strana proposta di dylan solo per non far preoccupare Max

"e non ci provare con lei dylan, ti tengo d'occhio" lo riproverò quest'ultima
"tranquilla sorellina non è il mio tipo" disse lui guardandomi da capo a piedi.

Salimmo in macchina e il viaggio fu molto silenzioso fino a casa, una volta arrivata lo ringraziai e scesi dalla macchina ma mi fermai, quando notai che anche lui stava scendendo, feci un respiro profondo e feci finta di niente arrivai sulla soglia della porta e mi girai verso di lui.

"perché sei qui?" gli domandai
"speravo solo che mi invitassi ad entrare" mi sorrise divertito
"aspetta e spera allora" incrociai le braccia
"si certo.... ora posso baciarti?"
"ti ho già detto di no e non cambierò idea non sperarci tesoro"  mi voltai per aprire la porta, mi fermai quando mi prese per i fianchi avvicinandosi a me
"cambierai idea, oh si che lo farai" mi sussurrò all'orecchio, io mi voltai di scatto ritrovandomi a pochi centimetri dal suo viso

"sai una cosa, cederò alle tue tentazioni perverse solo il giorno della mia morte caro dylan" cercai di dire tutto nel modo più fluido possibile,  per quanto potesse essere irritante quel ragazzo faceva scatarrare qualcosa in me che fortunatamente ancora riuscivo a controllare ma ora mi chiedo per quanto....

"uh allora preparo i fiori" disse togliendo le mani dai miei fianchi e allontanandosi
"torna a casa o'brien e scopati una ragazzina ingenua" dissi voltandomi e aprendo la porta di casa senza degnarlo di uno sguardo, entrai chiudendo  la porta alle mie spalle.

Potevo sentire il mio cuore perdere il ritmo dei battiti, salì in camera mi tolsi i vestiti e mi feci una doccia calda poi misi il mio pigiama ed entrai nel letto, non ci misi moto ad addormentarmi.

quei dannati occhi//Dylan O'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora