capitolo 20

670 25 0
                                    

Ma a farmi sobbalzare  fu la porta della camera che si aprì bruscamente.

"Max sai dov'è la tua amica?-" Dylan entrò in fretta e furia nella stanza senza all'inizio accorgersi della mia presenza, poi fermandosi in mezzo alla stanza posò lo sguardo dalla sorella a me.

"Grace sei qui... ci voleva tanto a scrivermi che eri a casa mia?" Dylan passò velocemente da uno sguardo preoccupato ad uno più severo e sul rimprovero.

"Perché avrei dovuto?" risposi come una tipica adolescente arrabbiata con i genitori

"Scrivi a tua madre digli che sei con me..." gesticolò nervosamente puntando il dito contro il mio telefono.

"Cosa c'entra ora mia madre e perché dovrei dirle che sono con te?" lo guardai irritata e disgustata allo stesso tempo.

"Perché tu non rispondevi, così sono andato a casa tua e a quanto pare non comunichi neanche con lei" ammise distogliendo lo sguardo. Io mi limitai a roteare gli occhi e a scrivere a mia madre.

"Ehm sono confusa..." Max sbucò nella conversazione facendo alleviare la tensione che si era creata tra me e Dylan.

"Abbiamo un problema Max... un grosso problema" Dylan riportò lo sguardo sulla sorella che era preoccupata, come me d'altronde, di quello che stava succedendo.

"P-problema? quale problema?" chiesi preoccupata, quale problema poteva mai riguardare sia Dylan che me?

"Max ho fatto una rissa pochi giorni fa... era sera e non ho riconosciuto subito i loro visi... ma quando mi accorsi di chi fossero era già troppo tardi" Dylan non calcolò la mia domanda e iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza spiegando a Max 'il problema'

"Dylan calmati, chi hai picchiato e perché cercavi Grace?" Max si alzò preoccupata cercando di far stare fermo il fratello ormai in preda al panico.

"I-io ero con Grace, lei era lì quando è successo...è-è un bersaglio facile non sanno ancora chi è ma non ci vorrà molto" Dylan parlò in modo molto veloce e confuso, ed io ancora non capivo di che stesse parlando.

"Dylan spiegati meglio, di che rissa parli e perché c'era Grace?" Max pronunciò l'ultima parte della domanda spostando lo sguardo su di me in cerca di spiegazioni, che io non potevo darle.

Non capivo perché Dylan fosse così tanto preoccupato o cosa c'entrassi io in quel suo problema....

Poi ricordai, che c'erano solo due risse in cui ero presente anche io ma solo in una di queste era buio, Dylan parlava della rissa fatta con i ragazzi del muretto, quando loro hanno cercato di... non voglio neanche ricordarlo.

"Parli di quella sera, con i ragazzi del muretto?" chiesi senza badare a Max che ancora mi fissava con sguardo interrogativo.

"Loro non sono semplici ragazzi che non sapevano che fare Grace..." Dylan aveva la voce tremante e potevo sentire la sua preoccupazione.

"Dylan con chi hai fatto a botte?" gli chiese in modo severo e rigido la sorella
"Micky..." continuò a guardare a terra frustrato.

"Chi è questo Micky?" chiesi alla vista del corpo di Max irrigidirsi
"È il mio ex, l'unico con cui ho avuto una storia seria..." ammise Max spostando lo sguardo su un punto indefinito della stanza.

Restarti in silenzio a pormi domande sul perché fossero così agitati e preoccupati, sul perché Max non mi aveva detto di aver avuto una storia seria e sul perché io ero in quella situazione.

"Non riesci mai a stare lontano dai casini e guarda un po' sei riuscito a mettere in mezzo anche la mia migliore amica, cazzo Dylan non ne fai una giusta" Max rimproverò il fratello con un tono più che severo.

Era proprio incazzata nera, mi dispiaceva vedere Dylan in quelle condizioni ma sapevo, che se mi fossi messa in mezzo Max mi avrebbe buttato dalla finestra ne sono certa.

"Lo so, faccio solo casini..." Dylan non alzò la testa dal pavimento e assunse una posizione da cucciolo bastonato.

"Ecco e indovina chi risolve sempre i tuoi casini? La sottoscritta" borbottò Max.

"Cercava solo di proteggermi... se non ci fosse stato lui mi avrebbero fatto del male" cercai di far ragionare Max, difendendo il fratello.

"Si Grace lo capisco ma ora sei nella merda fino al collo... Non posso spiegarti tutta la storia altrimenti non finiamo più quindi ti dirò l'essenziale" Max fece una breve pausa per avvicinarsi a me e poi ricominciò

"Micky è il capo di questa gang di mafiosi che praticamente domina tutto il quartiere, all'epoca ero più piccola e non avendo molti amici non lo conoscevo...." fece un'altra pausa, come se quello che raccontava fosse nocivo per la sua persona.

"Poi tutto cambiò quando mi invitarono ad una festa e li conobbi Micky, un bel ragazzo dall'aria misteriosa e molto sexy. Siamo stati insieme più o meno un anno, i primi mesi erano bellissimi ma poi è entrato nel giro ed è cambiato del tutto...
Era diventato aggressivo e mi alzava le mani, volevo solo scappare ma non ne avevo il coraggio, finché non mi puntò una pistola alla testa e capì che se fossi stata anche solo altri 5 minuti lì dentro non ne sarei uscita viva così l'ho lasciato." alla fine fece un grande respiro che aveva trattenuto dall'inizio del discorso.

"O mio dio Max mi dispiace davvero tanto...
e lui ti ha lasciato andare?" mi dispiaceva davvero tanto per lei, per quello che aveva passato con quello stronzo arrogante, ma se non finiva la storia non potevo comprendere al 100% la situazione.

"No... lui non la prese molto bene, ovviamente, ma per fortuna aveva una sorella che riusciva a farlo ragionare, lei gli spiegò la situazione e lui subito dopo si scusò con me per il suo comportamento e mi promise di non dare fastidio a me o alla mia famiglia a meno che non siamo noi ad iniziare" finì sedendosi sul letto a peso morto, stremata dalla situazione.

"E in questo caso ha iniziato lui... Micky" mi alzai di scatto dalla sedia e camminai verso dylan.

"No tesoro, è stato quest'idiota di mio fratello a sferrare il primo pugno, o mi sbaglio?" precisò seccata.

"Cercava solo di proteggermi" mi lamentai

"A loro non interessa perché lo ha fatto. Lui ha tirato il primo pugno quindi ora si è riaperta la guerra." spiegò nervosa.

"Scusa non volevo metterti nei casini è stata colpa mia e di quel bacio..." Dylan fece l'unica cosa che speravo non facesse, parlare del bacio....

"Qu-quale bacio?" Max si alzò confusa

"Non glielo hai detto?" mi sussurrò dylan
"Stavo per farlo ma sei arrivato tu" risposi sempre sussurrando e gesticolando.

"Oh mio dio, perché non me l'hai detto?!" Max alzò il tono della voce

quei dannati occhi//Dylan O'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora