capitolo 15

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Mi avvicinai ancora a lui e guardandolo intensamente negli occhi lasciai sfiorare le nostre labbra, sembrava sorpreso dal mio gesto direi tanto sorpreso da paralizzarsi per un istante ed è li che prima che scoppiassi a ridere guardando la sua espressione, gli diedi un bacio ma non era come il primo pieno di un desiderio arrogante, era più un bacio tranquillo e passionale desideroso di un contatto.

Dylan fece vagare le sue mani dal mio viso ai miei fianchi mentre le mie scompigliavano i suoi capelli perfetti tra il castano scuro ed il nero, fu un lungo bacio e quando ci staccammo mi scrutò attentamente il viso con un sorriso stampato in faccia e subito dopo tornò a baciarmi con più foga.

Le sue mani si abbassarono sui miei glutei e facendo una leggera pressione mi poggiò sulla scrivania dove iniziò a lasciarmi dei baci umidi sul collo scendendo sulla scollatura giù sul seno.

Sapevo che era sbagliato lo sapevo benissimo sia per i miei principi, sia per Maxine che sono sicura non mi avrebbe mai perdonato una cosa del genere e proprio in quel momento riuscì a staccarmi da lui e a riprendere il controllo del mio corpo, finalmente il mio cervello era ritornato funzionante.

Lo allontanai poggiando le mani sul suo petto e abbassai lo sguardo sui miei piedi, non volevo perdere Max oltretutto per suo fratello, uno stronzo arrogante bipolare e sicuramente non volevo mentirle quindi se avessi avuto intenzione di fare qualsiasi cosa con suo fratello lei doveva saperlo perché io mi fido di lei e voglio che lei si fidi di me...

"Dylan è sbagliato..." lo fermai
"sbagliato? per chi?" rise senza staccarsi da me
"per i miei principi, per Maxine..." provai a giustificarmi ma infondo non ci credevo nemmeno io
"i tuoi principi, Max? mi sembrano delle gran belle scuse, ma se non vuoi non ti presserò tanto lo sappiamo entrambi che non mi resisterai mai Grace Tate"

stranamente all'inizio sembrò capirmi e poi boom eccolo il solito dylan stronzo e arrogante pieno di sé
"bene, devo andare è tardi..." cambiai discorso per non aprirne uno che so che contro di lui perderei sicuramente

"ti accompagno e niente storie." mi puntò un dito contro e si allontanò per farmi scendere dalla scrivania, sorrisi e senza oppormi scendemmo cercando di fare più silenzio possibile e uscendo di casa salimmo in macchina.

Il viaggio fu molto silenzioso, tanto silenzioso che non sentivo neanche il suo respiro, ma fortunatamente il viaggio non durò molto, una volta arrivata lo ringraziai e prima che potessi scendere mi prese il polso avvicinandomi di più a lui

"Lo sai che non mi resisterai a lungo? con questo faccino che è innocente solo all'apparenza" sottolineò con una mano i lineamenti del mio viso
"Staremo a vedere O'brien, buonanotte" cercai di rimanere il più seria e tranquilla possibile e appena scesi dalla macchina mi accorsi di aver trattenuto un respiro.

Sorpassai la strada e arrivai davanti la porta di casa, mi girai verso la macchina di dylan che era ancora ferma lì ad aspettare che io entrassi, gli feci cenno con la mano a mo di saluto ed entrai in casa cercando di non fare troppo casino data l'ora.

quei dannati occhi//Dylan O'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora