Capitolo 27

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Aspettai due minuti e poi uscì anche io dal bagno, tornando al tavolo da Thomas.

«Eccoti, tutto okey?» Thomas alzò lo sguardo preoccupato verso di me.

«Si tutto okey, Max ha avuto solo un momento di panico niente di che.» sorrisi e mi risedetti.

«Sai mi sono appena reso conto che io quel ragazzo lo conosco... Liam, è nella squadra di football» mi informò Tom.
«Non ci credo!» era strano che si fosse ricordato solo adesso di conoscerlo, magari Max non gli aveva parlato tanto di Liam.
«Si pazzesco, aveva un'aria familiare ma non avrei mai pensato fosse lui» mi sorrise in modo scherzoso.
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La serata giunse alla conclusione e devo ammettere che era andata davvero benissimo, Max non ebbe altri momenti di panico e io avevo scoperto che con Thomas avevamo un sacco di cose in comune.

Arrivammo per caso tutti e quattro alla cassa nello stesso istante, ebbi un momento di panico incrociando gli occhi di Max ma colpo di scena, Liam salutò Thomas e dal nulla ci ritrovammo in un uscita secondaria a quattro.

«Che ne dite se andassimo a bere qualcosa tutti insieme?» il ragazzo affianco a Max era entusiasta di uscire ancora, non riuscivo a capire se lo stesse facendo per stare ancora più tempo con Max o per altro...

«C'è un locale infondo alla strada» proposi io, tutti accettarono così andammo li.
Era un bel posto, all'ingresso c'era già pieno di gente e la musica si sentiva forte e chiaro, entrammo e ovviamente la gente non mancava, sulla sinistra c'era il bar e invece infondo alla sala dritto verso di noi c'era il dj.

«Andiamo offro io!» Liam alzò la voce cercando di sovrastare la musica, per fortuna lo avevo capito così presi Thomas e ci spostammo tra la folla fino ad arrivare al bancone.

«Beh va sempre meglio non credi?» Tommy si avvicinò a me per farsi sentire, aveva davvero ragione stava andando tutto benissimo e infondo speravo di venire in questo locale, lo avevo visto prima dell'appuntamento e volevo proprio venirci.

«Hai ragione, ma sai cosa sarebbe davvero fantastico? Se andassimo a ballare» Tom capì subito, mi prese la mano e andammo al centro della pista.
Iniziammo a ballare, eravamo molto vicini per via della troppa gente, ma non ci feci troppo caso mi stavo divertendo e anche lui.
Di tanto in tanto prendevamo delle pause per andare a bere con Max e Liam e poi tutti insieme andavamo di nuovo in pista.

Thomas ed io stavamo tranquillamente ballando, finché ad un tratto si avvicina ancora di più a me, e poggiando le mani sui miei fianchi mi farfuglia impacciato una frase all'orecchio
«Sai è davvero irritante vederti ballare così e pensare di dover restare a guardarti tutta la sera...»
Mi girai verso di lui e scattò subito il contatto visivo
«Che intendi dire?» continuai a guardarlo in attesa di una risposta.
«Questo» si avvicinò al mio viso e fece sfiorare le nostre labbra, mi strinse di più i fianchi verso di lui e mi baciò.

Restai immobile davanti a quel gesto, non mi sarei mai aspettata un atteggiamento del genere da Thomas, non lo dico in modo negativo eh solo che sono rimasta abbastanza scioccata.
Si allontanò poco dopo guardandomi con fare interrogativo, ci pensai un secondo, pensai se fosse quella la scelta giusta.

-si rincoglionita è la scelta giusta-
Okey io e la mia coscienza stavolta eravamo d'accordo, era quella la scelta più giusta.
Thomas mi piaceva e piaceva anche a Max l'idea di noi due quindi perché no.

«Non dovevo?» Thomas indietreggiò di qualche passo.
«No, cioè penso che dovresti rifarlo» si riavvicinò a me e ricominciò a baciarmi.
Un bacio ovviamente dolce, come lo avevo immaginato...

-si mi sono immaginata come sarebbe stato baciare Thomas-

In ogni caso era proprio dolce e direi delicato. Si allontanò di qualche centimetro, mi guardò negli occhi e non disse nulla, si limitò a sorridere spostando lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.
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Abbiamo bevuto parecchio o meglio HO bevuto parecchio, mi fa malissimo la testa, sono al 100% ubriaca a differenza di Thomas che sembra essere del tutto sobrio.

Beh lui ha bevuto solo due drink, il terzo sono sicura che fosse analcolico, responsabile da parte sua non bere sapendo di dover guidare.

Non ho la più pallida idea di dove sia finita Max con il suo principino ma sono sicura che si sta divertendo.

Siamo in macchina, credo che Thomas mi stia portando a casa ma se mia madre mi vede così mi uccide, certo con lei parlo di tutto ma ha sempre detto che se volevo bere dovevo farlo in modo responsabile e che se mi fossi voluta ubriacare non sarei dovuta tornare a casa altrimenti mi avrebbe lasciato fuori.

Non ho le forze per dirlo a Thomas ma per fortuna, come se mi stesse leggendo nella mente inizia a parlare
<<vuoi andare a casa tua?>>  chiese con un tono di voce basso come se sapesse che sento tutto in modo molto amplificato.

<<oh no, mia madre non mi farebbe neanche entrare *risatina isterica*>> avevo gli occhi chiusi per via dei bagli di luce che provenivano dai lampioni sulla strada.

<<okey allora ti porto da me se mi prometti di fare la brava però>> mi limitai ad annuire e poi silenzio fino all'arrivo.

Entrammo in casa, a malapena mi reggevo in piedi, salimmo a fatica (almeno per me) le scale e poi attraversammo un corridoio che mi sembrò infinito per arrivare alla sua stanza.

<<okey ehm ti do una maglia per dormire>> mi sedetti sul letto e lo osservai mentre si spostava da un comò ad un armadio.

<<tieni, io aspetto fuori>> mi porse la maglia e si girò diretto verso l'uscita.

<<Thomas...>> mi alzai dal letto e lui si fermò con la mano già sulla maniglia.

<<Grace...>> non si girò si limitò a fermarsi lì.

<<mi aiuti con la zip?>> thomas si girò con lo sguardo rivolto al pavimento, quando fu abbastanza vicino mi girai di spalle e spostai i capelli per fargli aprire la zip del vestito.

<<ecco fatto...>> sentii i suoi passi allontanarsi ancora prima di girarmi.

<<Thomas... puoi anche restare eh, non ti mangio>> mi voltai verso di lui notando che si era fermato a pochi passi dalla porta.

<<non ci casco ai tuoi giochetti... sei ubriaca forse domani non ricorderai neanche->>

<<Tommy ho fatto, puoi anche girarti>> si girò piano piano ancora con la testa abbassata forse per paura che gli avessi mentito e che mi avrebbe vista senza indumenti.
Fifone il ragazzo

<<sei stata molto veloce, davvero veloce direi velocissima>> si avvicinò al letto e spostò le coperte.

<<sdraiati qui, tra poco ti porto il secchio se mai ti venisse voglia di vomitare... se hai bisogno di me sono nella stanza accanto okey?>> mi sdraiai e lui mi rimboccò le coperte.

<<puoi restare? non mi piace dormire da sola>> gli presi il polso prima che si allontanasse.

<<perché a casa tua non dormi sola?>> si mise sulle ginocchia per trovare la posizione più comoda per parlare.

<<in realtà no... c'è sempre il mio orso Benny>> sentii forte e chiara una nota di imbarazzo nella mia voce.

<< mi fai troppa pena... okey resto con te>> si alzò in piedi e fece il giro del letto, poi si posizionò dal lato opposto al mio.

<<grazie della fantastica serata Tommy>> non rispose, si limitò a lasciarmi un bacio sulla fronte.

Subito dopo mi girai dandogli le spalle e lui mi abbracciò, mi sentii protetta e al sicuro.
Poi calò il sonno.

spazio autrice
scusate l'assenza ma non avevo nessun tipo di ispirazione e idee per continuare la storia...
Mi sento anche in colpa per avervi lasciato così, con un capitolo in sospeso
Cercherò di farmi perdonare <3

Voglio anche ringraziarvi tutti per le 9mila visualizzazioni, sono davvero contenta che questa storia piaccia a qualcuno.

quei dannati occhi//Dylan O'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora