Dopo qualche spintone arriva il primo pugno da parte del ragazzo che avevo capito si chiamasse Jasper, Dylan senza farselo ripetere due volte gli sferrò un destro che gli fece perdere l'equilibrio per un istante, ma quell'istante fu l'occasione perfetta per mettermi in mezzo.
Non mi sembra giusto che stiano tutti li fermi a fare uno stupido video lasciando che dylan massacri quel ragazzo aspettando un insegnante che lo faccia espellere, anche se Jasper avesse torto non credo si meriti di essere pestato, così mi butto in mezzo cercando di fermare Dylan.
"Dylan smettila!" gli urlo mentre poggio la mano sul suo petto per farlo indietreggiare
"Non sono affari tuoi...vattene" non mi guarda neanche, continua a fissare quel ragazzo che nel frattempo si è alzato e si stava passando il pollice sul labbro per togliere un po' di sangue."Grace vieni via prima che la situazione peggiori" sentii tommy urlarmi da dietro alcuni ragazzi, ma io non lo ascoltai non avevo nessuna intenzione di muovermi da lì, non finché ci sarà anche Dylan.
"Grace..." sento Dylan sussurrare mentre poggia la sua mano sulla mia che è ancora sul suo petto e subito dopo mi guarda con uno sguardo perso e pieno di rabbia.
"Dylan ti prego basta, ti caccerai nei guai" cercai di farlo ragionare e trattenni una lacrima che minacciava di rigarmi il viso
"Grace spostati, non è il momento di fare l'eroina" mi sputò in modo aggressivo cercando di farmi allontanare ma non funzionava, non con me."Non mi muovo da qui." dissi a denti stretti
" Grace ti metterai solo nei casini" abbassò lo sguardo sulle nostre mani che erano ancora in quella posizione."ho detto che non mi muovo da qui" gli alzai il viso e presi le sue mani nelle mie e proprio mentre il nostro sguardo si incrociò tutto intorno a me sparì come per magia.
"ti prego grace va via..." Dylan strinse le mie mani e mi guardò con uno sguardo che minacciava di tradirlo da un momento all'altro, era diverso sembrava preoccupato, così non insistetti e appena feci scivolare lo sguardo più in basso tutto tornò alla normalità, tutti i rumori, le persone, tutto.
Dylan alzò lo sguardo sulla mia spalla, e il tempo di girarmi che thomas mi prese dalla vita e mi caricò sulle spalle a mo di sacco di patate
"Scusa Grace ma non è la tua battaglia" sentii sussurrare thomas mentre dylan mi lasciava la manoIniziai a scalciare e a tirare pugni invano
"ti preoccupi più di loro che di te stessa?" thomas mi mise giù una volta arrivati abbastanza lontano dalla rissa."si... metterei chiunque prima di me" incrociai le braccia e lo guardai come per fargli capire che ero arrabbiata con lui.
"Senti Grace l'ho fatto per il tuo bene, tu non conosci le regole qui" mi prese il viso tra le mani e mi accennò un sorriso di circostanza
"Sono qui, ti ascolto.... quali regole ci sarebbero?" mi sedetti su una panchina poco più distante da dove eravamo, thomas mi seguì prima con lo sguardo e poi iniziò a camminare appena vide che mi ero seduta."Sai Grace... Dylan è un ragazzo particolare a lui piace fare casino e mettersi nei guai" iniziò a parlare piazzandosi di fronte a me
"si l'ho notato" pensai ad alta voce"Con Jasper sono in guerra da quando avevano il pannolino, non puoi arrivare così dal nulla e buttarti tra di loro, se sono arrabbiati è meglio starci alla larga..." mi avvertì piegando un po' la testa di lato
"beh oggi non mi sembravano tanto pericolosi..."
ripensai a quello che era successo pochi attimi prima e pensai anche a quello che stava succedendo in mia assenza."Perché non erano arrabbiati, almeno non ancora..." thomas cercò di farmi ragionare ma la mia testa era sommersa da flashback di quello che era successo negli ultimi giorni
"Lo so bene che Dylan è uno stronzo bipolare e anche se non conosco Jasper non significa che debbano pestarsi" cercai di giustificare i loro e i miei comportamenti
"si forse hai ragione ma in certe circostanze è meglio per tutti mantenere le distanze..." le parole di thomas le assimilai in modo diverso da quello che voleva intendere lui
Forse dovevo davvero mantenere le distanze da Dylan, in qualsiasi momento lui si trovi....
Prima però dovevo parlare con lui e chiarire la situazione, avevo bisogno di Max ma se avevo nella testa solo suo fratello sarebbe stato difficile restargli vicino senza spiegarle niente.
Diedi un bacio sulla guancia a thomas e iniziai a correre verso la "rissa" che credo fosse ormai finita
"Dylan!" mi feci spazio tra gli studenti e una volta arrivata al centro vidi Jasper a terra probabilmente svenuto con la faccia piena di sangue."Ma che hai fatto?!" guardai il corpo disteso a terra e poi mi voltai verso Dylan avvicinandomi pericolosamente, se in quel momento era solo infastidito non oso immaginare come sia da arrabbiato...
Ma ora quella arrabbiata ero io, non mi avevo avuto la possibilità di fermarlo e non so per quale motivo ma mi sentivo colpevole dell'accaduto.
"Thomas dovevi tenerla lontana cazzo!" dylan non mi degnò di uno sguardo bensì si concentrò su thomas che si trovava alle mie spalle
"lo so ma è più furba e veloce di quanto pensassi" ammise thomas ancora con il fiatoneStava per scapparmi una risata ma mi ricomposi ricordando che ai miei piedi c'era un ragazzo privo di sensi
"dylan, guardami" gli ordinai avvicinandomi ancora a lui
"cosa?" ancora non mi guardava, come se non riuscisse a sopportare il mio sguardo"me lo stai davvero chiedendo?" sgranai gli occhi e pregai che i nostri sguardi si incontrassero anche solo per un istante
"c'è un ragazzo a terra privo di sensi, qualcuno ha chiamato l'ambulanza?" mi voltai verso la folla che era ancora lì a godersi la scena"l'ho chiamata io, tranquilla" Thomas poggiò una mano sulla mia spalla per rassicurarmi e devo dire che ci era riuscito un po'.
Guardai per un secondo Dylan e rassegnata mi voltai verso Jasper che non dava alcun segno di vita, mi inginocchiai e gli poggiai la testa sulle mie gambe cercando di togliere un po' di sangue dal suo viso, con la coda dell'occhio riuscivo a vedere dylan che con lo sguardo seguiva ogni mia mossa.
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Dopo una decina di minuti arrivò il preside seguito a ruota da alcuni insegnati che riportarono la maggior parte degli studenti nelle rispettive classi."Bene non c'è niente da vedere tornate in classe tutti quanti" gesticolò nervosamente il preside soffermandosi poi sul ragazzo che avevo tra le braccia.
"Voglio sapere chi è il responsabile subito!" ordinò il preside alzando la voce
"È colpa mia signore..." Dylan avanzò guardando il preside dritto negli occhi, mi distrassi sentendo il rumore delle sirene."tranquilla ora ci pensiamo noi..." un infermiera si abbassò alla mia altezza e poggiandomi una mano sulla spalla presero Jasper dalle mie mani e lo caricarono su una barella e poi dritto nell'ambulanza.
"posso venire?" chiesi facendo gli occhi dolci all'infermiera che era ancora vicino a me
"mi dispiace tesoro ma sei minorenne e senza il consenso di un genitore non possiamo portarti via da scuola, però puoi venire nel pomeriggio chiedi di me, mi chiamo Crystal" mi rassicurò, io feci un lieve sorriso e annuì col capo.Mi voltai verso dylan e notai che anche lui non era messo benissimo, aveva una ferita che sembrava leggermente profonda.
"tu nel mio ufficio subito" ordinò il preside puntando il dito contro Dylan che annuendo lo seguì, mentre io mi rialzai facendo finta di rientrare nella mia classe. Ovviamente restai fuori ad aspettare che Dylan uscisse per avere spiegazioni.
Spazio autrice :)
Spero che la storia stia piacendo o che almeno qualcuno se la stia filando.
🖤GRAZIE PREGO CIAO 🖤
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quei dannati occhi//Dylan O'brien
RomanceGrace è una ragazza apparentemente tranquilla che per sua fortuna cambia città per ricominciare la sua vita da zero. -mi stavi mettendo sotto -se vuoi puoi stare sopra... -oddio intendevo la macchina idiota -vabbè potresti stare sopra anche in macch...