Angolo autrice
Buonasera, come state? Il mio primo romanzo Love is not a game, è disponibile in versione Kindle e in cartaceo! Lo potete ordinare in libreria❤️Mia madre mi aveva preparato la colazione ed era andata subito via e avevo mandato dei messaggi alla mia migliore amica ma non mi stava rispondendo perché voleva stare un po' sola con i suoi nonni ma diavolo se mi mancava e quello Stronzo del mio fidanzato non mi stava rispondendo ai messaggi ed era lui che si doveva scusare con me però mi mancava molto e volevo assolutamente vederlo.
Presi velocemente il mio telefono e vidi che Zacary mi avesse scritto ma di Adam non c'era nessuna traccia e quindi sospirai sconfitta.
Stupido idiota maschilista: stasera vengo a prenderti alle 19:00
Io: non ho voglia di cenare
Stupido idiota maschilista: alle 19 pronta
Io: quanto sei stronzo!
Stupido idiota maschilista: hm hm
Io: ti odio
Stupido idiota maschilista: anche io, ti serve un passaggio per andare a scuola?
Io: no
Stupido idiota maschilista: ti vengo a prendere
Io: 😤Dopo aver fatto colazione provai a chiamare di nuovo Hayley ma non mi rispose, così roteai gli occhi e andai in camera mia per vestirmi.
Non avevo per niente voglia di vestirmi bene, quindi optai per un jeans ed un maglione largo e afferrai il mio zaino mentre il mio telefono mi avvisò l'arrivo di un messaggio.
Stupido idiota maschilista: sono fuori da casa tua, muoviti che sennò me ne vado
Io: non ti ho chiesto io di venire
Stupido idiota maschilista: lo so ma tanto devo passare dalla tua scuola per una cosa
Io: mi spiegherai per cosa?
Stupido idiota maschilista: no ma lo scoprirai
Io: ti odio tantissimo
Stupido idiota maschilista: esci su
Io: si si. ArrivoEntrai nella sua auto e le mie narici vennero inebriate da un profumo di dopo barba e così mi girai verso di lui e vidi che indossava un completo nero che gli stava veramente bene.
I suoi capelli erano leccati all'indietro e non aveva la barba, poche volte lo avevo visto senza barba ma dovevo ammettere che non era male anche se lo preferivo con la barba, così sembrava molto più serio e con la barba anche se dimostrava i suoi anni sembrava più lui.
"Ehi, come stai?" Chiese, anche se non era interessato per niente al mio stato d'animo.
"Stai zitto" replicai stizzita facendogli roteare gli occhi e così chiudendo gli occhi appoggiai la testa contro il comodo sedile e sospirai.
"Hai chiarito con il tuo fidanzato?"
"Non ne voglio parlare" ribadii, stavo davvero male perché Adam non mi stava considerando.Arrivammo davanti alla mia scuola e così mi tolsi la cintura di sicurezza sgranchendomi le braccia e guardai fuori dal finestrino.
Inizio Flashback:
"La devi smettere di tirarmi le matite Zac" protestai tirandogli una matita addosso, lui mi fece il verso scuotendo la testa.
"Sennò lo dico alla maestra!" Puntualizzai mettendo il broncio, lui mi guardò negli occhi.
"Che paura!" Replicò divertito correndo via.
Fine flashback.
"A che stavi pensando?"
"A niente, una cosa davvero stupida" ed era così, non sapevo perché avessi pensato a Zac che mi rotava le matite facendo lo stupido.
"Okay, allora ci vediamo all'uscita da scuola"
"Perché?"
"Ti porto a casa" specificò lasciandomi molto sorpresa, annuii ringraziandolo e scesi dalla macchina andandomene verso la mia classe.Mentre la professoressa di latino stava spiegando ed io ero assolta nei miei pensieri entrò la preside e così ci alzammo tutti in piedi.
"Ragazzi, vi presento il vostro nuovo vicepreside che mi starà accanto nelle decisioni" e fu così che lo vidi.
Zac.
"Cosa?!" Urlai fuori di me, non poteva essere vero!
Doveva essere per forza un incubo.
"Signorina la prego di sedersi" obbiettò la preside guardandomi malissimo, così deglutii mettendomi seduta velocemente e fissai Zac con gli occhi sgranati.Appena uscita da scuola vidi Zac pieno di ragazze intorno, così roteai gli occhi e mi avvisi verso la fermata del bus perché non volevo andare con lui, mi aveva rovinato pure la scuola dove potevo stare tranquilla.
In pochi secondi però vidi la sua auto venirmi accanto e così sbuffai.
"Che vuoi?"
"Stavo pensando ad una cosa per stasera e dato che ti piace il sushi pensavo di andarci insieme per festeggiare il mio nuovo lavoro"
"Non voglio cenare con te" lo rimproverai.
"Sai che posso dire che ci hai provato con me e saresti nei guai?" Sgranai gli occhi sconvolta.
"Che...?! Lo faresti sul serio?!"
"Certo che sì, sono un vero stronzo lo sai e quindi sali in auto" lo guardai malissimo e salendo in auto mi allacciai la cintura e sibilai:
"Ti odio!" Lui fece un sorrisetto e partì.
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Le cose che mi fai provare
RomanceScoppiai a piangere tremando e lo abbracciai fortissimo, in quel momento volevo solo scomparire. Senza nemmeno saperlo mi aveva salvato da uno stupro. Lui rimase un po' confuso dal mio abbraccio, ma poi mi aiutò ad alzarsi. Si tolse la giacca di pel...