"Cosa cazzo ci fa lui qui?" Spalancai gli occhi impaurita dal tono di voce che era stato usato e vidi Adam con i pugni serrati e confusa mi guardai intorno vedendo che ero accoccolata a Zac dato che ci eravamo addormentati sul divano abbracciati, sospirai passandomi una mano tra i capelli e mi alzai mormorando:
"Adam per favore calmati"
"Calmarmi?! Eri sul divano con lui!" Urlò arrabbiato guardandomi schifato, ci rimasi davvero male, credeva lo avessi tradito.
"Ascoltami amico. Non abbiamo fatto niente e dovresti fidarti della tua fidanzata." Disse Zac alzandosi dal divano, lo guardai come per dirgli di non intromettersi ma ci pensò Adam a dire:
"Tu non intrometterti coglione"
"Stai calmo che sennò finisce male" lo minacciò facendo ridere il mio ragazzo che lo squadrò.
Non avrebbe potuto fare del male ad Adam dato che era messo un po' male con i dolori ma se non fosse stato tutto indolenzito sicuramente sarebbe finita con Adam in ospedale a chiedere aiuto.
"Basta. Sembrate due bambini. Adam vattene. Zac vai via pure tu. Andatevene via"
"Si certo, grazie mille per ieri sera" mi disse il mio peggior nemico guardandomi negli occhi.
Gli feci un piccolo sorriso come per dirgli che non c'erano problemi e se ne andò via.
Guardai il mio fidanzato con gli occhi ridotti a due fessure e con le labbra serrate.
"Vai via" lui scosse la testa entrando in casa mia, così roteai gli occhi infastidita e chiusi la porta dietro di noi, lui mi prese per un braccio.
"Cosa cazzo succede con quello?"
"Ieri ha fatto a botte di nuovo ed era venuto qui, l'ho medicato e ci siamo addormentati" spiegai guardandolo negli occhi, lui scoppiò a ridere a Stronzo e scosse la testa urlando:
"Ed io devo crederti?!"
"Si cazzo! Non ti ho mai mentito Adam" urlai fuori di me strattonando il braccio dalla sua presa ma lui stringeva troppo forte.
"Ascoltami pezzo di merda. Non sono io quella che sparisce per giornate intere e fa finta di niente! Io starei ore e ore, anzi giorni con te e non mi interessa se lavori! Esisto pure io"
"Il lavoro è importante" disse serio, lo guardai schifata spingendolo con la mano libera.
"È meglio se te ne vai, non ho voglia di rimanere con te in questo momento" lui mi lasciò il braccio e aprí la porta.
"Quindi la cena di stasera?" Chiese, sospirai passandomi una mano tra i capelli e alzai le spalle, non avevo voglia di parlare con lui.
"Ti faccio sapere, ora vai" e se ne andò via.Mi buttai sul divano passandomi le mani tra i capelli innervosita come non mai.
Adam non si fidava di me e non gli avevo mai dato pretesti per non farlo.
Il padre di Zac era un pezzo di merda che meritava di finire in carcere.
Avevo odiato così tanto Zac per niente.
Mi sentivo come se non sapessi più niente.
Presi il telefono sospirando e vidi un messaggio che lessi mordicchiandomi il labbro inferiore.
Stupido idiota maschilista: non verrò a scuola oggi, non dovresti andarci nemmeno tu. Sarai stanca, grazie mille per avermi curato
Io: non preoccuparti, cerca di riposare anche tu
Stupido idiota maschilista: per ciò che ti ho detto ieri... non dire niente a nessuno
Io: tuo padre è un uomo di merda Zacary. Dovrebbe marcire in prigione
Stupido idiota maschilista: Riley, smettila. Fai finta che non sia mai successo. Merito l'odio di tutti, dovevo parlare. Dovevo fare qualcosa
Io: SMETTILA TU
Stupido idiota maschilista: Ascoltami. Non voglio essere aiutato da una ragazzina. Sono cazzi miei. Quindi fanculo.Ci ero rimasta davvero male per le sue parole ma da una parte capivo il perché si stava comportando così, si era tenuto tutto dentro per anni facendosi odiare da tutti ma il cattivo non era mai stato lui.
Mi alzai dal divano, dovevo fare qualcosa per Zac.
Dovevo assolutamente vederlo e volevo che passasse una bellissima giornata.
Mandai un messaggio a sua madre dicendo che sarei andata io a prendere Samu a scuola e lei mi disse che andava benissimo e così corsi in cucina e cominciai a preparare del cibo.
Lasagne.
Pollo con patate.
Panini con prosciutto crudo.
E poi presi cinque lattine di coca e due bottigliette di acqua e misi tutto in un cesto che usavamo per fare i picnic con la mia famiglia.Samu mi corse incontro appena mi vide e così sorrisi felice e lo strinsi fortissimo a me in un abbraccio facendolo scoppiare a ridere e vidi in lontananza Zac che mi guardò negli occhi.
"Mi ha detto mia madre che venivi tu a prendere Samu e quindi mi sono detto che dovevo venire dato che è meglio così dato che dobbiamo parlare" annuii sorridendo.
"Sinceramente volevo che tu venissi" mi guardò confuso e così arrossii mordicchiandomi il labbro inferiore e farfugliai:
"Era perché volevo che tu passassi una bella giornata in compagnia con tuo fratello" Samu abbracciò il fratello mettendo il broncio.Arrivammo in un prato stupendo che era quasi vicino alla scuola e preparai tutto, Zac mi guardò confuso per poi guardarsi intorno.
"Hai preparato tutto questo per me?" Detto così sembrava che avessi una cotta per lui e non era per niente la verità così urlicchiai:
"Cosa? No" lui rise afferrando una fragola.
"Bugiarda, mi fa piacere che tu abbia fatto tutto questo per me perché ti mancavo" stava scherzando e lo vedevo dai suoi occhi, mi faceva piacere però che rimaneva lì con me.
"Non l'ho preparato per te ma per Samu" lui alzò le spalle mangiando la fragola e poi si mise sdraiato mentre Samu afferrò un panino.
"Sai, stavo pensando che non sei così male" dissi mangiando una fragola, lui rise.
"Nemmeno tu sei così male come credevo"
"Io sono sempre stata gentile" ammisi e lui mi guardò negli occhi sconvolto e scoppiò a ridere.
Samu appena finito il panino si alzò da terra e corse via cominciando a giocare con dei bambini e così sorrisi dolcemente, mentre Zac guardò il fratello minore mangiando un panino e mormorò serio:
"Dovrai continuare ad odiarmi" lo guardai e così mi prese il mento tra le dita e così sgranai gli occhi sconvolta tremando per il contatto.
"Dovrai odiarmi per sempre Riley, me lo merito. Non sono mai stato perfetto" mi tirò a se abbracciandomi forte e così mi strinsi a lui sentendo il suo cuore battere.
Stavo bene.Avevamo accompagnato Samu a casa e così stavamo camminando verso casa mia, avevamo passato una bella giornata e non era per niente male stare in sua compagnia.
"Che diavolo!" Adam era seduto sulle scale di casa mia e mi guardava con odio e schifo.
"Adam" mormorai piano, lui mi guardò negli occhi venendomi incontro.
"Sei una Troia!" Spalancai la bocca sconvolta e non feci nemmeno in tempo a dire qualcosa che Zac tirò un pugno alla mascella di Adam facendolo cadere giù, mi misi tra di loro.
"Fanculo Adam! Vattene via!" Strinse i pugni.
"Sei proprio una puttana! Mi avevi detto che lo odiavi!"
"Odio Zacary! Non ci ho fatto niente pezzo di merda! Sei davvero una persona orribile!" E fu così che gli tirai uno schiaffo e lo spinsi.
"Vai via!" Urlai e così lui fece, scoppiai a piangere guardando il mio peggior nemico come per dirgli di andarsene e lasciarmi sola ma lui venne verso di me e mi strinse forte.
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Le cose che mi fai provare
RomanceScoppiai a piangere tremando e lo abbracciai fortissimo, in quel momento volevo solo scomparire. Senza nemmeno saperlo mi aveva salvato da uno stupro. Lui rimase un po' confuso dal mio abbraccio, ma poi mi aiutò ad alzarsi. Si tolse la giacca di pel...