24 Capitolo

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Angolo autrice:
Eccomi qui, scusate se non ho più pubblicato ma sto scrivendo un libro che verrà pubblicato! Se volete leggere un mio libro che è stato pubblicato da qualche mese vi consiglio Love is not a game! Un giorno vorrei che anche questa storia diventasse cartacea, voi lo vorreste?😍vi lascio al capitolo!

Qualcuno stava bussando alla porta da quasi cinque minuti e sinceramente speravo fosse il postino che dopo poco se ne sarebbe andato via lasciandomi stare ma invece non era così e quindi mi alzai sospirando e mi infilai una maglia e un pantalone di tuta facendo mugolare Adam che mi chiese dove andassi.
"Torno subito, vado a vedere chi è che rompe alle sette del mattino" lui annuì stringendo il cuscino e nel mentre scesi le scale, per poi aprire la porta e vidi Samu con gli occhioni lucidi, lo guardai preoccupata inginocchiandomi.
"Ehi Samu che succede?"
"Zac doveva venirmi a prendere ma non è venuto e mamma e papà non ci sono perché tato doveva venire" non riuscivo a credere alle mie orecchie, gli accarezzai una guancia facendolo entrare a casa e lui guardandomi disse scoppiando a piangere:
"Forse è successo qualcosa a tato"
"Ma no piccolo, si sarà solo addormentato" e speravo che fosse così perché vedere Samu piangere mi spezzava il cuore, lo strinsi a me.
"Lui ti vuole bene, ti preparo la colazione e chiamo tuo fratello. Aspettami in cucina"
"Va bene" e così corse in cucina, andai in camera e spiegai la situazione ad Adam che sbuffò roteando gli occhi infastidito e scese giù.
Provai a chiamare Zacary ma non mi rispose e così quando scesi giù cominciai a preparare la colazione ad Adam e a Samu e gli spiegai:
"Tuo fratello non mi risponde, lo provo a chiamare tra un pochino" Samu annuì cominciando a mangiare una merendina con il latte e guardai il mio fidanzato che mi stava guardando malissimo perché doveva essere la nostra giornata ma non potevo assolutamente abbandonare Samu fuori casa.
"Diavolo Riley, dobbiamo per forza tenerlo qui?" Ero sconvolta da ciò che mi stava chiedendo, non poteva essere serio.
"È un bambino e non può stare fuori, tesoro vai a vederti un po' di televisione appena finisci" Samu annuì mangiando velocemente e corse.
"Non può restare qui" disse Adam mangiando.
"È casa mia, ed è un bambino" spiegai, lui strinse i pugni arrabbiatissimo ed esclamò:
"Lo sta facendo apposta quello stronzo"
"Adam smettila"
"No! Non la smetto, sono geloso marcio"
"Abbiamo scopato ieri sera, te l'ho data e te la darei pure ora! Lo capisci che ti amo?" Replicai e lui mi strinse a se baciandomi con foga.
"Vai con Samu che chiamo Zacary" lui sbuffò e se ne andò in salotto, mi passai una mano tra i capelli mettendomi seduta sul bancone e provai a chiamare di nuovo Zac che mi rispose.
"Zac dove cazzo sei? Tuo fratello è qui da me"
"Diavolo Samu! Arrivo immediatamente. Ieri sera è stata una giornata tremenda" cercò di spiegare ma non gli diedi corda e replicai:
"Non me ne frega niente, dovresti smetterla di farti ogni ragazza"
"Non mi sono fatto nessuna ragazza, arrivo"
"Muoviti." E staccai la chiamata andando da Samu che stava guardando i cartoni animati.
Mi misi seduta accanto a lui e gli accarezzai dolcemente i capelli mormorando:
"Tesoro, tuo fratello sta per venire, si era solo addormentato" lui sorrise e così diedi un bacio al mio fidanzato per poi alzarmi e andare ad aprire la porta per far entrare Zac e quello che mi si parò davanti mi lasciò senza parole.
Aveva una benda su un occhio e un braccio ingessato, non riuscii nemmeno a parlare.
"Ehi" aveva la voce debole, non sapevo che cosa avesse fatto ma dovevo saperlo immediatamente, così domandai confusa:
"Che cazzo è successo alla tua faccia?"
"Ho fatto un incidente stradale, ero in ospedale fino a venti minuti fa"
"Oh porca puttana, stai bene?" Domandai velocemente spostandomi dalla porta per farlo entrare, lui annuì alzando le spalle.
"Si, me la sono vista brutta ma ora sto bene, sono sotto antidolorifici"
"Diavolo, entra subito e siediti sul divano"
"Non voglio disturbare" rispose velocemente, scossi la testa mordendomi il labbro inferiore
"Non disturbi, entra che ti preparo del caffè" e così lui fece, entrò in casa andando a sedersi sul divano e appena Samu lo vide sgranò gli occhi sconvolto scoppiando a piangere.
"Tato che ti è successo?"
"Sto bene piccolo" rispose dolcemente Zac.
Adam guardò malissimo Zac così sospirai.
"Chi ti ha fatto del male? Qualche spacciatore?"
"Smettila Adam" lo ammonii arrabbiata, così lui si alzò e se ne andò via sbattendo la porta.
Mi scusai con loro e me ne andai dietro di lui.
"Adam ti prego, sta male"
"Sta male un cazzo, dovevamo stare insieme" urlò fuori di se sbattendo un pugno contro il muro, lo abbracciai forte guardandolo.
"Quando se ne va chiamami" esclamò arrabbiato e se ne andò via lasciandomi con gli occhi sgranati, così sospirai e andai dentro e andai in cucina a preparare del caffè e appena tornai in salotto vidi Zac e Samu parlare.
"Mi dispiace di aver rovinato la tua giornata" disse Zac prendendo il caffè e bevendolo.
"Non preoccuparti, era solo nervoso. Com'è successo?" Domandai sedendomi, mi passai una mano tra i capelli e lui sospirando disse:
"Ero andato a cena fuori con dei colleghi"
"Ti sei ubriacato" chiesi guardandolo male, lui strinse i denti arrabbiandosi.
"Cosa? No. Deve essere sempre colpa mia vero?" Alzai le mani in segno di resa infastidita.
"Tu pensi sempre che io sia lo Stronzo"
"Samu vai a giocare in camera mia con le lego" esclamai sorridendo e lui corse via ridendo.
"Non penso che tu sia uno stronzo" cioè lo pensavo davvero ma da un po' credevo fosse migliorato e non fosse lo Stronzo di prima.
"Lo pensi sempre e credi troppo ai miei genitori" rispose finendo il caffè.
"Ovvio che sì! Ti comporti da Idiota" affermai.
"Sai che c'è? Me ne vado" obbiettò arrabbiato alzandosi velocemente dal divano ma cadde a sedere di nuovo gettando la testa all'indietro mugolando di dolore e così non ci pensai due volte e mi misi a cavalcioni su di lui sentendo il suo cuore che batteva fortissimo.
"Così mi viene un erezione" esclamò ridendo, gli accarezzai una guancia posando la fronte contro la sua e mormorai pianissimo:
"Mi hai fatta preoccupare"
"Sto bene, mi sono alzato troppo in fretta" annuii mordendomi il labbro inferiore guardandolo negli occhi profondamente, sentivo io suo respiro regolare che mi solleticava il viso dolcemente, posò una mano su un mio fianco e così abbassai lo sguardo e vidi la sua evidente erezione così scoppiai a ridere alzandomi velocemente e lui replicò:
"Sei una stronza." Samu corse da noi e si mise seduto accanto a suo fratello e chiese:
"Hai salvato un altro gattino dal bosco?"
"Ho salvato una ragazza" disse Zac accarezzando i capelli a Samu che si strinse a lui facendo gli occhioni dolci.
"Ancora meglio! Raccontamelo"
"Beh c'era questa ragazza e questo ragazzo e il ragazzo voleva fare del male alla ragazza così quando lui l'ha portata in auto ho sfrecciato con l'auto davanti e lui andava veloce ma la ragazza sta bene ed è a casa"
"Sei stato un eroe!" Esclamò il fratellino alzandosi in piedi e saltellando felice, così il fratello maggiore rise sorridendo.
"Super Zac sempre disponibile!"
"Sei il fratello migliore del mondo"
"Sei stato un grande e mi dispiace per essere stata una stronza. Samu vai a giocare un po' e tra poco ti preparo un toast alla nutella" lui annuì correndo via e così guardai Zac.
"Dimmi perché tuo padre ti odia e perché tua madre pensa che tu sia una merda schifosa. Perché vuoi che io ti odi così tanto?"
"Me lo merito. Sono stato un verme anni fa"
"Hai salvato me da uno stupro e hai salvato quella ragazza ieri sera" ribattei, lui alzò le spalle sospirando e si passò una mano tra i capelli guardandomi negli occhi.
"E vale qualcosa? Sono sempre la merda qui" e si alzò andando in camera mia, così lo seguii e vidi Samu giocare con le mie vecchie Barbie.
"Dimmi che diavolo ti succede"
"Quando avevo dodici anni tornai a casa prima dal cinema in cui andai con un mio amico e sentii delle urla, così andai in camera dei miei e ...Non voglio parlare, Samu andiamo!" E non mi diede nemmeno il tempo di obbiettare che prese Samu per mano e se ne andarono via.
Mi misi seduta sul mio letto, ero davvero confusa di ciò che avesse detto.
Scrissi ad Adam per chiarire.
Io: Adam vieni che almeno parliamo
Adam❤️: non posso, sono a lavoro ma comunque scusami per prima
Io: Non preoccuparti ma non devi essere geloso
Adam❤️: ci sentiamo dopo piccola

Passai tutto il giorno a parlare con la mia migliore amica e a fare i compiti fino a che non mi addormentai.

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