Capitolo 8- Fly...

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Kate's pov

Guardammo Angel e,dopo aver riattaccato il telefono, ci disse:" Ragazze, abbiamo un'altra missione".

Ero preoccupata... Intuivo che questa volta c'era qualcosa di diverso perchè non avevo mai visto Angel così sconvolta.

Prima di preparami, andai verso la finestra: il cielo era dipinto di un azzurro-celeste, la via era stracolma di macchine che sguazzavano per le strade e le case illuminate dalla luce del sole.

Ad un tratto Jane ruppe il silenzio " di cosa si tratta?" chiese pensierosa.

Angel rispose subito:"un uomo molto importante ci ha chiesto di controllare sua figlia in un campeggio estivo, perché teme che sia in pericolo dato che, in questo periodo, l'hanno minacciato molte volte" disse tutto d'un fiato.

"Quanto importante?" Chiesi curiosa.

"Molto... Carlos Slim..." Ero sconvolta quasi quanto Angel.

Jane le chiese:" quando partiamo? Cioè abbiamo ancora un po' di tempo, vero?" Le chiese speranzosa.

"Domani dovremmo essere in Messico per incontrarlo. Poi , abbiamo una settimana di tempo, dopo di che andremo in un campeggio vicino a Miami. Purtroppo ragazze, per essere in Messico domani, partiremo sta sera. Quindi sbrigiamoci ! Ah, mi dimenticavo... ha detto che sta sera ci passa a prendere con il suo aereo privato. Intanto io e Jane andiamo a casa , ci prepariamo e ci incontriamo tutte qui sta sera, okay?"

Quindi ci rovineremo le vacanze estive per seguire la figlia viziata di un miliardario. FANTASTICO !!!

Dopo tanti mesi di studio, dopo aver superato l'esame, volevo proprio divertirmi e spassarmela un pò. Mi immaginavo già una spiaggia immensa, una discoteca all'aperto, tanto alcool, tanti ragazzi e tanto, ma tanto divertimento... ma questi "sogni" svanirono subito dopo quella maledetta chiamata.

Le ragazze andarono via. In casa c'ero solo io: i miei genitori erano partiti per tutta l'estate per lavoro, lasciando a me la responsabilità della casa e sopratutto di me stessa. Loro si fidavano cecamente di me... insomma avevo 19 anni, sapevo pur badare a me stessa. Poi comunque avevo sempre Angel e Jane al mio fianco. Mi avviai verso la cucina, aprì il frigo e, sfortunatamente, ci trovai solamente una barretta di cioccolato e una bottiglia d'acqua. Strappai la confezione e inziai a mangiare.

Angel mi aveva raccomandato di essere pronta per le 20.30 ed erano solo le 19.00.

Quindi decisi di farmi una doccia. L' acqua aveva sempre avuto un effetto positivo su di me: riusciva a farmi dimenticare tutto... si, proprio tutto.

Uscita, avvolsi il mio esile corpo in un asciugamano rosso ,mi tamponai i capelli e poi li asciugai con il phon.

Optai per un pantalone nero di pelle stretto, una maglietta aderente nera con su scritto "Fashion Maniac", le mie amatissime Doctor Martin nere di vernice e presi uno zainetto nero di pelle.

Dopo essermi preparata, guardai l'orologio ed erano già le 20.25... le ragazze sarebbero arrivate a momenti. 

Per passare il tempo decisi di accendere la Tv. Proprio nel momento in cui apparve il canale di Mtv music con la mia canzone preferita ( uptwon funk), il campanello suonò.

Aprii la porta e vidi Angel e Jane appoggiate al cofano di una Range Rover nera. Chiusi la porta e mi diressi verso le mie amiche. " Ciao ragazze... siete pronte?" chiesi, vedendo Angel giù di morale.

" Più pronte di così..." rispose Jane sospirando. 

Partimmo e il tragitto durò circa mezzoretta. Arrivate all' aereoporto, ci dirigemmo direttamente all' aereo privato fatto arrivare da Carlos Slim apposta per noi. In realtà non era un aereo, ma un appartamento: all' interno si trovava una televisione 90 pollici, 4 poltrone, un " banchetto" con cibi e bevande di tutti i tipi e un tavolino con sopra un computer. 

"Intrecci del destino"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora