Jane's pov
Vuota.
Ecco come mi sentivo.
La ferita che mi aveva provocato David allo stomaco, faceva ancora male.
Ma non era dolore fisico quello peggiore. David era riuscito a trovarci e scoprirci. Aveva mandato in fumo il lavoro di anni.
Avrebbe potuto uccidermi. Poi era sparito nel nulla e mi aveva lasciato alcuni uomini a sorvegliarmi.
Adesso eravamo in estremo pericolo. E mettevamo in pericolo anche le vite dei ragazzi.
Zayn mi aveva curata, aveva cercato di tirarmi su il morale ma io non avevo spiccicato una parola. Mi sentivo strana è diversa in un certo senso. Certo, sapevo che la vita da spie era molto dura, ma avevo accettato le condizioni per una giusta causa: mio padre.
Apri gli occhi, che fino a quel momento avevo tenuto chiusi fingendo di dormire, per non fare preoccupare inutilmente le ragazze che volevano che riposassi. Ma io non avevo sonno. O meglio non volevo dormire. perché sapevo che avrei fatto solo incubi.
Avevo paura.
Avevo paura di perdere tutto.
Angel aprì la porta del salotto e io chiusi velocemente gli occhi.
Lei sospirò e si sedette su divano ai miei piedi. Sapeva che non stavo dormendo.
"Sai. Ha appena chiamato Carlos. Hanno rapito Mary. Gli hanno chiesto un riscatto, ma lui non vuole pagare. Ha detto che se entro venerdì non gli riportiamo sua figlia sana e salva, svelerà a tutti la nostra identità e finiremo in prigione" disse con estrema lentezza. La sua voce non lasciava trasparire alcuna emozione, ma io sapevo che era distrutta quanto me, sapeva solo mascherarlo meglio.
"Ci ha convocate per discutere della questiOne domani" proseguì alzandosi.
Continuai a tenere gli occhi chiusi e non dissi niente. Cosa avrei potuto dire d'altronde? Le mie parole non l'avrebbero aiutata a risolvere la situazione.
Lei sospirò nuovamenete e uscì dalla stanza chiudendo la porta.
Il tempo passò lentamete e dopo quella che mi sembrava un' eternità entrò Zayn. Non ebbi il tempo di chiudere gli occhi perciò mi limitai a fissare il vuoto davanti a me.
Mi aveva portato del cibo. Cercò di spronarmi a magiare ma io mugugnai per dirgli che non avevo fame.
Si coricò accanto a me e mi coprì la visuale.
"Vorrei capire cosa ti sta succedendo" disse guardando il soffitto
"Non sei più quella ragazza solare che tanto mi piaceva. Non so cosa ti sia successo dentro quella baracca e non so perché ti hanno rapito e tante altre cose che voi ragazze ci state nascondendo" continuò girandosi verso di me e guardandomi negli occhi
"Ma da quando ti ho vista in questo stato stato mi si stringe il cuore ogni volta che ti guardo e provo la voglia di spaccare la faccia a chi ti ha ridotto in questo stato" disse sostenendo il mio sguardo.
"Vorrei solo aiutarti a toglierti questa sofferenza che ti sta rendendo diversa e che ti sta allontanando da me" mi disse accarezzandomi la guancia.
Il mio cuore batteva forte. Stavo tremando sotto il suo tocco e non era per il freddo. Feci un enorme sforzo rimanere impassibile e mi sentii infinitamente triste quando abbassó il capo deluso.
Fece per alzarsi dal divano ma io gli presi il polso
"N-non posso" dissi con la voce che mi tremava
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"Intrecci del destino"
FanfictionL'amore deve essere temuto... sei vite che si intrecciano, l'una con l'altra... Ne uscirà qualcosa di buono per le nostre tre ragazze? Kate, sensibile e dolce; Angel, impassibile davanti a tutto e a tutti e apparentemente forte; Jane, solare e diver...