capitolo 34- Only us...

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Kate's pov

Erano da poco passate le due e di Jane nessuna traccia.

Dopo che era uscita quella stessa mattina io e Angel avevamo riflettuto attentamente su tutti gli indizi che possedevamo ma senza giungere ad una conclusione. Verso mezzogiorno avevamo mangiato un boccone in silenzio. Sapevo che Angel quando era nervosa non sopportava che nessuno le parlasse perciò mi ero ritirata in camera mia lasciandola da sola in salotto.

Mi ero appisolata e mi ero svegliata sobbalzando a causa della suoneria del mio cellulare.

Mi stropiccia gli occhi e,ancora assonnata, lessi il messaggio.

Il messaggio diceva :

-Spero tu abbia tempo per un caffè. Vorrei parlare con te.x-

Ebbi un tuffo al cuore. Da una parte non volevo andare all'appuntamento, ma dall'altra non volevo che lo prendesse per un rifiuto.

Così decisi di andarci.

-Si va bene. Quando? E dove? x-

La risposta non tardò ad arrivare

-Tra 10 minuti al Caffè all'angolo è troppo presto? X-

Digitai velocemente la risposta dicendo che andava bene e corsi a prepararmi.

Poi uscì di casa avvertendo Angel , ma senza dirle di Harry. Non avrebbe capito.

Camminai velocemente per raggiungere il caffè all'angolo. In quel momento però mi pentii di aver accettato l'invito. E se mi avesse fatto domande su ciò che era successo nel bosco? Non ne avevamo ancora parlato e io non volevo mentirgli, ma non volevo neanche far saltare la copertura.

Feci per andarmene quando scorsi una chioma riccia avvicinarsisi.

Aveva un enorme sorriso e, appena mi raggiunse, mi diede un bacio sulla guancia. Il mio cuore si sciolse per la sua tenerezza.

Indossava una maglietta verde con delle scritte rosse, degli skinny neri e degli stivaletti marroni pelle. Senza spiccare parola, entrammo nel bar e ci sedemmo in un tavolino appartato.

Lui continuava a tenere il suo sguardo seducente su di me, ma io cercavo di evitarlo. Prima che potesse iniziare a parlare, arrivò là cameriera e iniziò a fissare Harry.

" cosa posso portarvi?" Chiese mettendo in risalto la sua scollatura.  Harry però la ignorò e in cuor mio esultai.

" Per me un milk-shake alla fragola" dissi io, sistemandomi meglio sulla sedia.

" anche per me, ma al cioccolato" Harry mi guardò facendomi l'occhiolini e io risposi con una piccola risata.

La cameriera se ne andò delusa, ritornando dietro il bancone.

Mi girai verso Harry che aveva la testa bassa, sembrava riflettere, sapevo che lui cercava sempre le parole giuste avendo paura di essere incompreso.

" Kate senti... Questa giornata la voglio dedicare solamente a noi due... Lasciamo per un momento da parte la questione di Jane... E pensiamo un po' a noi" disse lui guardandomi negli occhi.

Quando pronunciò quel noi il mio cuore si sciolse, la sua voce era delicata, stranamente meno roca del solito.

Preferivo non parlare dell'accaduto e sembrava che Harry mi avesse letto nella mente. Il suo sguardo era leggermente triste, forse ci teneva davvero a sapere tutto su di me, ma purtroppo non potevo accontentarlo, preferii far finta di niente e non vedere il suo splendido verde diventare malinconico.

La cameriera portò i milk-shake e noi iniziammo a berli lentamente, i suoi occhi erano socchiusi e gustavano il sapore dolce del cioccolato

"Non lo bevi?" Mi chiese preoccupato, le sue mani iniziarono a giocare e istintivamente mi venne voglia di bloccare la sua tortura, così senza pensarci troppo avvicinai le mie piccole mani alle sue "scusa" disse lui piano, come a scusarsi del suo piccolo vizio.

"Intrecci del destino"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora