"Intrecci del destino"

Capitolo 30- Secrets...

Angel's pov

Chi eravamo?

sinceramente non ho mai saputo davvero chi fossi, all'inizio di tutto non pensavo di essere entrata a far parte di un mondo più grande di me, infondo io volevo solo divertirmi e sentirmi nuovamente viva, volevo solo ricominciare a sentire il mio cuore battere cose se stesse per esplodermi nella cassa toracica, volevo uscire da quello stato di completa apatia in cui mi ero "ritrovata" dopo la morte dei miei genitori. Iniziare a frequentare i giri sbagliati, in quel periodo della mia vita, sembrava l'unica soluzione possibile. Iniziai a frequentare i peggiori bar, ad entrare nel giro della droga, prima come cliente, molto affezionata, poi come un vero e proprio spacciatore, in quel periodo la mia gang era la mia famiglia, la mia unica famiglia, e in più mi servivano soldi e quello sembrava il modo più semplice ma anche il più divertente e emozionante per guadagnarli.

Arrivai al vertice della gang e la gente iniziava a portarmi rispetto, ero la migliore in quello che facevo, il mio capo mi adorava ero la persona più furba e intelligente che avesse mai avuto. Altro che stupidi tirapiedi perennemente drogati che facevano tutto quello che lui ordinava, io al contrario ero ribelle, la maggior parte delle volte facevo come volevo io, ma non sbagliavo mai un colpo.

Un giorno incontrai una bellissima ragazza per strada, io stavo portando a termine una consegna e vidi nel buio della notte un vestito rosso fuoco spuntare da dietro dei cassonetti, mi avvicinai piano pensando che fosse la solita drogata che per pagarsi la dose si prostituiva, ma il viso sfigurato dalle troppe botte che vidi non era affatto di una drogata, piuttosto di una ragazza vittima del destino, proprio come me...

Era Kate, quella sera mi raccontò cosa le fosse successo e non potei resistere dalla mia irrefrenabile voglia di vendetta, da qual giorno fummo inseparabili poi a noi si aggiunse Jane, eravamo tre ragazze succubi del malvagio destino che Dio ci aveva affibbiato, ma non per questo deboli, anzi noi eravamo invincibili, eravamo stelle nel cielo che brillavano intensamente. Questo fino a poche ore fa. Il nostro mondo era crollato di colpo, le nostre certezze erano andate al diavolo e con esse anche le nostre capacità...

ci sentivamo estremamente deboli e nuovamente vittime delle vicende, anche se fino a tre settimane fa, eravamo noi a controllare il destino, ma le cose cambiano.

"Allora volete parlare o preferite spararci, sicuramente così non scopriremo la verità" disse in tono estremamente duro Harry è leggermente schifato.

Niall era da molto che non mi guardava negli occhi, forse gli facevo schifo e forse per una volta mi vergognai anch'io di me stessa.

Ma no che stavo dicendo, io ero forte, dovevo esserlo, non mi fregava niente di cosa pensasse quello stupido ragazzino, cosa ne voleva sapere lui della vita, non poteva neanche immaginare quanto fosse crudele e malvagia e quindi non aveva diritto di giudicare.

Adesso dovevo solo pensare a cosa fare e ovviamente dovevo prendere io le redini della situazione, avendo Jane sanguinante di fianco e Kate disperata per la presenza di Harry dal' altro.

"Jane cosa ti è successo?Ragazze cazzo parlate perché tenete in mano delle fottute pistole?" disse Zayn spaventato e preoccupato passandosi ripetutamente le mani tra i capelli.

"Dobbiamo chiamare la polizia e far arrestare i maniaci che ti hanno rapita Jane. Per caso ricordi i loro volti?" Si intromise Niall, prendendo il cellulare.

"No" dicemmo in coro io e Kate molo preoccupate.

"Ragazze cazzo lo sapete che mi state mandando il cervello a puttane! Prima Jane sparisce nel nulla, poi ci dite che andate a Miami dallo zio di Jane e poi vi vediamo correre con delle pistole in mano e pretendete pure che non chiamiamo la polizia per fare arrestare quei maniaci! Ci dovete delle grosse spiegazioni ORA!" disse Harry arrabbiato.