Capitolo 25-Worries...

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Jane's pov

La mia vita era un fallimento ...

Non ero una ragazza normale anche se avrei voluto tanto esserlo . Mio padre era in carcere, mia mamma non era mai in casa e le uniche cose che mi rimanevano erano mio fratello e le mie due migliori amiche .

Non avrei mai voluto che andasse a finire così .

Mi ero sempre immaginata un futuro in cui avrei avuto un bellissimo lavoro , una famiglia e un marito affettuoso e dolce. Ma questi sogni erano andati in frantumi il giorno dell'arresto di mio papà ....L'unico uomo importante nella mia vita.

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Mi svegliai in un letto in mezzo ad una stanza scura. L'unica luce era quella che proveniva da fuori, tramite una piccola finestra. L'odore di muffa e sangue era fastidioso e mi sentii le mani e i piedi bloccati: erano legati al letto con delle manette. La stanza era piuttosto piccola: al centro c'era un tavolino con sopra una bottiglia di vodka con un bicchiere a fianco mezzo pieno.

Ad un certo punto sentii un rumore provenire dalla porta ... Qualcuno stava per entrare ! Feci finta di dormire. L'ansia e la paura si impossessarono di me e iniziai a tremare. Il rumore si faceva più vicino fino a quando una mano si posò sulla mia guancia:

" Bella e dolce Jane, in che guaio ti sei cacciata ... Non sai cosa ti aspetta."

Ma quello era... era David ! No... Non poteva essere, me lo sarei dovuta aspettare. Mi svegliai tutto d'un colpo fino a farlo spaventare:

" TUU??????....Perché lo hai fatto ? PERCHÉ? Cosa ti ho fatto?" Lui mi prese per il mento e mi tappò la bocca

" stai zitta, non parlare se non te lo dico io se no finisci nei guai... Non sono il ragazzo dolce e gentile che hai conosciuto in campeggio, ti sei solo illusa..." Mi intimo

Cercai di liberarmi dalla sua presa, ma con un pezzo di scotch mi comprì la bocca " Se ti azzardi ancora a rivolgerti così a me , vai a finire male insieme alle tue due amichette"

Dopo averla detto queste parole, se ne andò sbattendo la porta. Ero spaventata e avevo davvero tanta paura... C'era solo una persona che in quel momento volevo al mio fianco : Zayn.

Angel's pov

Io e Kate eravamo a casa dei ragazzi ... Eravamo molto preoccupare per Jane : l' ultima volta che l'avevamo vista era stato il giorno preccedente in discoteca...era andata a prendere una boccata d'aria e poi era scomparsa ! Inizialmente non c'eravamo accorte della sua assenza in quanto io stavo male e Kate, bhe, si reggeva a malapena in piedi, ma, una volta giunte a casa dei ragazzi(che ci avevano portato a casa loro costringendoci a dormire lì, usando come scusa lo stato in cui si trovava Kate), mi preoccupai seriamente. Non rispondeva al cellulare. Volevo andarla a cercare ma Niall me lo impedì rassicurandomi e dicendomi che sicuramente era già tornata a casa.

Sfortunatamente al mio risveglio, dopo aver chiamato suo fratello e sua mamma, di lei non c'erano notizie e, io e Kate eravamo molto in ansia.

Ero nel salotto dei ragazzi con ancora il cellulare in mano e lo sguardo fisso oltre la finestra, stavo ancora riflettendo su dove potesse essere, probabilmente non mi sarei dovuta preoccupare più di tanto, magari semplicemente aveva incontrato qualcuno che conosceva e aveva trovato un posto dove dormire...

Ma il mio istinto mi diceva che c'era qualcosa che non andava.

Non era da Jane sparire nel nulla e poi era quasi mezzo giorno e sicuramente sarebbe già tornata a casa.

Speravo davvero che non le fosse successo nulla. Lei era come una sorella per me, ed ero stata davvero una pessima amica la sera precedente, lasciarla da sola alla festa senza nemmeno avvisarla, sarei dovuta andarla a cercare per avvisarla che ce ne stavamo andando, ma ero talmente fatta che non ero riuscita a pensare con lucidità.

"Intrecci del destino"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora