Strane sensazioni

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Dopo essere rimasto in piedi sotto il vischio per almeno una mezz'ora con ancora le mani che stringevano a sé Miyuki nell'attesa che si calmasse, Bakugou riprese ad accarezzarle i capelli mentre con la testa continuava a pensare che fosse tutta colpa sua.
Aveva continuato a chiederle scusa per ciò che era successo e nonostante lei, tra un singhiozzo e l'altro era riuscita a dirgli che non fosse colpa sua, non riusciva a smettere di pensare che, almeno in parte, aveva contribuito a quella sua crisi.
"Va un po' meglio?" le chiese quando i singhiozzi di Miyuki iniziarono a diminuire e sentì il suo respiro tornare alla normalità.

Miyuki, che piano piano pensò di aver finito tutti i liquidi che aveva in corpo poiché stava piangendo ininterrottamente da ore, continuò a mantenere salda la presa sui fianchi della maglietta di Bakugou mentre l'idea di rimanere immobile in quella posizione iniziava a crescere nella sua testa con la stessa velocità con cui cresceva l'imbarazzo dentro di lei.
Aveva appena passato almeno mezz'ora avvinghiata a lui mentre si lasciava andare completamente e quando aveva realizzato la cosa, era ancora troppo in preda al pianto per capire effettivamente che tra il suo corpo e quello di Bakugou non c'era nemmeno un centimetro di distanza.
Adesso che però si stava calmando, Miyuki riusciva a sentire completamente il calore di Bakugou che l'avvolgeva e, soprattutto, riusciva a sentire le sue mani su di lei che, con delicatezza e parecchio imbarazzo, cercavano di tenerla stretta senza farle troppo male.
Lasciò che il suo respiro tornasse normale inspirando lentamente, lasciando che il profumo dei vestiti di Bakugou le riempisse i polmoni, e si concentrò sui movimenti lenti che la sue mani stavano facendo mentre l'accarezzavano.
Pian piano, mentre iniziava a sentirsi un po' meglio, chiuse gli occhi e, come un tamburellare molto lontano, riuscì a sentire i battiti del cuore di Bakugou che sembrava andare a tempo con il suo.
Qualche secondo dopo, Bakugou le chiese se stesse un po' meglio e improvvisamente Miyuki sentì quella sensazione familiare di calore che dal collo cresceva fino a farle bruciare le guance.

Facendo un altro respiro profondo annuì lentamente mentre con le mani rimaneva ferma sulla sua maglietta.
Quella sensazione contatto con Bakugou, diverso da qualsiasi altro tipo di contatto fisico che lei avesse mai provato, le stava facendo sentire uno strano calore al livello del cuore e dello stomaco.
Era come se pian piano, gli spazi vuoti che la riempivano, si stessero riempiendo di esso facendola sentire un po' spaesata.

Ancora preoccupato per lei, Bakugou, deciso a capire se fosse riuscita a smettere di piangere o meno, staccò la mano da dietro la sua testa facendo percepire immediatamente a Miyuki quel distacco a causa dell'aria fredda che, attorno a loro, occupò immediatamente lo spazio che lui aveva riempito con la sua mano.
Con un po' in imbarazzo, la riportò poi sotto il suo mento per alzarle il viso.
Alla percezione di quel tocco forse fin troppo timido data la sua provenienza, Miyuki ne assecondò il movimento e, con ancora le guance arrossate e gli occhi un po' umidi, finì per scontrarsi con la sua espressione seria sì, ma più preoccupata che altro.
Quando i loro occhi si incontrarono, Miyuki sentì nuovamente come se attorno a loro il tempo si fosse fermato.
Rimase a guardare i suoi occhi noncurante del bruciore che dalle guance iniziava a salire irradiandole anche la fronte mentre Bakugou, con gli occhi fissi nei suoi, le portava sul viso anche l'altra mano per asciugare le ultime lacrime che erano rimaste bloccate sulle sue guance.
Mentre lui faceva ciò, Miyuki sentì il cuore iniziare a pomparle in petto ancora più in fretta di prima e, a causa del silenzio che li circondava, le parve di riuscire a sentire che anche quello di Bakugou stesse battere allo stesso modo.

Continuando a tenere gli occhi fissi nei suoi ed entrambe le mani sul suo viso, forse dettato dalla pochissima distanza che li separava, la mente di Bakugou, che in quel momento sembrava aver perso il controllo, lo portò ad immaginare i loro volti che, piano piano, si avvicinavano l'un l'altro fino a permettere alle loro bocche di toccarsi.
Sentì l'umidità e la morbidezza delle labbra di Miyuki che, forse inesperte quanto le sue, rimanevano poggiate immobili come se avessero paura di sbagliare, scatenando dentro di lui, una sensazione che non aveva mai sentito prima.
A quel contatto, sentì come un fuoco diverso dal suo quirk esplodergli nel petto e, all'improvviso, gli parve di sentire il battito del suo cuore provenire da più parti del suo corpo, come se il sangue stesse pompando ovunque ad una velocità spropositata.
Quasi appagato da quella sensazione che gli stava mozzando il fiato in gola, Bakugou chiuse gli occhi per riuscire a godersi il momento con tutto sé stesso pregando che non finisse troppo presto.

"Io...Voglio essere un Hero!" [Arc 1] ~ BakugouxOCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora