Ritiro nei boschi - Parte I

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Rimasta seduta sulla sedia della sua scrivania per tutta la notte nel tentativo di buttare giù tutto ciò che aveva dentro sul quaderno in cui, mesi prima, aveva appuntato tutte le mezze verità e le bugie che aveva raccontato agli altri nel tentativo di non far sapere loro chi fosse in realtà e che, dal giorno dell'incidente era rimasto nascosto sotto il suo materasso poiché non c'era più nessun motivo di mentire, Miyuki continuò a pensare e ripensare a come iniziare a dar via al fiume in piena che la stava tormentando e fu solo quando le prime luci dell'alba illuminarono la stanza che abbandonò l'idea.

Quando poi i raggi del sole iniziarono a farsi sempre più luminosi, guardò per un'altra manciata di secondi i quadretti stampati sui fogli bianchi e dopo aver fatto tamburellare un paio di volte la penna sul tavolo, chiuse il quaderno e si alzò per rimetterlo al suo posto.
Una volta fatto, si stiracchiò la schiena e saltellò un paio di volte sul posto per far sì che la sensazione di torpore che aveva alle gambe svanisse - dopotutto era rimasta seduta con le gambe incrociate per ore.
Quando la sensazione fu andata via, si allungò sul letto per recuperare il telefono che aveva abbandonato sotto il cuscino in cui, dalla sera prima, c'era ancora la notifica di un messaggio di Kirishima.

Non avendo nessuna intenzione di rispondere e sicura che qualsiasi cosa avesse avuto da dirle avrebbe potuto aspettare almeno altre tre ore, Miyuki bloccò nuovamente il cellulare e dopo essersi data una sciacquata, aprì la porta della sua stanza e si diresse al piano di sotto con l'intenzione di andare a fare una passeggiata.

Erano settimane ormai, se non mesi, che non usciva così presto la mattina per fare un po' di attività fisica o per prendere una boccata d'aria ma dopo tutto ciò che le era successo il giorno prima, l'ultima cosa di cui aveva bisogno era di restare ancora chiusa nella sua stanza.
Così, chiusa la porta d'ingresso facendo il minor rumore possibile, si tirò su il cappuccio della felpa e prese a camminare lungo il viale che portava dal dormitorio all'edificio principale della scuola.
Ad ogni passo lasciava che l'aria fresca le riempisse i polmoni mentre il sole che continuava ad alzarsi in cielo, la riscaldava facendole sentire una piacevole sensazione di calore addosso.

Man mano che avanzava, reduce anche dall'essere stata tutta la notte con il suo quaderno tra le mani, pensava e ripensava a tutte le volte che aveva percorso quella strada.
L'aveva percorsa da sola, correndo. L'aveva percorsa con Midoriya, con Shoto, con Kaminari e in braccio a Kirishima e l'aveva percorsa con Bakugou, con il sole, con la pioggia e persino con la neve.
L'aveva percorsa con l'intento di non tornare più indietro ma soprattutto, l'aveva percorsa perché sapeva che quella strada l'avrebbe riportata dove più si sentiva a casa.

Una volta raggiunto l'ingresso della palestra, senza nemmeno essersi resa conto di aver camminato fin là giù, fece per tornare indietro ma prima di essersi girata del tutto sentì un enorme boato provenire dall'interno dell'edificio e senza pensarci due volte, spalancò le porte e pronta a mettere al tappeto chiunque si fosse infiltrato a scuola così presto di Sabato mattina.

"WHOA! - una mano pesante e gelida le afferrò il braccio destro che, come la gamba, era ricoperta dalle fiamme del suo quirk - Calma i tuoi bollenti spiriti!"
"Tetsutetsu?" fece lei un po' confusa non appena lui entrò nel suo campo visivo; lui le fece cenno di sì con la testa e le lasciò il braccio "Che ti è successo alla faccia?!" esclamò poi.
Lui la guardò confuso "E' il mio quirk, non ricordi?"
Miyuki lo guardò per qualche altro secondo e poi, per qualche istante ricordò di averlo già visto in quello stato durante la gara con Kirishima e quel suo altro compagno insopportabile.
"Oh... - corrugò la fronte - sì è vero, non so perché non me lo ricordavo." fece poi con tono un po' perso.
Tetsutetsu la guardò preoccupato "Ti senti bene?"
"Mh?" lo guardò di nuovo e notando la sua espressione scuoté leggermente la testa per riprendersi "Sì, sì scusa è che ho dormito poco sta notte. - accennò un sorriso - Piuttosto, tutto bene qui?" prese a guardarsi velocemente intorno ma l'unica cosa che riuscì a vedere erano una serie di pesi sparsi qua e là per la palestra.
"Tutto benissimo, tu invece perché ti sei fiondata qui dentro in quel modo?"
"In che modo?" chiese notando lo strano modo in cui glielo aveva chiesto; Tetsutetsu si girò verso la porta e gliela indicò: Miyuki l'aveva scardinata.

"Io...Voglio essere un Hero!" [Arc 1] ~ BakugouxOCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora