Profumo

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Riaperti gli occhi quando fuori era giá tutto buio, Miyuki ci mise un po' a capire dove si trovasse.
L'aver rivissuto quel ricordo l'aveva decisamente messa a dura prova e, come se non ne fosse uscita davvero, continuava a sentire un dolore lancinante alla coscia destra.
Aprendo e chiudendo gli occhi un paio di volte, cercò di mandar via la nebbia che le offuscava la vista e, quando finalmente ci fu riuscita, riconobbe l'ormai familiare infermeria di Kuro illuminata solo dalla luce dei lampioni fuori la finestra.
"Che ci faccio qui?" si chiese mentre iniziava a venirle un forte mal di testa.
Non ricordava di essere mai andata lì quel giorno e, anzi, non ricordava proprio nulla di quella giornata.
Sentendosi quindi, decisamente spaesata, si fece forza con le braccia per mettersi a sedere ma, quando mosse la gamba destra, una fitta lancinante la fece urlare.

Percependo immediatamente un fastidiosissimo senso di vomito, si portò una mano alla bocca e fece per scendere giù dal letto. Nel farlo però, la gamba le diede un'altra fitta e finì per cadere sul pavimento, strappandosi involontariamente l'ago che aveva nel braccio.
Urlando di nuovo per il dolore, Miyuki cercò di rimanere lucida. L'idea di dover sentire quel dolore a vita stava iniziando a farle venire il panico.
Poco dopo, per sua fortuna, il rumore di qualcuno che correva da lei la fece tranquillizzare un po'.

"Miyuki!" la voce preoccupata di Bakugou rimbombò per tutta la stanza "Ti sei fatta male?"
Cercando di mettere a fuoco anche lui, nonostante il dolore le avesse fatto venire le lacrime agli occhi, Miyuki annuì debolmente "Mi fa malissimo la gamba." asserì poi con voce strozzata dal pianto.
Era la prima volta che, dopo aver rivisto suo padre che le faceva quella cicatrice, continuava a sentirne il dolore anche dopo essere tornata indietro.

Sperando di non farle più male di quanto non si fosse già fatta, Bakugou la prese in braccio e, facendo attenzione a come le muoveva la gamba, la fece sedere di nuovo a letto.
Notando poi il sangue sul braccio, si girò e, sempre al buio, prese a cercare dei cerotti in giro.
"Perché mi fa così male." fece Miyuki continuando a sentire dentro la paura che aveva sentito mentre si trovava lì. Senza risponderle però, Bakugou continuò a cercare i cerotti.
Quando poi finalmente il suo sguardo si posò sulla sua gamba e la vide avvolta da una serie di bende, il panico che l'arrivo di Bakugou aveva fermato, tornò a farle tremare il sangue nelle vene.
"Non posso essere ancora lì. - asserì iniziando a guardarsi intorno mentre il fiato le si spezzava nei polmoni - Tu. - Bakugou si girò a guardarla - Tu sei qui. Tu sei reale vero?!" le lacrime iniziarono a rigarle le guance mentre l'aria le si strozzava in gola.
Corrugando la fronte, Bakugou che, in un cassetto, aveva finalmente trovato i cerotti, prese ad avvicinarlesi.
"Dimmi che non sono ancora lì. - man mano che lui avanzava, il panico continuava a paralizzarla - Rispondimi!"
Ma, senza proferir parola, Bakugou continuò ad avanzare verso di lei e, quando finalmente le fu vicino, la guardò dritto negli occhi e le accarezzò la guancia destra con la mano.
"Andrà tutto bene Miyuki." le disse poi ma, come se fosse stata risucchiata di nuovo dentro sé stessa, Miyuki rivide la sé stessa di qualche anno prima e, al posto di Bakugou, vide ancora Hatsumici.

Sentendo il cuore che le implodeva nel petto, si allontanò da lui e, facendosi di nuovo male a causa della gamba, saltò giù dal letto e cadde ancora a terra.
Sconvolto, Bakugou si girò immediatamente verso di lei e si abbassò di nuovo per aiutarla a rialzarsi.
Continuando a vedere in lui, avvolto nella penombra di quella stanza, il volto di Hatsumici, Miyuki iniziò ad indietreggiare.
"Lasciami stare! - urlò poi continuando a piangere mentre il peso dell'attacco di panico le iniziava a far male al petto - Non sei reale! Tu sei morto!"

Inginocchiatosi davanti a lei, Bakugou continuò a guardarla in faccia "Miyuki di cosa stai parlando. - provò ad afferrarle il braccio - Sono io. Sono Katsuki."
Scansando la sua presa, Miyuki continuò a sentirsi risucchiare dal panico. Il dolore che stava provando e l'immagine di Hatsumici che aveva appena visto, avevano incatenato in lei l'idea di essere ancora bloccata in quel ricordo.
Nonostante sapesse di essere da Kuro e che davanti a lei ci fosse Bakugou, il brutto scherzo che le stava facendo la sua mente, non le permetteva di tornare lucida.

"Io...Voglio essere un Hero!" [Arc 1] ~ BakugouxOCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora