Sconfitta

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Il vento freddo tipico del mese di Marzo aveva svegliato la città di Tokyo scuotendo violentemente le fronde degli alberi, facendo tremare i vetri di ogni finestra e, con esse, anche tutto ciò che vi si trovava nelle immediate vicinanze.
Seduta sulla poltrona dove solitamente si sedeva Kuro durante i suoi allenamenti, Miyuki guardava fuori attraverso le finestre che stavano nella parte più alta dell'edificio e nonostante non riuscisse a sentire o vedere nulla oltre ad un'enorme coltre di nubi, si rincuorò del fatto che quella mattina non fosse solo lei a non essere in quiete.

Il giorno prima, dopo essersi svegliati, Aizawa aveva convocato lei, Shoto e Bakugou nel suo ufficio per comunicare loro che dopo l'accaduto di qualche sera prima, Endeavor e il suo team si erano messi in moto per riuscire a capire quale fosse stata la causa scatenante soprattutto perché, iniziava a non bastargli più il fatto che fosse "semplicemente" stress.
Così, quel lunedì mattina, alle sei in punto, si erano ritrovati tutti nell'ufficio di Kuro ad aspettarlo dato che, da quanto aveva detto loro il professore, pareva che avesse trovato l'idea del secolo.

Seduta quindi alla sua postazione, Miyuki sperò che per davvero questa volta lui avesse trovato qualcosa di utile, dato che tutto ciò che avevano fatto in quei mesi non sembrava aver portato nessun tipo di miglioramento.
Nonostante ciò però, l'idea che per l'ennesima volta l'avrebbero costretta a rientrare nella sua testa continuava a non farla sentire al sicuro.
L'ultima volta che ci era finita era stato così devastante da non essere riuscita a riprendersi del tutto.
Se chiudeva gli occhi e si concentrava, riusciva ancora a vedere e sentire tutto il dolore che per anni il suo cervello le aveva tenuto nascosto per preservarla e che forse, sarebbe stato meglio non ritirare fuori.

In effetti, se avesse dovuto fare un bilancio di tutti i pro e i contro che le aveva portato iniziare questo esperimento, erano più le cose negative che le avevano lasciato cicatrici invisibili e più dolorose di tutte quelle che aveva già, rispetto alle cose positive che, a quel momento, si potevano riassumere nel fatto che adesso poteva smettere di mentire a Bakugou.

Pensando a ciò e a come, anche se fosse l'unico pro, non poteva non attribuirgli un gran valore, Miyuki spostò lo sguardo su di lui che, seduto alle sue spalle, aveva lo sguardo fisso su di lei mentre, ancora completamente incappucciato a causa del freddo, teneva le braccia conserte e il naso affondato nella sciarpa.

Qualche istante dopo, come se al suo solito avesse dimenticato di non essere da sola lì dentro, il suo sguardo fu catturato dal rosso acceso dei capelli di Shoto che, seduto accanto all'altro completamente vestito di nero, risaltavano molto di più.
Al contrario di Bakugou, lui aveva tolto sciarpa e giubbotto e stava seduto con le mani poggiate sulle sue ginocchia e una stana espressione di disagio in volto.
Domandandosi cosa potesse star succedendo per farlo sentire così, ci volle poco prima che Miyuki si accorse dell'imponente figura di Endeavor che, in piedi dietro al figlio, teneva la sua mano destra sulla sua spalla.

Spostando ancora lo sguardo, questo si posò su Aizawa che, appoggiato al muro, teneva gli occhi chiusi mentre, davanti a lui, seduto sulla poltrona dell'assistente di Kuro, Hawks con ancora gli occhiali da sole sul naso, stava avvolto nelle sue ali mentre stringeva tra le mani un enorme bicchiere stracolmo di caffè bollente.

Pensando a quanto quella situazione fosse assurda ma soprattutto a quanto quello fosse per davvero il gruppo peggio assortito che avesse mai visto, Miyuki non riuscì a trattenersi dallo scoppiare a ridere a causa delle loro espressioni che ormai, erano incise nella sua mente.
A seguito della sua risata, l'attenzione di tutti si spostò immediatamente su di lei e non riuscendo a capire cosa ci fosse di tanto divertente, i cinque presenti nella stanza iniziarono a guardarsi con aria confusa.

Notando la perplessità nei loro sguardi, Miyuki cercò di darsi un contegno "Dovreste vedere le vostre facce" asserì poi continuando a ridere.
"Perché?" chiese Shoto girandosi verso Bakugou "Che ho in faccia?" e forse per il fatto di essersi svegliato decisamente troppo presto e di star sentendo più freddo del solito, a quella domanda, invece di rispondere acidamente, Bakugou si girò lentamente verso l'altro e dopo qualche istante di silenzio, ripensando a quanto Todoroki fosse incompatibile con la vita in generale, gli scoppiò a ridere in faccia, probabilmente contagiato dalla risata di Miyuki.

"Io...Voglio essere un Hero!" [Arc 1] ~ BakugouxOCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora