Sorpresa (parte 1)

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POV MEW

Sono le 8 del mattino quando la sveglia mi riporta nel mondo reale; prendo il cellulare per controllare eventuali messaggi/chiamate da vari miei collaboratori e mi vedo che oggi è il 20 Febbraio e mancano ore al mio compleanno, che se non fosse per i miei tantissimi fan non festeggerei nemmeno visto che la persona più importante non ci sarà. Decido di alzarmi e appena poggio i piedi a terra ritrovo il piccolo patuffolo di Chopper sdraiato a dormire, cerco di schivarlo e mi dirigo in bagno; mentre sono sotto la doccia penso che l'unica cosa che voglio fare oggi è poltrire nel letto anziché svolgere le mille interviste di oggi, non ho l'umore adatto per essere sballottato da una parte e l'altra della città.

Arrivo nel grande salone di casa mia e ci trovo mia sorella e mia madre che fanno colazione e vedono le ultime cose per il mio concerto; mia madre alza la testa, mi osserva e capisce che qualcosa mi turba perché non sono allegro come gli altri giorni, purtroppo i miei occhi parlano e così mi chiede "Mew tesoro c'è qualcosa che non va? Qualche intoppo con il concerto di domani?" ed io "no mamma il concerto è tutto sistemato e sarà perfetto, l'unica cosa è che Gulf non sarà con me, cioè con noi domani...sai che ogni anno lo abbiamo festeggiato insieme e ci sono rimasto un po' male, ma purtroppo quando il lavoro chiama dobbiamo correre". Mia madre prende la mia mano, la accarezza e con un sorriso mi dice "tesoro anche Gulf sarà dispiaciuto di tutto questo, ci tiene tantissimo anche lui a festeggiarlo insieme a te ma vedrai che recupererete questo giorno". Detto ciò il mio cellulare squilla e vedo che il mio manager mi sta aspettando fuori casa per iniziare questa lunghissima e interminabile; saluto le mie due donne ed esco di casa, raggiungo la macchina, entro e il mio manager inizia ad elencarmi i vari eventi che dovremmo fare oggi (come se io poi non li ricordassi) ma la mia testa, mentre lui parla, continua a pensare a lui, alla mia voglia di volergli gridare i miei sentimenti, di volerlo tenere sempre con me, di abbracciarlo, di baciarlo. Arrivati a destinazione il mio manager mi riporta nel mondo reale, chiedendomi anche se io stessi bene visto che sono stato molto silenzioso durante il tragitto e gli rispondo che sono solo stanco, che non avevo dormito bene e che avevo bisogno di riposo. Appena entrato nel luogo dell'evento ritrovo tantissimi mazzi di fiori, cibo e altre cose che mi sono stati regalati dall'organizzazione per il mio compleanno; ultimi ritocchi di trucco e si va in scena: l'evento va bene, dico le solite cose (ormai è un copione fisso il mio), promuovo il mio ultimo singolo, insegno la coreografia ai presentatori e poi saluto; il tempo di un pranzo al volo e subito corro al prossimo evento che è uguale al primo, stessa scaletta, stesse cose; si prosegue così fino all'ultimo evento della giornata. Si sono fatte ormai le 22.30 quando torno a casa; saluto il mio manager che mi raccomanda di riposare bene stanotte e finalmente varco la soglia di casa dove tutta la mia famiglia mi aspetta. Saluto tutti e vado a buttarmi sotto la doccia, ho bisogno di rilassarmi perché la giornata è stata molto ma molto pesante. Indosso l'accappatoio e mi dirigo sul letto, non ho fatto chissà cosa questa giornata ma mi sembra di aver fatto una maratona di non so quanti chilometri perché mi sento molto stanco; prendo il mio cellulare e noto un messaggio da parte sua "non stancarti troppo, bevi e mangia qualcosa per favore". La mia faccia in questo momento sprizza felicità da tutti i pori, perché nonostante i mille suoi impegni si prende cura e si preoccupa di un omone come me, decido di rispondergli dicendo "nong scusa se rispondo solo ora, ma sono appena tornato a casa dopo i vari sballottamenti di questa giornata; tranquillo il tuo Phi si è preso cura di se stesso mangiando e bevendo, non dobbiamo incontrarci in un ospedale (almeno per ora)" e lui "non è assolutamente divertente, non voglio rivivere quel brutto momento, quando mi stavi svenendo tra le braccia...mai più Mew per favore". La nostra conversazione va avanti per qualche minuto fino a quando senza neanche accorgermene cado nel sonno.

Qualcuno bussa incessantemente alla porta della mia stanza facendomi sobbalzare nel sonno; mi accorgo che sono ancora in accappatoio quindi decido di rendermi almeno presentabile, così indosso pantaloncino e t-shirt e mi dirigo alla porta. Aprendola ci trovo mia sorella che mi dice di seguirla senza fare domande e di scendere in salotto, c'è una sorpresa per me ma non mi dice cosa (giustamente); attraversando il corridoio, che collega la mia camera con il salotto, noto che tutte le luci sono spente, la casa è completamente al buio, cerco di mettere a fuoco, di capire cosa sta succedendo quando mia sorella mi copre gli occhi con le sue mani ma riesco a sentire degli strani movimenti, strani rumori in sottofondo ma senza capire assolutamente nulla fino a quando, ormai rassegnatomi, mia sorella toglie le sue mani dal mio viso. Cerco di mettere a fuoco quel poco che basta per rendermi conto della situazione fino a quando una piccola luce rossa spicca nel salone completamente buio, si avvicina sempre di più ma non riesco ancora a capire chi sia mentre in sottofondo mi viene cantata "tanti auguri". Appena si trova a due passi da me, lo vedo, è lui con indosso una semplice tuta, l'uomo che amo che mantiene una piccola torta e canta insieme alla mia famiglia la canzoncina di auguri. 

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