Convalescenza

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POV MEW
Dopo gli ultimi due giorni di controlli in ospedale finalmente posso tornare a casa, dove potrò stare con il mio girasole. Mi trovo in macchina con i miei genitori, sono concentrato a guardare fuori dal finestrino e mi accorgo che non è la strada di casa ma bensì quella che porta al mio piccolo appartamento; ci troviamo nel piccolo giardino che circonda l'appartamento e dico ai miei che mi dispiace che faranno avanti e indietro tra villa e appartamento solo per tenermi d'occhio ma quella testarda di mia mamma mentre farfurglia qualcosa mi spinge verso la porta di casa. La apro e lo trovo lì, in piedi circondato da non so quanti palloncini, con le braccia aperte e un sorriso a 32 denti che mi dice "SORPRESA...bentornato a casa mio raggio di sole"; mi precipito nella sua direzione, e lo abbraccio...mi sento l'uomo più felice del mondo, cosa ho fatto per meritarmi una persona come lui al mio fianco? Sento le sue piccole braccia intorno alla mia vita che mi tengono stretto anche se in maniera molto leggera, non vuole farmi male.
"da oggi dovrai sopportarmi tutti i giorni fino a quando non sarai tornato in forma al 100% e vedi di non mentirmi altimenti ti punisco sai!" dice Gulf con una faccia che tutto sembra anziché arrabbiata "va bene farò il bravo...quindi vuol dire che ti avrò tutto per me per tutto il giorno?" dico con un tono leggermente malizioso, lui se ne accorge e di rimando mi dice "Suppasit quello dovrai scordartelo per un po', il dottore ha detto riposo assoluto e con questo vuol dire niente sesso AHAHAH".
Un pizzico di delusione si può leggere sul mio volto ma la cosa che è più importante è averlo a casa mia, per i prossimi giorni...come se stessimo iniziando una piccola "convivenza". Mi dirigo nel soggiorno e mi siedo sul divano a penisola, così posso stendere bene le gambe "vorrei riposare un po' ma non voglio lasciarti da solo, così mi metto un po' qui" dico: Gulf prende un piccolo plaid e lo adagia sulle mie gambe, mi depone un bacio sulla fronte e mi dice "bene, allora mentre tu ti riposi io vado a preparare qualcosa per cena...se hai bisogno chiama mi raccomando!", e mentre guardo il televisore avanti a me mi addormento.
Un boato mi fa svegliare di colpo, cerco di capire dove mi trovo e capisco di trovarmi nel soggiorno di casa mia (la televisione aveva un volume un pochino alto) e con un particolare, ovvero il piccolo Gulf addormentato di fianco a me, con la sua piccola testa appogiata sulle mie gambe che gli fanno da cuscino e coperto anche lui da un plaid...evidentemente dopo aver preparato la cena, è venuto qui per vedersi qualcosa alla tv ma si è addormentato. Per fortuna il telecomando è a portata di mano, così per prima cosa abbasso il volume, non voglio svegliare il piccolo, poi mentre giro i vari programmi la mia mano accarezza quella folta chioma di capelli color cenere; cerco di fare il più piano possibile per non svegliarlo ma come al solito fallisco nel mio intento; così due occhioni assonnati color cioccolato mi fissano "uh mi sono addormentato, scusa spero di non averti svegliato" dice ed io con un sorriso rispondo "tranquillo".
La serata passa in maniera veloce e tranquilla, a tavola parliamo e scherziamo tra un piatto ed un altro ed ogni tanto Gulf mi aiuta a riempire il mio piatto perché purtroppo non ho abbastanza forze per poterlo fare da solo. Dopo aver pulito la cucina, insieme ci dirigiamo nel letto dove ci coccoliamo e ci abbracciamo: come sempre il piccolo Gulf appoggia la sua testa sul mio petto mentre io lo stringo in un forte abbraccio...accendiamo la televisione e cerchiamo qualcosa da vedere, optiamo per un cartone Disney "Toy Story" (il mio preferito) ma non ci concentriamo tanto perché ad un tratto dico "amore come vogliamo fare la nostra conferenza stampa dove finalmente annunciamo il nostro amore? Posso parlare con i miei dipendenti addetti alla stampa e farlo nel centro conferenze del Mew Suppasit studio che ne dici?"  lui alza la testa dal mio petto e guardandomi dice "va bene ma vorrei farlo appena sarai guarito, così potremmo affrontare insieme la marea di giornalisti" e con un cenno della testa gli dico di sì e lo stringo di nuovo a me.
Poco dopo insieme sprofondiamo nel sonno.

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