POV MEW
Sono appena arrivato a casa, e la prima cosa che faccio è controllare se il mio piccolo uomo è qui; la prima che mi trovo di fronte è mia madre che senza dire nulla mi tiene a sé in un abbraccio, molto forte dove mi trasmette la giusta forza per affrontare questo incubo che mi ha letteralmente inghiottito, seguito poi da mia sorella e la pacca sulla spalla di mio padre: questo momento di conforto viene interrotto da mamma che mi informa che Gulf mi sta aspettando nella stanza. Mi faccio coraggio e mi dirigo nella mia stanza, dove trovo Gulf seduto al centro del mio letto, con le gambe incrociate che sbircia qualcosa sul suo telefono (sicuramente quella maledetta chat), talmente che è preso da tutto ciò non si è accorto del mio ingresso: ritorna alla realtà quando mi siedo accanto a lui sul letto e strappo il cellulare dalle sue mani: "ouh" sussurra e finalmente alza la sua testa verso di me, nei suoi occhi leggo un miliardo di emozioni ma penso che la prima fra tutte sia il nervosismo...mi faccio coraggio e cerco di parlargli "so che starai pensando ad un miliardo di cose, ma vorrei che credessi a tutto quello che sto per dirti...non vado fiero di quello che sto per dirti ma non voglio che qualcuno/qualcosa si intrometta tra noi, ci faccia stare male e ci porti alla rovina. Io ti amo, e farò qualsiasi cosa in mio potere per proteggerti ma vorrei che questa battaglia la affrontassimo insieme così da mettere un punto definitivo a questa storia...sei con me Gulf?" dico tutto di un fiato mentre cerco di interpretare il suo sguardo ma senza successo, sto per introdurlo nella parte più brutta di me ma non voglio che qualcuno possa ferirlo!
Dopo qualche minuto, il piccolo Gulf con un cenno della testa mi dà l'ok per iniziare a raccontare la parte più buia della mia vita, che nessuno sapeva tranne la mia famiglia: "allora come ti ho raccontato qualche anno fa, presi una bella sbandata per Art che purtroppo mi illuse, mi fece capire che anche lui ci stava, quindi mi feci coraggio e lo baciai ma come sappiamo tutti la fine non è stata a lieto fine. Qualche mese dopo andai a bere qualcosa con i miei vecchi amici dell'università, volevo distrarmi e prendere aria visto che dopo la sua live non uscii di casa, rimasi segregato in casa per tanto tempo; quella sera diedi il meglio di me, non so quante birre e drink mi scolai, so solo che dovettero sostenermi e di peso portarmi a casa perché talmente ubriaco non riuscivo nemmeno a reggermi in piedi. Una volta a casa, per mia fortuna non c'era nessuno perché i miei e mia sorella erano andati a fare un viaggio, presi il cellulare e d'istinto aprii la vecchia chat con Art e diedi libero sfogo alla mia mente; ti risparmio i dettagli ma gli ho detto le meglio porcherie, cosa volevo fargli, come volevo fotterlo, quante volte volevo farlo e altre cose così. Mi addormentai con il cellulare tra le mani, e il giorno dopo a mente fresca anche se dolorante mi resi conto della stronzata che avevo fatto, o meglio della porcheria che avevo fatto e credimi volevo nascondermi sottoterra, mi facevo schifo da solo tanto che arrivai giusto in tempo in bagno per vomitare. Non vado fiero di quello che ho fatto, ancora oggi mi vergogno vorrei dare la colpa all'alcool ma la do principalmente a me stesso perché avevo buttato fuori tutta la frustrazione e delusione che avevo accumulato in seguito al suo rifiuto e l'umiliazione" faccio un attimo una pausa e riprendo "queste chat non le ha solo lui, ma anche io salvate sul pc in una cartella privata quindi stavolta posso difendermi con le sue stesse armi; ho controllato quello che ha pubblicato e ti posso giurare, e poi te lo dimostrerò, che solo le varie porcherie sono vere mentre il video e le foto di me nudo mentre faccio determinate cose, e ringrazio a dio sono state subito bannate, non sono assolutamente e dico assolutamente vere! Chissà da dove le avrà prese ma stavolta non gliela lascerò passare liscia!". Gulf resta in silenzio, sta cercando di assimilare tutto quello che ho detto ed io nel frattempo prendo il mio portatile, lo accendo e seleziono la cartella dove tengo la conversazione e lo porgo a Gulf, non voglio che ci siano segreti tra noi. Mentre lui è attento a leggere il tutto, io vado a sciacquarmi la faccia, ricordare questa merda mi fa venire il voltastomaco; sono ancora chino con la testa nel lavandino quando sento due braccia che mi avvolgono l'addome, la sua testa appoggiata alla mia schiena e per un attimo mi sento più leggero, voglio piangere, se lo faccio mentre mi sciacquo la faccia non se ne accorge così mentre trattengo i singhiozzi e le lacrime iniziano a scendere sul mio volto, lui mi dice "non trattenerti, non ti nascondere da me...butta fuori tutto quello che hai, piangi amore mio che io sono qui con te e per te", ed io dopo ben 3 anni piango come non mai: in queste lacrime sono racchiusi i 3 anni più brutti della mia vita, fatti di paura, delusione, umiliazione, depressione. Dopo qualche minuto finalmente mi alzo, Gulf non mi ha ancora lasciato andare, mi fa girare verso di sé, mi scosta qualche ciocca bagnata di capelli dalla faccia e mentre mi accarezza la guancia mi dice "non c'era bisogno di mostrarmi quella cartella, ti avrei creduto a prescindere...sei il mio uomo no? Tra di noi ci deve essere la fiducia giusto? Ora il mio Mew deve smettere di piangere, perché mi fa essere triste anche a me e tu questo non lo vuoi giusto? Questa volta non la affronterai da solo ma insieme a me, perché ti amo e guai a chi ti fa del male. Ora aspettiamo la sua mossa e poi procediamo va bene?". Sono l'uomo più fortunato del mondo, e questa felicità con Gulf, molte volte, mi chiedo se me la merito; mentre continua ad accarezzarmi la faccia e asciugare le mie lacrime mi dice "che ne dici di farti un bel bagno rilassante, poi ci mangiamo qualcosina e poi andiamo a riposare insieme nel letto? Questa sera sarà il tuo girasole a prendersi cura di te, ad abbracciarti, a coccolarti e a tenerti tra le sue braccia tutta la notte!".
Per questa sera voglio solo stare con lui, al domani ci penserò...anzi ci penseremo!
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My Sunflower
RomanceLa paura di rivelare i propri sentimenti Un amicizia che si trasforma in amore