Sorpresa (parte2)

454 36 11
                                    

POV MEW

Non riesco a dire nemmeno una parola, non riesco a muovere un solo muscolo del mio corpo; il mio uomo è davanti a me con la piccola torta tra le mani che mi sorride e canta mentre io riesco solo a trattenere le lacrime che da due giorni sono state intrappolate nei miei occhi e abbozzare un piccolo sorriso per non destare sospetto. Finita la canzone di rito mi dice "Phi esprimi un desiderio e poi spegni le candeline dai" e il mio unico desiderio è quello di passare il resto della mia vita insieme a lui, di non nascondere più i miei sentimenti; ci dirigiamo tutti vicino al bancone della cucina dove prendo un coltello e taglio la piccola torta per gustarla tutti insieme, poi noto che ad un certo punto Gulf guarda il cellulare e mi dice "io dovrei andare che tra poco mi passano a prendere per tornare a casa", io per un attimo vado nel panico perché non voglio che vada via così di getto gli dico avvicinandomi a lui senza che il resto della mia famiglia ascoltasse, "non andare resta con me stanotte, domani ti accompagno io a casa prima di dirigermi al concerto". Lui per un attimo mi guarda con uno sguardo di indecisione, poi mi sorride e prendendo il cellulare si allontana, posizionandosi davanti alla vetrata e lo vedo chiaccherare al telefono; chiusa la telefonata si gira verso di me e con un cenno della testa mi fa capire che questa notta starà con me, così informo la mia famiglia che avremo avuto un ospite che ormai non era più tale perché diventato una di famiglia, e dopo gli ultimi saluti decidiamo insieme di avviarci verso la mia stanza. Entrati dentro lo informo che se ha bisogno di qualcosa può tranquillamente trovarlo in bagno o può chiedere a me, mentre io non distolgo lo sguardo su di lui nemmeno per un secondo tanto è che se ne accorge e mi chiede "ti stai chiedendo se io sia realmente qui oppure è frutto della tua immaginazione per caso Mew?" ed io "che vuoi farci, queste cose non capitano tutti i giorni". Si chiude in bagno ed io decido che è arrivato il momento di confessare tutto, non posso sprecare questa occasione che chissà quale divinità mi ha dato questa notte così appena uscito dal bagno, con indosso un mio completo da notte, gli dico di sedersi vicino a me sul letto, mi guarda con aria interrogativa ma al tempo stesso preoccupato perché il mio tono da scherzoso è diventato serio. E' a pochi centimetri da me, così mi dico "forza Mew, adesso o mai più"; prendo le sue piccole mani nelle mie e "vorrei che ascoltassi quello che ho da dire senza interrompere, poi alla fine puoi tranquillamente alzarti e andartene, ho già avvisato il mio manager che se qualcosa andasse storto sarebbe stato pronto a riportarti a casa. Allora ormai ci conosciamo da più di due anni, tra noi è nata una bellissima amicizia che non avevo mai avuto con nessun altro ma non ti posso più nascondere che da non so di preciso quando, io ti vedo più di un amico Gulf. Non ti nascondo che molto spesso ti vorrei qui con me, a pranzare insieme, giocare insieme o anche semplicemente stare abbracciati in questo grande letto tutto il giorno a vedere stupidaggini alla televisione oppure sul cellulare e tra una pubblicità e l'altra baciarti la fronte. Ogni volta che ti vedo insieme ad altri uomini, anche se sono semplici colleghi o amici, mi sale un pizzico di gelosia perché qualcuno sta toccando o parlando con il mio uomo. So che dicendo tutto questo sto mandando all'aria tutto quello che abbiamo costruito ma credimi, è un peso sul cuore che non riesco più a sopportare e ti capirò se tu adesso ti alzi e te ne vai via, che non vorrai più parlare con me ma dovevo farlo. Scusami se mi sono innamorato di te, mi dispiace..", con le lacrime pronte a uscire fuori come una cascata ho riversato tutto quello che mi tenevo dentro. Osservo Gulf per cercare di capire anche una sua piccola emozione ma l'unica cosa che vedo sono le sue mani che si staccano dalle mie e il suo dirigersi verso la porta; mentre osservo la sua schiena, per un attimo chiudo gli occhi e silenziosamente inizio a piangere ormai incurante di tutto quello che mi sta succedendo intorno fino a quando non sento due mani che scacciano via le mie lacrime dalle guance, e aprendo gli occhi lentamente noto Gulf che accenna un piccolo sorriso mentre continua ad asciugarmi le lacrime. Mi guarda e senza dire nulla mi depone un bacio sulla fronte, sui miei occhi, sul mio naso e infine, chiedendomi silenziosamente il permesso, sulle mie labbra; inizialmente non rispondo perché potrebbe essere un gesto dettato dal momento, ma poi noto che anche lui ha gli occhi lucidi e così decido di rispondere a quel bacio che è di una delicatezza senza confine, sento tutto il suo amore nei miei confronti in questo bacio. Ci stacchiamo e mentre sto per dire qualcosa lui mi depone un dito sulla bocca e dice "pensavo di dichiararmi prima io, ma a quanto pare mi hai battuto sul tempo Phi Mew; la mia sorpresa oltre ad essere la torta era anche la mia confessione d'amore, ma visto che tu sei stato il primo la seconda mia sorpresa è questo bacio. Anche io mi sono innamorato di te, forse ancora prima di te ma non mi sono mai deciso a farmi avanti perché avevo paura che tu non eri ancora pronto a causa della questione nata con quello stronzo di Art, quindi mi sono sempre nascosto. Ma ora non più, voglio viverti al meglio, non voglio reprimere più nessuna emozione, voglio amarti ogni giorno della mia vita Mew. E se tu vorrai stasera, possiamo iniziare a recuperare il tempo perso che dici?". Resto in silenzio per qualche minuto, giusto per metabolizzare che tutto questo non è un fottuto sogno ma realtà, fino a quando non mi butto su di lui per abbracciarlo e poi baciarlo piano, assaporando ogni singolo secondo insieme a lui. Ormai tra di noi non ci sono più centimetri che ci separano, siamo diventati un tutt'uno; per la prima volta facciamo l'amore non come Tharn e Type ma Mew e Gulf.

Sento il mio telefono squillare, e facendo attenzione a non svegliare Gulf, lo prendo e rispondo senza nemmeno vedere "Mew muoviti che stiamo in ritardo per l'evento di presentazione del tuo concerto, su dai non è il momento di poltrire a letto"; prendo coscienza di quello che sta succedendo, vedo che al telefono è il manager ma la cosa che mi accorgo subito è che mi trovo da solo nel letto, ancora con l'accappatoio addosso, non c'è nessuno al mio fianco, sono solo.

Questo vuol dire che tutto quello che è successo è stato solo un fottutissimo sogno...

My SunflowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora