Parigi
POV GULF
Mew ha curato tutto nei minimi dettagli; alloggiano nell'hotel più bello di Parigi dal quale è possibile ammirare la grande Torre Eiffel. Il primo giorno di questa mini vacanza, ovvero ieri, l'abbiamo passato a girovagare nei dintorni; siamo stati nei vari mercatini presenti nei vari quartieri, sono tutti addobbati per il Natale (siamo a November manca solo un mese) ed io resto affascinato dell'atmosfera che è presente. Il Natale è stata la mia festa preferita in assoluto: cene di famiglia, lo scambio dei regali, addobbare l'albero...insomma tutto.
Sono in piedi davanti alla grande finestra mentre Mew è sotto la doccia e penso a cosa abbiamo passato in questo anno e mezzo e come siamo adesso; non mi rendo nemmeno conto di quanto tempo sia stato fermo e pensieroso fino a quando due possenti braccia mi cingono la vita e mi fanno ritornare alla realtà.
"cosa frulla in quella tua testolina amore?" chiede Mew che si trova nudo, o meglio ha solo un asciugamano in vita, ed io gli rispondo, poggiando le mie mani sulle sue, "a cosa abbiamo passato fino ad ora e cosa siamo adesso". La serata decidiamo di passarla in un ristorante vicino all'Hotel, dove si mangia sia cibo francese che internazionale; una volta finita la cena passeggiamo sull'Avenue des Champs-Élysées, il grandissimo viale che caratterizza Parigi (oltre alla torre). Camminiamo mano nella mano e, a differenza del nostro paese, qui nessuno ci guarda in modo strano anzi. Torniamo in hotel e la notte la passiamo abbracciati e a coccolarci, ma prima di chiudere occhio Mew mi dice, accarezzandomi la schiena "domani preparati, abbiamo una Torre Eiffel da vedere e ci sarà tanto da salire...buonanotte mio piccolo girasole" e mentre mi bacia la fronte io cado tra le braccia di morfeo.POV MEW
Finalmente è il grande giorno, la mattinata la passiamo a spassarcela nella piscina coperta dell'hotel e a farci un trattamento termale nella spa; questa sera sulla Torre Eiffel chiederò a Gulf di sposarmi, ho prenotato tutto nei minimi dettagli. È pomeriggio inoltrato quando torniamo in stanza e prima che Gulf si butta sotto la doccia gli dico "amore mi raccomando elegante stasera, andiamo in un ristorante dove l'abito elegante è obbligatorio". Per fortuna mi sono preparato prima io, così mentre Gulf sta sotto la doccia, dalla valigia prendo il cofanetto contenente i due anelli che saranno anche le nostre fedi e lo nascondo nel taschino della giacca, non se ne accorgerà mai perché il tutto sarà coperto dal mio cappotto.
Sono le 20 e la reception ci informa che il nostro taxi è giù ad aspettarci; arriviamo a destinazione e mi sento parecchio nervoso, ho paura di un rifiuto non so il perché; la cena va alla grande, Gulf mangia tutto quello che portano a tavola e ne sono felice; guardo il cameriere che si trova a pochi passi da noi con la coda dell'occhio e mi fa segno che è tutto pronto, aspettano solo me. Ad un certo punto tutta la sala viene chiamata sul terrazzo, ci troviamo a metà della Torre dove è presente un grande spiazzale e tutti insieme assistiamo allo spettacolo pirotecnico. Mentre i fuochi d'artificio iniziano a colorare la notte francese io dico a Gulf "vado un attimo in bagno" e lui "fai presto che sono bellissimi" sembra un bambino; mi dirigo dentro la sala e faccio segno al cameriere che può procedere; dalla cucina esce un grande mazzo di girasoli che viene portato a Gulf che si guarda intorno alla mia ricerca senza però trovarmi perche io osservo il tutto da dietro al vetro del salone, sono nascosto così non potrà mai trovarmi. Il piccolo con il mazzo di girasoli in mano torna a guardare lo spettacolo; il cameriere mi dice che stanno sparando l'ultima batteria di fuochi d'artificio così io capisco che è il mio momento.
Mi dirigo fuori al terrazzo, prendo la scatolina dal taschino e mi inginocchio proprio dietro a Gulf che è ancora attento a guardare i fuochi, i quali appena finiscono vengono accompagnati da un sonoro applauso da parte di tutti i presenti. Gulf si gira per tornare nel salone del ristorante ma trova me inginocchiato davanti la sua strada "Mew cosa stai facendo?" ed io devo dire quello che sento, così faccio un grande respiro e inizio "Gulf amore mio, ti ho portato qui a Parigi perché è considerata città dell'amore ed è qui che vorrei chiederti se ti andrebbe di passare il resto della tua vita insieme a me. Forse sto correndo troppo ma sei l'uomo della mia vita, il compagno di tutta una vita. Gulf Kanawut mi vuoi sposare?"
Resto inginocchiato per non so quanto tempo e osservo la faccia di Gulf, che in parte si nasconde dietro al mazzo di girasoli, in cerca di una risposta; si asciuga le lacrime e con voce tremante di dice "Sono sempre stato tuo Mew, lo sai...assolutamente si che ti sposo. Ora però alzati che ci stanno guardando tutti", un ragazzo in mezzo alla folla urla "allora la risposta quale è? Perché non abbiamo sentito", io scoppio in una risata mentre Gulf ridendo urla "SI LO SPOSO". Mi tiro in piedi, abbraccio Gulf per poi depositargli un vasto bacio sulle labbra mentre da sottofondo ci fanno gli applausi di tutti i presenti. Ci guardiamo per un attimo e gli sussurro "grazie, mi hai reso l'uomo più felice del mondo...non vedo l'ora di diventare tuo marito" mentre gli metto l'anello al dito, e lui fa lo stesso con me dicendo "ti amo mio pazzo Suppasit, non vedo l'ora anche io".
STAI LEGGENDO
My Sunflower
RomanceLa paura di rivelare i propri sentimenti Un amicizia che si trasforma in amore