𝐰𝐞'𝐫𝐞 𝐣𝐮𝐬𝐭 𝐟𝐫𝐢𝐞𝐧𝐝𝐬

922 36 5
                                    

Il mattino successivo Loren venne svegliata a causa di una chiamata da parte di Charlotte, che le aveva dato appuntamento per fare colazione insieme.

Alla ragazza non era mai piaciuto alzarsi presto, ma per la sua amica avrebbe fatto un'eccezione. Non perse altro tempo e, dopo essersi sciacquata il viso, afferrò una maglietta bianca, dei pantaloncini di jeans e si cambiò. Legò i suoi capelli in una coda alta, prese il cellulare e scese al piano terra, cercando di individuare la sala ristorante.

«Lo!» la richiamò Charlotte, agitando la mano.

«Ho impiegato mezz'ora per trovare questo posto!» sbuffò lei, raggiungendola.

«Qualcuno non é proprio di buon umore, oggi.» Caterina si sedette accanto a loro.

«Scusate, sono soltanto un pò stanca. Ieri sera ci siamo ritirati alle due e mezza.» ammise Loren, sbadigliando. «Dove sono Charles e Pierre?» domandò poi, cambiando argomento.

«Charles é insieme a Seb. Hanno già fatto colazione e sono andati a parlare con Binotto, anche se di preciso non so di cosa.»

«Pierre si stava cambiando, tra poco dovrebbe arrivare.»

«Loren, devi dirci qualcosa?» esordì Charlotte, ad un certo punto.

«Cosa intendi?» le chiese la diretta interessata, confusa.

«Russell ti sta fissando da almeno cinque minuti.» mormorò l'italiana, con un sorrisetto.

«Eh?» rispose la sorella di Norris, voltandosi.

George le sorrise e la salutò con la mano; lei ricambiò e si girò di nuovo verso le altre. «Non fatevi strane idee, siamo semplicemente amici.»

«Va bene.» bofonchiò la monegasca, non troppo convinta.

Ben presto le tre videro arrivare Pierre, ancora assonnato. «Buongiorno.» salutò lui, prendendo posto accanto alla fidanzata.

«Ti ho preso del caffè, altrimenti ti addormenterai sulla pista.» gli disse Caterina, divertita.

Dopo aver fatto colazione, tutti i piloti corsero a prepararsi per le prove libere. All'incirca un'ora più tardi, Loren si ritrovò nel box di Lando, in casa McLaren.

«Cosa ci fai qui?» le domandò il giovane, stranito.

«Non potevo passare a trovarti?»

«Non ho detto questo... comunque tra cinque minuti devo scendere in pista, e non so se é il caso che resti qua, penso che ti annoieresti.»

La più piccola non rispose e si guardò un pò attorno. «In realtà non ho niente di meglio da fare.» ammise, poco dopo.

«D'accordo, come vuoi.» Lando le sorrise affettuosamente.

La ragazza intavolò una conversazione con l'ingegnere di pista del fratello, Mark Temple.

«Non ho ben capito in cosa consistano le prove libere, non sono molto ferrata.»

«Queste prove ci permettono di capire quale pilota compie il giro più veloce, e devo dire che Lando se la sta cavando niente male.» Temple osservò lo schermo davanti a sé.

«Però... sei bravo, fratellone!» rivelò Loren, quando le prove terminarono.

«Avevi dubbi?» scherzò lui, togliendosi il casco. «E preparati, tra un'oretta avrai l'onore di scendere in pista anche tu.»

«Ah, che bello! Ci saranno anche Charles e Alex?»

«Sì, ci saranno anche loro.»

Loren fece prima un salto in camera, per indossare dei vestiti più comodi, poiché lei e il resto del gruppo si sarebbero mossi in bicicletta.

𝐇𝐀𝐓𝐄 𝐓𝐇𝐄 𝐖𝐀𝐘 // 𝘨𝘦𝘰𝘳𝘨𝘦 𝘳𝘶𝘴𝘴𝘦𝘭𝘭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora