𝐛𝐞𝐬𝐭 𝐟𝐫𝐢𝐞𝐧𝐝𝐬

421 18 1
                                    

Non so come farei senza Charlotte e Caterina, sono assolutamente tra le persone più importanti della mia vita! Auguro a chiunque di trovare delle amiche come loro...



═════════♡═════════



Non appena l'aereo atterrò a Portimão, Loren salì sul taxi e si recò in hotel. Intravide Charlotte e Caterina nella hall e, cercando di non farsi vedere, arrivò alla reception per prendere la chiave della stanza.

Afferrò la valigia, che aveva lasciato accanto ai divanetti, e camminò in direzione dell'ascensore. Quando le porte stavano per chiudersi, le due amiche la raggiunsero.

«Non pensare che non ti abbiamo visto, poco fa!» esordì la monegasca, a braccia conserte.

«E se hai provato ad evitarci vuol dire che é successo qualcosa di cui non vuoi parlare!» continuò Caterina, sicura.

L'altra sospirò e appoggiò la schiena al muro. «Scusatemi,» mormorò, dispiaciuta. «gli ultimi giorni sono stati complicati.

«Cos'è successo di tanto grave?» le domandò Charlotte, seguendola lungo il corridoio.

«Se ve lo dicessi neanche ci credereste.» rispose lei, quando finalmente arrivarono in camera.

«Stava andando tutto a meraviglia.» affermò la biondina, in un sospiro. «Io e George siamo stati bene insieme, sembrava che fossimo tornati ad essere amici, fin quando ieri sera non ha ben pensato di baciarmi.»

«Cosa?» esclamò la fidanzata di Leclerc, esterrefatta. «E Callum lo sa?»

«No, non ancora, non volevo parlargliene al telefono. Comunque devo dirgli tutto, gli ho promesso che tra di noi non ci saranno mai segreti.»

«Credi che si arrabbierà?» le domandò Caterina, inclinando la testa.

«Non ne ho idea, ma voglio essere sincera con lui.»

«E con George non hai parlato?»

«Non gli parlo da ieri sera, e per ora credo che sia meglio così.»

«Stai tranquilla, la colpa non é stata tua, Callum capirà.» le disse l'italiana, poggiandole una mano sulla spalla. «E poi, quel bacio non ha significato niente, giusto?»

«No, certo che no.»

La suoneria del cellulare di Loren interruppe le loro chiacchiere. «É Callum.» sospirò, dubbiosa.

Il ragazzo le chiese se fosse già arrivata a Portimão e, dopo la sua risposta affermativa, la informò che stava per raggiungerla.

«D'accordo, noi andiamo,» Charlotte balzò in piedi. «ci vediamo più tardi.» sorrise leggermente, per poi lasciare stanza insieme a Caterina.

Ilott arrivò giusto qualche minuto dopo.

«Cal!» lo salutò la fidanzata, stringendolo in un abbraccio e beandosi del suo profumo.

Il pilota le lasciò un bacio fra i capelli. «Tutto bene?» le chiese, osservandola.

La bionda sbuffò e stette per un attimo in silenzio.

«Ti vedo strana, é successo qualcosa?»

«Devo parlarti, vieni, sediamoci.»

«Mi stai facendo preoccupare.» Callum prese posto accanto a lei.

«Ieri sera io e George eravamo in veranda e stavamo parlando tranquillamente, ad un certo punto ha iniziato a parlare di me e lui assieme e... mi ha baciato. Io mi sono staccata bruscamente e sono scappata via.» rivelò la sorella di Norris. «Ti giuro che non volevo accadesse.»

Ilott restò paralizzato e guardò un punto impreciso davanti a sé.

«Callum, per favore, di' qualcosa.» mormorò Loren, prendendo la sua mano.

Qualche istante dopo, il fidanzato si staccò dalla presa e si alzò di scatto, per poi allontanarsi.

«Callum!» lo chiamò lei, seguendolo. «Callum, dove stai andando?» proseguì, seguendolo.

Il pilota si diresse a passo svelto verso la palestra.

«Dove vai?» gli urlò dietro l'altra.

«A spaccargli la faccia!»

«Cosa? Callum, aspetta!» continuò la biondina, parandosi dinnanzi a lui. «Per favore, non capisci?»

«Cosa dovrei capire? Spiegami!»

«Te l'ho già detto, io non volevo, e se lo colpisci cosa risolvi, eh?»

«Lo difendi pure?»

«Non lo sto difendendo, voglio solo farti ragionare!»

Il ragazzo sospirò pesantemente. «Devo andare.» sentenziò, facendo per recarsi verso l'uscita, ma lei lo trattenne.

«Cal-»

«Loren, ho bisogno di riflettere. É meglio se non ci vediamo per un pò.»

«Ma cosa dici?» la giovane era sull'orlo delle lacrime.

Ilott le lanciò un'ultima occhiata e, senza aggiungere nulla, sparì dalla sua visuale.

*
*
*

«Partiamo.» Charlotte si rivolse alle due amiche.

«Cosa?» borbottò Caterina, stupita. «E quando?»

«Adesso!»

«Adesso? Ma... ma sei sicura? E la gara?»

«Ci sono ancora innumerevoli gare da vedere,» rise la monegasca. «e credo che farà bene a tutte noi, specialmente a te, Lo.»

La diretta interessata non rispose, ma sapeva che Charlotte aveva ragione. «D'accordo, ci sto.»

«Bene, preparatevi, vado a prenotare!»

«Lotte, aspetta, dove andiamo?» la richiamò Loren, curiosa.

«Non te lo dico, sorpresa!»

Meno di tre ore dopo le tre si ritrovarono sull'aereo. La monegasca era stata talmente brava nei preparativi che le altre non avevano ancora idea di dove si stessero dirigendo.

Charlotte e Caterina avevano già avvisato Charles e Pierre della loro partenza. I piloti inizialmente ci erano rimasti un pò male, poiché avrebbero voluto che le fidanzate assistessero al Gran Premio, ma capirono che avevano bisogno di stare un pò fra di loro.

Loren si appisolò sul sedile e si svegliò solo quando atterrarono. «Non ci credo,» quasi urlò, sorridente. «siamo a Parigi!» constatò, osservando la Torre Eiffel dal finestrino.

«Già, mi avevi detto di volerci venire, quindi eccoci qua!»

Fu una settimana di completo svago: durante le mattinate visitarono Parigi e alcune piccole città vicine, mentre il resto delle giornate lo utilizzarono per fare shopping e provare le più famose pietanze francesi nei migliori ristoranti della città.

La bionda si era sentita davvero bene in quei giorni, aveva ringraziato più volte le sue amiche, specialmente Charlotte, che aveva lasciato tutto quanto per portarla via, almeno per un pò, da una situazione sentimentale piuttosto complicata.

Lo aveva ripetuto mille volte, o forse anche di più, ma si sentiva davvero fortunata ad avere quelle due nella sua vita.

𝐇𝐀𝐓𝐄 𝐓𝐇𝐄 𝐖𝐀𝐘 // 𝘨𝘦𝘰𝘳𝘨𝘦 𝘳𝘶𝘴𝘴𝘦𝘭𝘭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora