𝐤𝐢𝐬𝐬 𝐦𝐞 𝐚𝐠𝐚𝐢𝐧

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Spazio autrice:

Prima di iniziare con il capitolo ci tengo a ribadire che, come ho già specificato nel riassunto di questa storia, il campionato di Formula Uno da me descritto é quello del 2020: con molta probabilità sono mutate alcune cose nel corso di un anno, che riguardano i personaggi reali presenti nel racconto e le relazioni tra di loro; evidenziando ciò, intendo dire che le situazioni che li riguardano sono state create con la volontà di non mancare di rispetto a nessuno, in quanto si tratta comunque di una storia puramente inventata da me... buona lettura! 📖



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Quella mattina Loren si alzò e si diresse a passo svelto verso la sala ristorante. Si era finalmente decisa a parlare con Callum, dopo l'episodio avvenuto il giorno precedente.

Lo cercò dappertutto con lo sguardo, ma di lui non c'era traccia. Notò Dino e Robert seduti ad un tavolo accanto la grande finestra e si avvicinò a loro, per chiedere informazioni.

«Ragazzi, avete per caso visto Callum?»

«Era qui fino a cinque minuti fa, credo che adesso sia andato ad allenarsi.» le rispose il più piccolo.

«Grazie!» esclamò lei, recandosi verso l'uscita.

Provò a ricordare da quale parte fosse collocata la grande palestra, che trovò soltanto dopo aver girovagato per una manciata di minuti.

«Hey, disturbo?» domandò, picchiettando con le nocche delle mani sul metallo della porta.

«Loren,» mormorò il pilota, non appena la vide. «no, non disturbi, tranquilla. Come vedi ci sono solo io ancora, sto aspettando il mio allenatore.» affermò, poggiando il cellulare sul tavolino di legno.

La biondina si avvicinò così a lui e prese un lungo respiro. «Volevo parlarti di ciò che é successo ieri tra di noi.» ammise, fissando la punta delle sue scarpe.

«Scusami, forse non avrei dovuto-»

«Non devi scusarti, invece.» lo interruppe l'altra, alzando finalmente lo sguardo.

«Quindi,» iniziò Callum, dopo qualche istante. «se volessi baciarti di nuovo, potrei farlo?»

«Sì, potresti.» confermò Loren, guardandolo negli occhi.

Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e catturò le sue labbra in un bacio stavolta determinato, voluto da entrambi. Le sue mani scivolarono lungo i fianchi della biondina, che avvicinò di più a sé, mentre lei gli accarezzò i capelli.

Loren era sempre piaciuta a Callum, sin da quando l'aveva vista per la prima volta alla reception dell'hotel di Montmeló. Era davvero da troppo tempo che la aspettava.

Quando si staccarono, ad entrambi mancava il fiato. I loro respiri erano irregolari e i battiti dei loro cuori accelerati. Che si stessero innamorando?

«Non ho parole per descrivere ciò che provo quando sto con te.» Ilott fece intrecciare le loro mani.

Lei non fece in tempo a rispondere, però, poiché era appena arrivato il coach.

«Ci vediamo più tardi, okay?» esordì il pilota, sorridente.

L'altra gli rivolse un piccolo sorriso e annuì, poi lasciò la sua mano e uscì dalla palestra.

Nel pomeriggio si ritrovò al chioschetto dell'hotel, insieme alle amiche. La maggior parte dei piloti si trovava lì, per rinfrescarsi con delle bevande dopo l'allenamento giornaliero. Stavano tutti parlando del party che Daniel Ricciardo avrebbe dato nella sua casa delle vacanze a Sydney.

«Daniel ha invitato tutti, persino noi,» spiegò Charlotte, entusiasta. «é stato davvero gentile!»

«Ho sentito dire che ci sarà moltissima gente.» intervenne Caterina, sovrappensiero.

«E quando si terrà questa festa?» indagò Loren, curiosa.

«Sabato prossimo.»

La bionda annuì e si voltò alla sua destra. Incontrò gli occhi di George per un attimo, ma distolse subito lo sguardo.

Vide poi Mick e Callum camminare fianco a fianco e chiacchierare animatamente. Il tedesco andò a sedersi accanto Robert, Marcus e Dino, mentre Ilott la raggiunse.

«Ciao.» la salutò lui, per poi sorprenderla con un bacio sulle labbra.

Charlotte e Caterina spalancarono leggermente la bocca osservarono Loren, George assistette alla scena con gli occhi strabuzzati, mentre Olivia ― seduta sulle sue gambe ― cercava di attirare l'attenzione su di sé.

Marcus aveva un sorrisetto stampato sul volto, Lando restò piuttosto sorpreso: sapeva che Callum era una brava persona, sua sorella sarebbe sicuramente stata felice con lui.

«Ti va di fare due passi?» Callum lanciò una rapida occhiata a Loren.

«Certo.» la diretta interessata si alzò e lo seguì.

Si ritrovarono a passeggiare lungo il vialetto del giardino dell'albergo. Nonostante stesse per arrivare l'autunno, le chiome degli alberi non avevano ancora perso il loro colore vivace, i fiori continuavano a sbocciare imperterriti.

I due stettero per un pò in silenzio, tutto ciò che si udiva era il fruscio delle foglie.

Le loro braccia si sfiorarono un paio di volte. Ilott cercò la mano di Loren e la strinse nella propria.

«Che belli...» bisbigliò lei, riferendosi a dei gelsomini gialli che emanavano un profumo incantevole.

Con un gesto veloce, il pilota ne staccò delicatamente uno e lo posizionò fra i suoi capelli.

«Sei davvero dolce, te l'ho mai detto?»

«E io ti ho mai detto che sei bellissima?»

La ragazza sorrise, poi lo strinse in un forte abbraccio.

«Sei la mia felicità.» Callum le sussurrò queste parole all'orecchio.

*
*
*

Loren non ebbe neanche il tempo di rientrare in hotel che le amiche le saltarono addosso, decise a farle un interrogatorio. Non fecero altro che porle domande su domande.

«Vogliamo i dettagli!» esclamò Charlotte, sdraiandosi a pancia in giù sul letto e tenendosi il volto con le mani.

«Cosa volete sapere?» chiese la biondina, intenta a mettere a posto dei vestiti sparpagliati qua e là per la stanza.

«Magari cosa c'è fra te e Callum?» le rispose Caterina, in tono ovvio. «Ti ha baciato davanti a tutti!»

«Avete visto la faccia che ha fatto George?» la monegasca rise a crepapelle.

«Già!»

«Ti piace Callum, vero?» Charlotte tornò a rivolgersi a Loren.

Quest'ultima sorride brevemente. «Sì, davvero tanto.»

«Vi adoro insieme!» Charlotte batté le mani.

«É bello vederti felice.» constatò Caterina, sorridente.

Loren corse verso di loro e le abbracciò. Era stata davvero fortunata a trovare delle amiche così.

Le altre andarono via dopo pochi minuti, dicendole che si sarebbero incontrate più tardi per la cena.

La sorella di Norris si sdraiò sul suo letto e fissò il soffitto. Rifletté su tutto ciò che era accaduto in quelle ultime settimane, erano cambiate davvero tante cose.

Pensò poi alle parole che Callum le aveva riservato quel pomeriggio e un sorriso spontaneo si fece largo sul suo viso.

Sei la mia felicità.

𝐇𝐀𝐓𝐄 𝐓𝐇𝐄 𝐖𝐀𝐘 // 𝘨𝘦𝘰𝘳𝘨𝘦 𝘳𝘶𝘴𝘴𝘦𝘭𝘭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora