𝐤𝐢𝐬𝐬 𝐜𝐚𝐦

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Dicembre era arrivato in un batter d'occhio, tra freddo e novità e, a dirla tutta, anche un pò di confusione. Loren aveva vissuto un mese piuttosto stravagante.

Con Callum andava tutto bene, ma c'era qualcosa che la turbava. Quel qualcosa, o meglio qualcuno, si chiamava George Russell.

Il pilota le aveva chiesto nuovamente scusa, e per farlo in via ufficiale le aveva spedito un mazzo di rose gialle, le sue preferite. La ragazza aveva sorriso, era stato un gesto carino da parte sua.

Ciò che la preoccupava maggiormente era il comportamento del suo fidanzato, specialmente dopo che aveva scoperto chi era il mittente del regalo. Loren aveva tentato di rassicurarlo in ogni maniera possibile, e sembrava esserci riuscita.

La verità era soltanto una: Callum temeva davvero che George si sarebbe messo in mezzo a loro due e che avrebbe cercato di dividerli in qualche modo. «Verrai a vedere le ultime due gare, sabato e domenica?» domandò alla fidanzata, mentre facevano colazione al bar.

«E me lo chiedi pure? Ovviamente!» sorrise lei, sorseggiando il suo cappuccino. «Tu mi accompagnerai a vedere la gara di Formula Uno, vero?»

Ilott annuì e sorrise leggermente, per poi perdersi fra i suoi pensieri.

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Loren si trovava sugli spalti insieme a Lando. I due erano andati ad assistere alla Sprint Race.

Il fratello si allontanò per andare a salutare alcuni amici, così lei restò lì da sola. Erano già trascorsi dieci minuti, ma di Lando neanche l'ombra. La giovane si guardò un pò attorno, nella speranza di individuarlo.

«Hey.» la salutò qualcuno, che si rivelò essere George.

«Ciao.» Loren abbozzò un sorriso.

Dov'è Lando quando serve?, pensò. Non si era ancora riabituata a stare da sola con Russell dopo tutto ciò che era accaduto fra di loro.

«Immagino tu sia qui per vedere Callum correre.» le disse George, osservandola.

«Immagini bene.»

I semafori si spensero pochi minuti dopo e la gara cominciò. Ci furono molti colpi di scena; purtroppo alcune auto si scontrarono e i rispettivi piloti furono costretti a ritirarsi. Callum era partito dal settimo posto, ma era riuscito a risalire al terzo.

D'un tratto la ragazza udì delle urla provenire dalla folla, che stava indicando qualcosa che si trovava dalla parte opposta rispetto a loro. Si voltò così da quella parte e notò uno schermo enorme che inquadrava il pubblico. Si trattava di una kiss cam.

Non aveva mai visto qualcosa del genere durante una gara, doveva essere una novità. Lo trovò abbastanza divertente, per lo meno fin quando non vennero inquadrati lei e Russell. Gli spettatori li riconobbe subito e li incitò a baciarsi.

Loren lanciò un'occhiata al giovane, che strabuzzò gli occhi. Il pubblico non era intenzionati a lasciar perdere, perciò lei sentì di doverli accontentare.

Si avvicinò così a George e, con una punta di insicurezza iniziale, poggiò le proprie labbra sulle sue. La folla urlò più forte di prima, ma si zittì nel momento in cui il telecronista affermò che una delle monoposto era andata a muro. La biondina, purtroppo, ebbe modo di constatare che si trattava del suo fidanzato.

Preoccupata, cercò di farsi largo tra la folla e di raggiungere i box. Quando arrivò cercò Callum dappertutto, ma non riuscì a trovarlo. Chiese informazioni al suo ingegnere di pista e l'uomo le rispose che Ilott, fortunatamente, stava bene, ma era andato via subito dopo l'incidente.

«Hai idea di dove possa essere?» Lando raggiunse la sorella quasi di corsa.

«No, neanche il suo ingegnere lo sa.»

«Probabilmente é tornato in hotel.» constatò lui, facendo spallucce. «Andiamo?»

La bionda annuì, ancora allarmata, e lo seguì verso l'auto.

«Comunque, prima ho visto la kiss cam.» ammise il più grande, al che lei sbiancò. «Probabilmente non é il momento migliore per parlarne, ma... provi qualcosa per George? Altrimenti non mi spiego perché tu lo abbia baciato.»

«L'ho fatto solo per zittire gli spettatori, stavano tutti urlando di baciarci! Cos'altro avrei dovuto fare?»

«D'accordo, calmati, era una semplice domanda!»

E quella fatidica domanda frullò nella mente di Loren fin quando non arrivarono in albergo.

Non riusciva proprio a capire, era così strano che avesse baciato George davanti alla kiss cam? Dopotutto era solamente per finta!

In effetti poteva risultare un pò fuori luogo, dato che lei era fidanzata, ma lo aveva fatto soltanto per calmare la folla, e questo lo avrebbe spiegato anche a Callum.

«Bene, io ti aspetto qui nella hall, meglio se vai da sola.» spiegò Lando, mettendosi le mani in tasca.

La minore annuì piano e salì al secondo piano, dove era situata la camera di Callum. Bussò più volte alla porta e, soltanto alla quinta, il pilota si decise ad aprire.

«Cal, come stai, va tutto bene?» chiese subito lei, saltandogli al collo.

Ilott si beò del profumo dei suoi capelli e la strinse più forte a sé. «Sto bene, sono tutto intero.»

«Mi sono preoccupata moltissimo!»

«Va tutto bene.» ripeté Callum, per poi lasciarle un bacio sulle labbra.

«Senti, devo dirti una cosa.» Loren gli raccontò brevemente cos'era accaduto al circuito.

«Lo, non preoccuparti, ho capito.»

«Quindi non sei arrabbiato?»

Ilott scosse la testa e lei lo abbracciò ancora una volta.

Eccome se era arrabbiato, invece! Possibile che attorno alla fidanzata ci fosse sempre e soltanto George?

Era davvero una situazione irritante, che lo mandava su tutte le furie, ma questo lei non doveva saperlo. Non voleva più litigare con la sua ragazza, avrebbe tenuto a bada la gelosia.

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Il Gran Premio del Bahrain si era appena concluso. Hamilton, Verstappen e Albon si erano classificati rispettivamente primo, secondo e terzo.

Loren era piuttosto contenta per Alex, e lo era anche per il fratello, che era riuscito ad arrivare quarto.

Alcuni piloti stavano rilasciando delle interviste, nel frattempo le amiche si trovavano nel paddock, a chiacchierare.

«Avete saputo?» esordì Elena, ad un certo punto. «Dopo l'ultima gara del campionato si terrà un party a Montecarlo!»

«Cosa? Davvero?» domandò Caterina, entusiasta.

«Sarà fantastico!» esclamò Charlotte, con aria sognante. «Potremmo incontrarci a casa mia e prepararci insieme, che ne dite?»

Tutte furono d'accordo, persino Hanna, l'unica a non proferire parola fu Loren.

«Lo, per te va bene?» chiese di nuovo la monegasca.

«Non so, qualche giorno dopo dovrò dare un esame all'università.»

«Hai molto tempo per studiare, devi assolutamente esserci!»

«Ci penserò.»

𝐇𝐀𝐓𝐄 𝐓𝐇𝐄 𝐖𝐀𝐘 // 𝘨𝘦𝘰𝘳𝘨𝘦 𝘳𝘶𝘴𝘴𝘦𝘭𝘭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora