IX

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una settimana dopo, 7.40

Sto aspettando l'autobus in fermata. Piove a dirotto da una settimana, il che non mi dispiace visto che la pioggia è rilassante, ma non mi piace l'umidità.

Salgo sull'autobus e mi siedo. È una settimana che non vedo quella ragazza.
[Bello notare come già pensate che io mi stia riferendo a Yelena ;) ]
A quanto pare nessuno sa il motivo della sua assenza a scuola. Ricontrollo il telefono per vedere se mi risponde, ma ormai ho gettato la spugna.

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                          Yelena

p< hey Yelena. Oggi non ti ho vista a scuola, è successo qualcosa?

p<Hey...

p<Oi sono tre giorni che non ti fai sentire. Che succede?

p<Yelena mi sto preoccupando.

p<manchi a tutti. Dove sei finita?

p< è una settimana che nessuno ha più notizie di te. Ti prego rispondi.

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Niente da fare. Ma dove diavolo si è cacciata quella scema? È strano che io mi preoccupi per una persona, non l'ho mai fatto. Però la sua mancanza si sente, e mi fa uno strano effetto.
Nel frattempo ho ricominciato a fumare. Senza di lei non ho nulla da fare. E quindi mi sfogo con le sigarette.

Scendo alla fermata ed entro in classe.

Hitch:" hey Pieck. Come stai?"

Pieck:" Male. Yelena ancora non risponde. Cosa le sarà successo?"

Hitch:"non lo so, siamo tutti preoc- "

Annie:" RAGAZZI!!!"

Annie è entrata in classe urlando. È fradicia, probabilmente è stata sotto la pioggia. Sembra molto agitata. Noto che ha un foglio stropicciato in mano.

Pieck:" Annie, tutto apposto? cos'è quel foglio?"

Annie mostra il foglio a me, Hitch e Mikasa. Era un volantino. Leggo il titolo "questa persona è scomparsa una settimana fa nei pressi di Milano. Se la vedete contattate il numero xxx xxx xxxx"

Una sensazione di ansia comincia a salirmi dallo stomaco fino alla gola. Una settimana è il tempo che Yelena è stata assente. No, non può essere lei, sarà sicuramente un'altra persona...giusto?

Abbasso lo sguardo e vedo un'immagine. È una foto di Yelena.
Sento un nodo stringermisi in gola e delle lacrime cominciando a rigarmi il volto. Dove cavolo è finita quella scema...non so neanche se sia ancora viva.

Mikasa:" Pieck, non piangere. Dobbiamo stare tutte tranquille. Sono sicura che stia bene. "

Pieck:"basta io esco, vado a cercarla."

Rico:" no Pieck. Non sai neanche da dove cominciare. E adesso c'è lezione. All'uscita decideremo cosa fare."

Le ore passano molto lentamente. Troppo. L'ansia che possa esserle successo qualcosa è troppa. Ma perché mi preoccupo così tanto per lei? dopotutto l'ho conosciuta solo due settimane fa...no, chiunque si preoccuperebbe per lei. Batto i piedi a terra con fare nervoso, e il mio battito cardiaco continua ad accellerare. Mancano cinque minuti e potrò uscire a cercarla. Ma da dove comincio?

La campanella suona e mi alzo di scatto. Corro verso le ragazze e decidiamo cosa fare.

Mikasa:"io direi che le autorità sono più che competenti, dovrebbero svolgere loro le indagini."

La felicità fatta persona [Pikulena]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora