Yelena's pov
Scendiamo dalla moto e ci dirigiamo verso l'entrata della casa di Pieck. Sono abbastanza preoccupata dato che le uniche volte che hanno un dialogo finisce sempre male.
La porta si apre mostrando la figura di sua madre, che ha in volto un velo di freddezza.
P": madre..."
M:" figlia..."
P:" beh allora...tienimi aggiornata su mio padre"
M:" lo farò. Tu prenditi cura di te stessa. Ma ne sarai sicuramente capace dato che ci sei riuscita tutti questi anni a causa della mia assenza e del mio menefreghismo. Sai, da quando ho visto che eri felice senza di me ho capito che era tutto legato al mio egoismo. Ti volevo solo per me, volevo che stessi sempre al fianco della tua mamma. Ma non mi sono comportata bene e non posso giustificarmi in alcun modo. Spero che considererai la possibilità di rimanere in buoni rapporti con me."
P:" avevo immaginato che avresti pensato una cosa simile, ma il passato non si cancella. Avrei voluto che ci fossi stata di più per me. Tuttavia, se sei disposta a fregartene un minimo di me lo posso tenere in considerazione. Però devi venirmi a trovare ogni tanto."
M:" Lo farò. Mi mancherai."
P:"...anche tu."
Pieck e sua madre che parlano in questo modo? Deve essere dura separarsi così.
Le due si abbracciano e provo a trattenere il mio stupore. Forse ci stiamo tutti facendo l'idea sbagliata degli altri. Ad ogni modo, meglio che le cose siano andate in questa maniera.
La signora Finger se ne va verso l'aeroporto, lasciando ufficialmente la casa a Pieck.P:" Hey, Yelena. Grazie di essere rimasta sempre al mio fianco."
Y:" non devi ringraziarmi."
La abbraccio e le do un bacio sulla fronte.
P:" che ne dici di venire subito da me? Questo pomeriggio potrei aiutarti a prendere le cose da portare nella nostra casa."
NOSTRA CASA?!?!?! Non avrei mai pensato di arrivare a questo punto, e come faccio a rimanere così calma dopo una notizia del genere. O almeno sembro calma fuori, di certo non dentro.
Y:" d'accordo. "
Ci dirigiamo verso la mia moto e partiamo. 10 minuti dopo arriviamo finalmente a casa mia.
Apro la porta e vedo che fortunatamente mia madre non c'è. Dovrebbe essere in Spagna per lavoro
e non credo che tornerà prima della fine del mese, ma non si sa mai. Non sarebbe la prima volta che torna in anticipo senza aver completato il lavoro. Prima o poi la licenzieranno, me lo sento.
Andiamo al piano di sopra e cominciamo a prendere i miei vestiti dagli armadi e qualche cosa che mi serve dai cassetti.
Dopo 2 ore abbiamo finito di mettere tutto in valigia. Purtroppo non posso caricarla sulla moto quindi mi toccherà chiedere a qualcuno di darmi un passaggio. Chiamo Hitch sperando che sua madre o suo padre possano venirci a prendere.H:" Dimmi, cosa c'è?"
Y:" Buongiorno eh. Avrei bisogno di un passaggio."
H:" perché?"
Y:" devo portare delle valigie a casa di Pieck ma sono in moto."
H:" COSA?!?!? MA ANDATE A VIVERE INSIEME?"
Y:" sì ma non far casino. E poi anche tu e Marlo vivete insieme."
H:" d'accordo, mi racconterai tutto quando arrivo. A dopo"
Quella ragazza è troppo esuberante, mi ricorda un neonato. Vedo la macchina del padre di Hitch arrivare e la ragazza scende correndo.
H:" DIMMI TUTTO."
Y:" Vado a stare insieme a Pieck."
H:" WOWWW! COME MAI QUESTA DECISIONE?"
Y:" è una lunga storia."
P:" vi sento eh. Comunque il fatto è che mia madre è dovuta partire e quindi mi lascia la casa."
H:" ah capisco. Beh divertitevi *sguardo pervertito*"
Y:" eddai, andiamo."
Lascio la valigia nel baule della macchina e dico al padre di Hitch dove portarla.
Io salgo sulla moto insieme a Pieck perché non si porta da sola fino a casa sua.
Arriviamo, scarichiamo la valigia e ringraziamo Hitch e suo papà. Entriamo in casa e cominciamo a decidere dove mettere le mie cose.Y:" potrei prendere la stanza degli ospiti."
P:" no."
Y:" perché?"
P:" perché no."
Y:" e allora dove mi metto?"
P:" uhm...con me. Nella mia stanza."
Y:" hm sei sicura?"
P:"sì. Ah, però spostiamoci nella stanza grande. Così abbiamo più spazio."
Y:" se proprio insisti."
Spostiamo tutte le cose di Pieck e le mie nella stanza che era di sua madre, una stanza con le pareti nere e un gran letto attaccato alla parete.
Y:" beh devo dire che tua mamma ha proprio bei gusti per quanto riguarda il colore delle pareti."
P:" sapevo che ti sarebbe piaciuto, emo."
Y:" pff. Beh sono le 20, ho fame. Tu?"
P:" tanta. Prendiamo qualcosa da mangiare fuori, così inauguriamo la nostra convivenza."
Y:" si ci sta. Chiamo la pizzeria?"
P:" vai."
Alle 20.45 arrivano le pizze e io e Pieck ci sediamo al NOSTRO tavolo della NOSTRA casa. Pazzurdo.
Finiamo di mangiare e la aiuto a lavare i NOSTRI piatti nel NOSTRO lavandino della NOSTRA cucina della NOSTRA casa.
Ok, forse sono più esuberante di Hitch sul fatto della convivenza. Beh fino a ieri era solo un sogno a lungo termine, non avrei mai pensato che potesse succedere il giorno dopo.P:" Hey, guardiamoci un film."
Y:" Ci sta. Cosa guardiamo?"
P:" non so. Ah perché non guardiamo " Boys don't cry"?"
Y:" dal titolo sembra carino. Proviamo dai."
Mettiamo il film su netflix e cominciamo a guardarlo. 2 ore dopo ci ritroviamo con gli occhi lucidi e Pieck scoppia a piangere a causa del finale. Devo dire che era veramente un bel film, dovrei consigliarlo ai miei amici.
P:"Yelena andiamo a dormire?"
Y:" va bene piccola."
PICCOLA?!??! oddio, non sono mai stata così smielata. Che imbarazzo.
Vedo che non sono l'unica imbarazzata visto che anche lei diventa rossa.
Saliamo le scale e andiamo nella nostra nuova stanza. Ci mettiamo nel letto e la stringo forte a me.P:" Yelena..."
Y:" Dimmi."
P:" ti va di...rendere la nostra prima notte memorabile?"
Y:" certo che mi va."
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La felicità fatta persona [Pikulena]
Fanfictionfanfiction su pikulena (AU) :)) non svelo altri dettagli buona lettura ;) ⚠️TW: contenuti sensibili (in alcuni capitoli potrebbero essere descritti episodi di violenza e dipendenza)⚠️