IV

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* 23 Maggio 2018*

Sono Pieck,ho 14 anni e faccio la terza media. Dopo la scomparsa di mio fratello i miei genitori decisero di andare a vivere in un'altra città per dimenticare il paesino nel quale vivevamo 7 anni fa, quando successe quella cosa.

Mia madre è ancora disoccupata e mio padre è in un ospedale psichiatrico. Dopo la morte di Marco è andato fuori di testa, ha cominciato a bere e ad avere forti allucinazioni. Dentro di me sentivo di averlo perso , nonostante fosse ancora vivo. I nostri nonni ci prestavano mensilmente dei soldi, poiché la nostra condizione economica era disastrosa; persino procurarsi i libri per la scuola era diventato un sacrificio. Mia madre non aveva intenzione di trovarsi un lavoro, e stava ogni giorno a casa sul divano a fumare .

Non beveva come mio padre, ma mi infastidiva l'odore del fumo. Non mi degnava neanche più di uno sguardo, non mi abbracciava mai, non c'era dialogo tra di noi. A volte si dimenticava della mia esistenza.

Inutile dire che l'unica cosa che mi rimaneva erano gli amici e i miei nonni. Non avevo tanti amici quanti ne avevo alle elementari, ma mi bastava che fossero buoni. Su di loro potevo sempre contare, per qualsiasi cosa. Quando mio padre tornava la sera ubriaco e diventava violento andavo sempre a casa loro, e mi ospitavano per la notte. Ormai la casa dei miei amici era diventata la mia.

Per il resto la mia vita non è male. Riesco a rapportarmi bene con i miei amici, e mi diverto con loro. La nuova scuola mi piace, gli insegnanti sono bravi. La mia media è abbastanza alta, ho 8 in tutte la materie.

Esco dall'aula dopo il suono della campanella. All'uscita vedo Anka  venire verso di me.

A :" hey Piku! Come va?"

P:"tutto apposto grazie. Tu? "

A:" ehm non benissimo...oggi ho preso un 5 in matematica."

P:"Mi immagino già la faccia arrabbiata di tua mamma."

A:" È per questo che oggi devi venire a mangiare da me. Ti prego, fa sempre la persona gentile quando ci sei tu."

P:" E va bene. Andiamo."

Anka era diventata la mia migliore amica da quando cominciai a frequentare le medie. Ci incontrammo per la prima volta durante la ricreazione, poiché non era nella mia stessa classe. Quel giorno le versai accidentalmente dell'acqua sulla maglietta. Dopo quell'avvenimento cominciammo a starci antipatiche. Tuttavia, circa un mese dopo, alla festa di fine del primo trimestre, cominciammo a parlarci e capii che non era antipatica come credevo. Da quel momento cominciammo a parlarci tutti i giorni e ad uscire il pomeriggio. Diventò la persona con cui preferisco stare in assoluto. È un'amica molto affidabile.

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Arrivammo a casa sua e salutai sua madre, Carla. Lei mi adora. Ogni volta che metto piede in quella casa ha un sorriso enorme stampato in faccia. Mi dice sempre che è felice che io sia amica di sua figlia, la quale non riesce relazionarsi bene con le persone a causa del suo forte carattere.

C:" Allora Pieck, com'è andata a scuola?"

P:"normalmente."

C:"Lo so che tu sei brava. Non come mia figlia che oggi ha preso 5. Ho già visto il voto"

La madre tirò una frecciatina alla figlia e la guardò con rabbia.

A:"mamma dai, non fare così. Lo sai che la verifica era molto difficile. Ti prometto che recupererò."

C:"E va bene. Ma se non recuperi entro la fine della scuola ti scordi la gita in montagna."

A:"ma mamma-"

C:"niente ma. Ti conviene studiare."

Il resto della giornata passò in fretta. Io e Anka parlammo di quanto sarebbe stata bella la gita di fine anno, e di cosa avevamo deciso di fare dopo le medie.

A:" sono sicura che mi piacerà l'istituto tecnico. Credo di voler fare l'architetto."

P:" Beata te. Io non so proprio cosa fare da grande, per questo ho deciso
di provare allo scientifico. "

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Tornai a casa e mi misi sul divano a guardare la TV. Non facevano niente di interessante, quindi decisi di guardarmi un film su Netflix. Intanto mia madre tornò a casa.

P:"ciao mamma."

-nessuna risposta-

E pensare che una volta quella donna era la mia persona preferita. Ora siamo delle sconosciute.

Per non pensare troppo decisi di spegnere ma televisione e andare a letto presto per riposare.

La felicità fatta persona [Pikulena]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora