capitolo 20

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tom lasciò la presa, lo guardai male e poi mi diressi in camerata a passo svelto, appena aprì la porta c'erano Clare e Ginny stese sul letto.

“ehi soph”
“ehi ragazze”
“come mai quella faccia?” disse Clare
“sono solo pensierosa” dissi sorridendo mentre mi mettevo stesa sul letto
“a cosa pensi?”
“nulla di importante, tranquille”
odiavo mentire, erano pur sempre le mie migliori amiche, ma avevo troppi pensieri per la testa, da quella sera a Malfoy manor, non riuscivo a togliermi le parole di lui “mi aspetto tanto da te, ma allo stesso tempo poco” parole che si ripetevano irrequiete nella mia testa, dopo un po' mi addormentai, mi sembrava  di vivere in un loop continuo.

era mattina, il sole era alto in cielo e i raggi entravano nella stanza illuminandola
“soph svegliati”
“dio smettetela ho sonno” dissi mettendomi un cuscino in testa per alleviare il rumore
“dobbiamo organizzarci, non vorrai fare tutto all'ultimo”
“per cosa?” dissi con la testa sul cuscino
“per il-”
“IL BALLO” urlai
“cazzo me ne ero dimenticata” dissi mentre mi alzai svelta dal letto
“oi tranquilla è domani, non oggi” disse Ginny ridendo
“si ma non ho ancora il vestito, un cavaliere delle scarpe adatte” dissi
quest'anno avrei voluto tanto andarci con draco... ma che dico devo smettere di pensare a lui, tra noi è finita, per sempre.

“terra chiama soph”
“ci sei? è da ieri che sei strana”
“no ci sono, io- voi avviatevi, devo fare una cosa”
“okok a dopo ragazza” disse Clare uscendo dalla porta.

sapevo cosa dovevo fare per capire la verità sui miei continui pensieri, dovevo parlare con il professor Silente, mi preparai il fretta e mi diressi verso il suo ufficio.

“buongiorno signorina evans”
“buongiorno professor Silente”
“quale buon vento la porta qui”
“volevo solo sapere una cosa, magari lei può aiutarmi, sono curiosa di sapere il passato nei miei genitori, insomma loro venivano in questa scuola, so poco di mio padre magari lei sa dirmi qualcosa su di lui, e sul passato di mia madre, sa con lei non parlo molto”
rimase sbalordito dalla mia domanda, quasi pietrificato, e io ero ancora più curiosa nel sapere il perché
“non posso rispondere a questa domanda, non sono io a doverglielo dire, sei una ragazza intelligente Sophia, hai un passato forte, una grande forza di volontà e tanta tanta determinazione, con il tempo capirai tante cose, è farai le tue scelte.”
“io-” non sapevo che dire
“grazie professore, buona giornata” dissi per poi uscire dalla stanza

“farai le tue scelte” quali scelte, ero ancora più confusa di prima, Credevo potesse aiutarmi, erano giorni che avevo intenzione di saperne di più, perché non mi ha ucciso? Perché gli servo?
ero immersa nei miei pensieri tanto da non accorgermi di chi avessi davanti, andai a sbattere contro una figura possente
“sta più attenta evans”
“scusa, non mi sono accorta di te riddle”
“come fai a non accorgerti di me” disse Tom con aria divertita
“perché invece dovrei accorgermene” dissi mentre raccoglievo le cose che erano cadute per terra dalla mia borsa
“cos'è questo” disse indicando l'anello, l'anello che mi aveva regalato draco, da quando ci siamo lasciati lo tenevo sempre in borsa, non riuscivo a starci del tutto lontana
“nulla solo uno stupido anello, dammelo ora” dissi
“oh non ci penso proprio” disse Tom
da lontano vidi draco guardarci, la mascella serrata, le mani chiuse in dei pugni, e ovviamente Astoria al suo fianco, da quando ci eravamo lasciati lei stava sempre vicina a lui, e questa cosa mi faceva stare male, si ero gelosa, nonostante lei gli stesse parlando il suo sguardo era rivolto verso di noi.

“sai che ti dico riddle, puoi tenerlo” dissi per poi andarmene, dovevo liberarmi di quello stupido anello, subito mi diressi nel dormitorio, ero arrabbiata, ultimamente le mie emozioni erano un tutt'uno, rabbia, tristezza, gioia, non capivo più nulla, a passo svelto entrai in camerata, ma rimasi sbalordita da ciò che trovai  sul mio letto c'era una scatola, con sopra  un bigliettino
“indossalo domani” non era firmato però
all'interno c'era un abito bellissimo, verde smeraldo, lungo dietro e più corto avanti, chissà chi me l'avra regalato, mi soffermai sulla stoffa, così morbida, un pensiero bellissimo, in quel momento bussarono alla porta
“arrivo”
continuavano a bussare ancora più rumorosamente
“UN ATTIMO” urlai mentre cercavo di chiudere la scatola
andai ad aprire
“certo che con più cal-”
non feci in tempo che si precipitò dentro la stanza
“che cazzo vuoi draco”
“tieni l'anello, l'ho recuperato” disse porgendomi l'anello che Tom aveva preso prima, io lo presi a mia volta e lo poggiai sulla scrivania
“cosa non capisci della frase stai lontana da tom?” disse
“non prendo ordini da te draco”
“Sophia non lo conosci, è spietato.”
“e a te cosa importa, mi hai dimostrato che non ti importa nulla di me” dissi urlando mentre cercai di trattenere le lacrime per non mostrarmi vulnerabile, io e draco eravamo da sempre così, continui litigi, anche quando stavamo insieme
“cazzo ma ti rendi conto di ciò che dici” disse anche lui urlando
“si me ne rendo conto perché è la verità, sei solo uno stronzo”
mi prese per i polsi e mi scaraventò sul letto, facendomi stendere, lui era sopra di me
“come mi hai chiamato, principessa” disse con il suo solito ghigno
“stronzo, sei solo uno stronzo”
era così vicino a me, respiravamo la stessa aria, e i nostri volti erano come calamite
azzardò a dire una parola, ma il suo sguardo cambio quando girando la testa notò la scatola poggiata sul letto proprio affianco a noi, lasciò i miei polsi e si avvicinò alla scatola toccandola con delicatezza mentre io mi alzai
“che cos'è”
“io-”
“chi te l'ha regalata”
“non lo so, quando sono entrata era già qui”
aprì la scatola e vide il vestito contenuto all'interno
“non metterlo”
“invece lo metterò”
“no non lo farai.”
lo guardai e lui fece lo stesso, avevo voglia di fiondarmi fra le sue braccia e baciarlo, ma mi trattenni, si avvicinò a me io rimasi impassibile, quasi pietrificata, i nostri volti erano così vicini, lui non faceva altro che fissarmi le labbra, ed io lo stesso
“buona serata” disse per poi uscire svelto dalla stanza.

per sempre mia//draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora