capitolo 30

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ieri sera andai a dormire presto, era stata una giornata turbolenta e avevo bisogno di riposarmi un  po'
“buongiorno dormigliona”
disse Ginny avvicinandosi a me saltando in modo violento sul letto
“tu il letto così lo spacchi” dissi mentre tenevo la testa immersa nel cuscino
“ti devo parlare”
“si, dopo, ora lasciami dormire” dissi con tono assonnato
“riguarda me e blaise”
mi alzai di scatto dal letto
“dimmi tutto all'istante”
fece una leggera risata mentre clare uscii dal bagno e interruppe il discorso
“buongiorno eh” disse sedendosi sul letto con noi
“ieri siamo usciti...”
“eee?” dissi
“possibile che ci siamo baciati”
guardai d'istinto clare che fece lo stesso
“oh mio dio”
“mi devo tappare le orecchie?” disse Ginny
“OH MIO DIO” urlammo in coro io e Clare
Ginny è la solita ragazza riservata, con la paura di fidarsi degli altri, un po' la mamma del gruppo, la solita amica protettiva, che da ottimi consigli, schietta e che ti dice le cose in faccia, e per la prima volta l'ho vista innamorata, e sono felice per lei
“poi abbiamo parlato un po' e sono tornata in stanza, volevo raccontarvi tutto ma già dormivate” disse facendo spallucce
“che ti ha detto?” disse clare
“che non devo avere paura, perché non lo perderò mai”
il quel momento mi persi nei miei pensieri
“𝙣𝙤𝙣 𝙢𝙞 𝙥𝙚𝙧𝙙𝙚𝙧𝙖𝙞 𝙢𝙖𝙞”
“𝙥𝙧𝙤𝙢𝙚𝙩𝙩𝙞𝙢𝙚𝙡𝙤 𝙙𝙧𝙖𝙘𝙤”
“𝙩𝙚 𝙡𝙤 𝙥𝙧𝙤𝙢𝙚𝙩𝙩𝙤”
mi vennero in mente le parole di draco di quella sera, era il mio compleanno mi sentivo felice tra le sue braccia, stavo bene, e mi sentivo protetta, ma per quanto mi mancasse, avevamo bisogno di tempo, eravamo troppo, come due bombe in attesa di scoppiare.

“Terra chiama soph”
disse clare agitandomi la mano davanti la faccia
“che hai? è da ieri che sei così”
“nulla ragazze, tranquille” dissi con gli occhi lucidi, mentre mi alzai dal letto per dirigermi davanti lo specchio, loro si alzarono di conseguenza
“come mai non ti crediamo”
“ti prego dicci che hai, si vede un miglio che non stai bene” disse Ginny toccandomi la spalla, e facendomi girare
“è finita, e ho paura 𝙥𝙚𝙧 𝙨𝙚𝙢𝙥𝙧𝙚“
“vieni qui” disse Ginny mentre mi buttai tra le sue braccia, e clare che accompagnò il nostro abbraccio
“non può finire così, voi vi amate e siete destinati a stare insieme”
"si, ma non ora, non così”
“ogni cosa ha il suo tempo soph, 𝙫𝙞𝙫𝙞 𝙡𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖 𝙛𝙞𝙣𝙤 𝙞𝙣 𝙛𝙤𝙣𝙙𝙤 𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙨𝙢𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚 𝙢𝙖𝙞 𝙙𝙞 𝙫𝙞𝙫𝙚𝙧𝙚”
io e draco eravamo così, avremmo smesso di vivere per l'altro, lui sarebbe morto per me, e io sarei morta per lui, ogni giorno ci amavamo sempre di più, e forse torneremo, ma abbiamo bisogno del nostro tempo, perché stava diventando così forte, che avremmo finito per scoppiare.

Mi staccai dalle ragazze, e sentii picchiettare sul vetro
“soph ma quello non è il tuo gufo?” disse clare indicando la finestra
mi avvicina alla finestra, e presi il bigliettino che il mio gufo teneva in bocca
“che cos'è?”
aprii la busta, la calligrafia era quella di mia madre
“la risposta di mia madre alla mia lettera” dissi guardandole, dopo di che la aprii per leggerla
“𝙢𝙞𝙖 𝙙𝙤𝙡𝙘𝙚 𝙛𝙞𝙜𝙡𝙞𝙖, 𝙖𝙫𝙧𝙚𝙞 𝙫𝙤𝙡𝙪𝙩𝙤 𝙞𝙡 𝙢𝙚𝙜𝙡𝙞𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙩𝙚, 𝙚 𝙖𝙫𝙧𝙚𝙞 𝙫𝙤𝙡𝙪𝙩𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙩𝙪 𝙨𝙖𝙥𝙚𝙨𝙨𝙞 𝙡𝙖 𝙫𝙚𝙧𝙞𝙩à 𝙞𝙣 𝙢𝙤𝙙𝙤 𝙙𝙞𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤, 𝙢𝙖 𝙥𝙪𝙧𝙩𝙧𝙤𝙥𝙥𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙘'è 𝙩𝙚𝙢𝙥𝙤, 𝙚 𝙩𝙪 𝙚𝙧𝙞, 𝙚 𝙨𝙚𝙞 𝙖𝙗𝙗𝙖𝙨𝙩𝙖𝙣𝙯𝙖 𝙛𝙤𝙧𝙩𝙚 𝙙𝙖 𝙨𝙖𝙥𝙚𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙫𝙚𝙧𝙞𝙩à, 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙞ò 𝙘𝙝𝙚 𝙝𝙤 𝙛𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙡'𝙝𝙤 𝙛𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙥𝙧𝙤𝙩𝙚𝙜𝙜𝙚𝙧𝙩𝙞 𝙙𝙖 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙢𝙞𝙣𝙖𝙘𝙘𝙞𝙖, 𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙞 𝙘𝙚𝙡𝙖 𝙞𝙣 𝙩𝙚, 𝙣𝙚𝙡 𝙩𝙪𝙤 𝙨𝙖𝙣𝙜𝙪𝙚, 𝙣𝙚𝙡 𝙩𝙪𝙤 𝙘𝙖𝙧𝙖𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚, 𝙣𝙚𝙞 𝙩𝙪𝙤𝙞 𝙢𝙤𝙙𝙞, 𝙚 𝙢𝙞 𝙙𝙞𝙨𝙥𝙞𝙖𝙘𝙚 𝙨𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙖 𝙡𝙖 𝙢𝙖𝙢𝙢𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙙𝙚𝙨𝙞𝙙𝙚𝙧𝙖𝙫𝙞, 𝙨𝙥𝙚𝙘𝙞𝙖𝙡𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙨𝙚 𝙨𝙞 è 𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙤𝙨𝙘𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙙𝙞 𝙪𝙣 𝙨𝙚𝙘𝙧𝙚𝙩𝙤 𝙩𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙜𝙧𝙖𝙣𝙙𝙚, 𝙣𝙤𝙣 𝙙𝙞𝙧𝙚 𝙖 𝙣𝙚𝙨𝙨𝙪𝙣𝙤 𝙙𝙞 𝙘𝙝𝙞 𝙨𝙚𝙞 𝙛𝙞𝙜𝙡𝙞𝙖, 𝙥𝙤𝙩𝙧𝙚𝙗𝙗𝙚 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙚 𝙥𝙚𝙧𝙞𝙘𝙤𝙡𝙤𝙨𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙩𝙚, 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙘𝙪𝙣𝙤 𝙥𝙤𝙩𝙧𝙚𝙗𝙗𝙚 𝙧𝙞𝙘𝙖𝙩𝙩𝙖𝙧𝙩𝙞 𝙚 𝙛𝙖𝙧𝙩𝙞 𝙙𝙚𝙡 𝙢𝙖𝙡𝙚, 𝙘𝙝𝙚 𝙙𝙞𝙘𝙞 𝙙𝙞 𝙩𝙤𝙧𝙣𝙖𝙧𝙚 𝙦𝙪𝙞 𝙙𝙖 𝙢𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙪𝙣 𝙥𝙤', 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙨𝙞𝙘𝙪𝙧𝙖 𝙘𝙝𝙚  𝙎𝙞𝙡𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙧à, 𝙥𝙚𝙧 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙧𝙞𝙜𝙪𝙖𝙧𝙙𝙖 𝙘𝙞ò 𝙘𝙝𝙚 𝙙𝙚𝙫𝙞 𝙙𝙞𝙧𝙢𝙞, 𝙧𝙞𝙘𝙤𝙧𝙙𝙖𝙩𝙞 𝙨𝙚𝙢𝙥𝙧𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙞𝙣 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙞ò 𝙘𝙝𝙚 𝙛𝙖𝙞 𝙙𝙚𝙫𝙞 𝙛𝙖𝙧 𝙥𝙖𝙧𝙡𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙡 𝙘𝙪𝙤𝙧𝙚”
𝙪𝙣 𝙗𝙖𝙘𝙞𝙤”

guardai d'istinto clare e Ginny
“beh che dice” disse clare indicando la lettera
“cosa intente per non c'è tempo?”
feci spallucce
“vuole che torni a casa per un po'”
clare e Ginny mi guardarono
“ragazze ha bisogno di me ora più che mai, per lei non è facile”
“no ti capiamo” disse Ginny
“ma silente?”
“spero capirà, sarà solo per poco”
annuirono mentre io mi alzai dal letto per preparare le valigie
“torna presto però”
“ragazze starò via poco, il necessario, ve lo prometto” dissi abbracciandole
poi uscii dalla stanza per dirigermi allo studio di Silente.

“buon pomeriggio sophia”
“buon pomeriggio professore”
“quale buon vento ti porta qui?”
“vorrei chiederle se posso avere il permesso di tornare a casa per un po' di giorni”
“lei sa per certo che la scuola di Hogwarts vieta di tornare a casa fuori le feste, solo in casi eccezionali e molto importanti”
“ho bisogno di tornare a casa, è per mia madre, credo abbia bisogno di me, forse deve dirmi qualcosa di importante”
“ognuno ha bisogno di sapere la verità, ti concederò di tornare a casa, dunque qualora vorrai tornare, le porte sono sempre aperte”
“grazie mille” dissi per poi uscire dalla stanza.

“dove vai signorina?” sentii qualcuno alle spalle
mi girai e lo vidi
“theo?"
“sorpresaaa” urlò
“spero questa volta sia l'ultima” dissi abbracciandolo, ultimamente ha frequentato poco le lezioni, per via di problemi familiari
“quindi dove vai?”
“oh torno a casa, ma per poco”
“torno io e vai via tu?”
“già, ma appena torno ti racconterò tutto, promesso” feci cenno per girarmi ma lui mi prese il polso e mi abbraccio
“non sai quanto mi sei mancata stronza, ti ho pensato tutto il tempo"
“anche tu” dissi abbracciandolo a mia volta
“ora devo andare” dissi mentre mi diressi in stanza.

“vai già via?” disse clare sbuffando
“già” dissi sbuffando a mia volta
“non lo dirai a draco?” disse Ginny
“sai che vorrebbe sapere una cosa del genere ”
“tempo sprecato” dissi, forse dovevo dirglielo, dovevo salutarlo, ma cosa sarebbe successo appena me lo sarei trovato davanti, andai davanti verso la porta, le salutai e uscii dalla stanza.

Ero sul treno, la pioggia rigava e sbatteva contro la finestra, avevo sulle gambe il mio diario, e non facevo altro che guardarlo, per la prima volta non sapevo che scrivere, mi vennero in mente le parole di mia mamma
“per ogni cosa che fai, fai parlare il cuore”
iniziai a scrivere senza pensare a niente e nessuno, e mi resi conto dopo, che ciò che scrivevo lo facevo pensando a lui
“𝙡'𝙪𝙣𝙞𝙘𝙖 𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙤𝙨𝙤 𝙞𝙢𝙢𝙖𝙜𝙞𝙣𝙖𝙧𝙚 𝙤𝙧𝙖 è, 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙨𝙖𝙧à 𝙡𝙖 𝙢𝙞𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖 𝙨𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙙𝙞 𝙩𝙚, 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙨𝙖𝙧𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙡𝙚 𝙢𝙞𝙚 𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙖𝙩𝙚 𝙨𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙡𝙚 𝙩𝙪𝙚 𝙡𝙖𝙗𝙗𝙧𝙖 𝙨𝙪𝙡𝙡𝙚 𝙢𝙞𝙚, 𝙚 𝙤𝙧𝙖 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙤𝙧𝙖 𝙘𝙚𝙧𝙘𝙤 𝙙𝙞 𝙞𝙢𝙥𝙤𝙧𝙢𝙞 𝙙𝙞 𝙥𝙚𝙣𝙨𝙖𝙧𝙩𝙞, 𝙚 𝙝𝙤 𝙥𝙖𝙪𝙧𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙞ò 𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙨𝙚𝙢𝙥𝙧𝙚 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙞 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙖 𝙙𝙞𝙫𝙚𝙣𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙪𝙣 𝙧𝙞𝙘𝙤𝙧𝙙𝙤 𝙡𝙤𝙣𝙩𝙖𝙣𝙤”

-pov draco
nonostante tutto continuo a pensarti, sei sempre nella mia mente, e lo sei costantemente, cerco di guardare le altre, di dimenticarti, ma non riesco, perché voglio te, e solo te, perché nessuna ha lo stesso valore che hai tu, se mio padre fosse qui mi direbbe sicuramente “da quando in qua sei diventato così debole, l'amore ti rende debole" e lo pensavo anch'io, si lo pensavo, ero uno stronzo, un menefreghista, e a me non importava della gente, ma quando ti ho conosciuta ho cambiato prospettiva, sei diventata il mio punto si forza, e mi sono innamorato, mi hai fottuto il cervello, e mi hai fatto  mi hai fatto credere nell'amore, perché noi ne eravamo l'esempio, perché nonostante tutto c'eravamo sempre l'uno per l'altra.

per sempre mia//draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora