capitolo 36

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negherei se dicessi che mi diressi sulla torre di astronomia, mi aiuta a pensare, e nonostante i tanti ricordi, sarà sempre un posto speciale per me, mi sedetti per terra con le spalle al muro, mentre osservavo le stelle, sentii dei passi farsi sempre più vicini
“tom ti prego voglio stare-”
“che c'è non sono più il tuo riddle preferito?”
“cazzo theo sei tu” dissi
“scusa, ti ho vista arrivare correndo”
abbassai lo sguardo
“che succede?” si sedette affianco a me
“nulla dai tranquillo”
“soph sei la mia migliore amica, sai che devi dirmi tutto”
“sono stata da draco”
“e cos'è successo?”
“nulla il solito”
“allora perché sei così strana”
“perché c'è una cosa che non sai”
“cioè?” notai il suo sguardo cambiare
“l'altro giorno tom mi ha baciata.”
mi guardò perplesso
“lo so ti prego non dire nulla”
notai mettersi una mano in tasca e tirare fuori una bustina
“no ehi ehi quella da dove esce fuori"
“me l'hanno data i gemelli”
“cazzo theo”
“è in questi momenti che va usata”.

“vedi te l'avevo detto che aiuta”
“si ma non la stai toccando tu” dissi mentre ero mezza fatta
“non posso, draco non mi perdonerebbe se ti succedesse qualcosa e io non fossi cosciente”
lo fulminai con lo sguardo
“oh scusa” disse
“fa niente” risposi
“theo, posso chiederti una cosa”
“dimmi chica”
“se tu fossi al mio posto che faresti”
“devo rispondere sinceramente?”
“si stronzo”
“beh, scapperei da qualche parte nel mondo” disse ridendo prendendosi una mia gomitata
“vaffanculo theo!”
“soph”
“dimmi”
“so che non è una situazione semplice, ma ricordati che il tuo cuore ti guiderà sempre dalla parte giusta, fai la scelta giusta piccola”
“fin'ora non ho fatto scelte giuste”
“forse perché fin'ora non ti sei fidata totalmente di lui”
“non lo so theo, io  ci provo a fidarmi del mio cuore”
“no, non ci provi, cosa dice il tuo cuore, draco o tom?"
“il problema è che non lo so”
“devi scoprirlo, e fidati lo capirai, 𝙢𝙖 𝙣𝙤𝙣 𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞𝙧𝙚 𝙢𝙖𝙞 𝙖 𝙩𝙚 𝙨𝙩𝙚𝙨𝙨𝙖”.

passarono settimane, draco era poco presente a lezione, anzi, la maggior parte del tempo la passava nella sua stanza, studiava poco, prendeva brutti voti, e io non facevo altro che passare del tempo con Tom, ma ogni volta che stavo con lui, non riuscivo a smettere di pensare a draco, con Tom passavo ormai parte della mia routine
“soph, mi senti” disse lui
“si, emh ecco” risposi mentre lui mi riportò alla realtà distogliendomi dai miei pensieri
“oggi sei strana"
“no va tutto bene” mentre mi alzai per dirigermi verso la sua direzione
“comunque la ferita sta passando” dissi indicando il suo naso
“si ma modestamente mi piace" disse lui
“vanitoso” dissi ridendo
“non credi mi doni?” disse in tono sarcastico
“oh no non fraintendermi, ti dona, ti fa un aria da duro” dissi ridendo mentre lui non faceva altro che osservarmi
“amo il tuo sorriso” disse mettendomi una mano sulla guancia, io gli accennai un sorriso e piano piano mi scansai, tutto ciò era imbarazzante, ero ancora troppo confusa per dargli una risposta.

era sera, sentii picchiettare sul vetro, e notai un gufo che portava un biglietto,  continuava a battere in modo insistente, aprii la finestra e presi il biglietto per poi far volare via il gufo, che strano di solito non ricevevo nulla, se non lettere di mia madre, che però al momento non ricorda, aprii il bigliettino e notai una scritta, poche parole ma chiare
“𝙖𝙧𝙧𝙞𝙫𝙚𝙧à 𝙡𝙖 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖 𝙨𝙫𝙤𝙡𝙩𝙖” rimasi confusa a guardare il biglietto, chi mi avrà mandato ciò, e specialmente che significava?

Sentii aprire la porta di scatto così misi il bigliettino in tasca
“soph?”
“ragazze”
“che fai non vieni giù? ci sono gli altri”
“arrivo” dissi seguendole.

Tra tutti i ragazzi cercai il volto di draco, che però non era presente.

Mi andai a sedere tra Tom e theo
“stavo pensando, tra un po' arriverà l'anno nuovo, e quindi ho pensato ad una-” disse Clare prima di venire interrotta
“una festa” dicemmo in coro
“che palle ragazzi” disse lei sbuffando mentre noi iniziammo a ridere
“ragazzi comunque draco?” dissi d'istinto guardando Blaise che è il suo migliore amico, poi girai lo sguardo verso Tom che mi aveva fulminato con lo sguardo, era geloso.

“soph draco è in stanza, è meglio non disturbarlo non è in se ultimamente”
“si, io comunque sono stanca, torno in camera, ci vediamo domani” dissi
“a domani” dissero
Io accennai un sorriso, e mentre mi stavo dirigendo nel dormitorio delle ragazze, mi voltai e mi diressi verso la camera di draco, avevo bisogno di parlare con lui e di sapere cosa lui avesse.

“draco apri”
non rispose
“draco apri ti prego” iniziai ad alzare la voce ma senza alcuna risposta
“vabbene faccio a modo mio” presi la bacchetta e con un incantesimo la porta si aprii, lo vidi, era seduto vicino la finestra che guardava fuori
“draco...”
“vai via” disse
“ti prego draco” dissi avvicinandomi a lui
"perché sei qui” disse
“che ti succede?”
“che mi succede? mi succede che sono perso in me stesso” disse girandosi e notai i suoi occhi rossi
“i tuoi occhi draco...”
“tu continui a credere nell'amore?”
non risposi
“ti rispondo io, l'amore fa schifo”
“draco non è così”
“no? non è così?” alzò la voce
“sei ubriaco draco non sei in te”
“l'amore non serve sophia, guarda dove ci ha portati amare”
“tu non sei questo draco”
“no infatti, io sono uno stronzo senza cuore, figlio di un Mangiamorte, è questo il mio destino, io e te siamo troppo diversi” disse continuando ad urlare
“con questo che vuoi dire?” dissi
“voglio dire che io e te non possiamo stare insieme, e vaffanculo al dover lottare, al dover credere, perché sono tutte stronzate”
“ieri non la pensavi così, avevi detto che mi avresti aspettata per tutta la vita”
“già tutta la vita, io volevo viverla una vita con te”
“DRACO IO SONO ANCORA QUI CAZZO”
“E PERCHÉ NON TE NE VAI?” URLÒ DI CONSEGUENZA
“vuoi davvero farmi andare via?”
accennò una risata
“ ti darò un consiglio, l'amore è inutile e ti uccide, ecco perché non amo nessuno oltre che me stesso” disse
“capito” dissi alzandomi
“no cazzo aspetta” disse alzandosi di conseguenza e prendendomi il braccio per fermarmi
“vedi alla fine non è lei l'ipocrita, è lui lo stronzo che l'ha allontanata e buttata tra le braccia di un altro” dissi staccando la sua presa e uscendo dalla stanza.

-pov draco
perché cazzo rovino sempre tutto, sono solo incazzato con me stesso, e l'ho fatta state male, non mi perdonerò mai per averla fatta sentire così, è l'unica persona per cui darei me stesso, e ho fatto di tutto per spezzarla.

mi poggiai con le spalle al muro e la testa tra le mani mentre pensavo a ciò che avevo appena detto e fatto, e che stavolta non mi avrebbe mai perdonato, per davvero.

per sempre mia//draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora