The Beginning ~ (Draco Malfoy E Mattheo Riddle)

CAP 16 - LA TORRE

Ero seduta, sul cornicione dell'alta finestra del corridoio a leggere un libro, volevo stare da sola per pensare.. Astoria e Daphne non facevano altro che pensare alla festa di Blaise, che ci sarebbe stata tra due settimane. Più tardi avrei dovuto vedermi con Draco sulla torre di Astronomia, così avremmo concluso la nostra ricerca, di colpo mi suonò il telefono, era un messaggio di Mattheo.

-Ciao, piccola mi manchi, mi dispiace così tanto che ieri sera non ci siamo più visti... cosa fai? Ti va di vederci dopo?-

"Un incoveniente" così mi rispose al messaggio ieri sera, quando non si presento nella mia stanza, eravamo d'accordo di vederci dopo cena, ma mi raccontò che fosse accaduto un inconveniente a cui non poteva detrarsi. 

Le cose tra noi andavano bene, ma a volte avevo l'impressione che mi mentisse, forse poteva essere una cosa stupida da pensare, un pensiero che non poteva di certo rappresentare la verità; sollevai lo sguardo verso l'esterno e vidi vari studenti ridere e scherzare tra loro, poi mi voltai verso il corridoio appena sentì delle voci di passaggio ed infine i miei occhi caddero su di lui, eri a parlare con un ragazzo, alto, muscolo e con i capelli corti e scuri, notai il suo volto per i suoi dentoni enormi che si mostravano quando rideva e i suoi occhiali scuri, mentre Draco gli parlava di qualcosa.

Li guardai per un pò fino a quando, il ragazzo con i dentoni non se ne andò e rimase solo Draco in mezzo al corridoio, mi venne da ridere quando mi accorsi che due ragazze, del terzo anno gli facevano gli occhi dolci e lui le ignorava completamente. Ma quanto poteva essere arrogante Draco Malfoy? Forse abbastanza da scegliere di fidanzarsi con una ragazza che lo era almeno quanto lui e sopratutto, credo che fosse anche una delle streghe più perfide che possano frequentare Hogwarts.

Cercai di tornare al mio libro, ma la mia attenzione fu spostata alle sue mani che presentavano dei segni rossi, delle ferite, volevo chiederglielo.. ero tentata, ma il mio orgoglio mi frenò e decisi di ignorare quel pensiero. Non avevo notato però che sulla sua guancia destra, sembrava essere più rossa rispetto all'altra, ero così concentrata a cercare di capire se avesse fatto a pugni che incrociai il suo sguardo, ci guardammo per qualche momento, sollevai la mano delicatamente per salutarlo, ed egli sorprendentemente fece lo stesso, poi se ne andò.

BLAISE POV

-Tu cosa ne pensi Theo?- domandai, egli mi guardò distrattamente e disse -credo che quella ti starebbe meglio- poi tornò di nuovo a guardare lo schermo del cellulare e ad ignorarmi, sollevai gli occhi al cielo e la porta della camera si aprì, entrò Draco, sempre con la sua solita espressione cupa e serie, ma stavolta notai qualcosa, sulla sua guancia destra c'era un rossore, quasi come se avesse ricevuto un pugno sul volto ed infine il mio occhio cadde sulle sue mani, mentre poggiava sciattamente la cartella sul pavimento, su cui c'erano dei piccoli tagli -Draco, tutto ok?- domandai mentre si buttava di peso sul suo letto col cellulare tra le mani.

Mi avvicinai al suo letto e così fece anche Theo, mi posizionammo esattamente dinanzi a lui appoggiandoci entrambi ai lunghi bastoni del letto e lo guardammo -cosa hai fatto alle mani?- domandai, ma non ricevemmo ancora nessuna risposta -o ci dici quello che ti è successo o ci prendiamo il telefono!- egli era molto geloso del suo cellulare, sapevamo bene che avrebbe ceduto a quella richiesta e che avrebbe parlato finalmente.

Egli spense il cellulare ed emise uno sbuffo, si mise seduto poggiando la schiena alla testiera del letto e disse -sono caduto..- roteai gli occhi al cielo in segno di presa in giro, sapevo bene che stava mentendo, ma non avrei mai e poi mai dato la soddisfazione di non indagare su ogni singola frase che diceva -come sei caduto?- così gli tenni il gioco e glielo domandai con un tono leggermente ironico -perchè questo terzo grado?- domandò sollevandosi dal letto declinando la domanda -ma noi non ti stiamo facendo nessuno terzo grado Draco, perchè lo pensi?- rispose ironico Theo -vi ho già risposto ragazzi, sono caduto! Punto e fine della storia!- esclamò stizzito -oh si certo sei caduto, noi ti crediamo!- gli dissi ridacchiando -fammi pensare sei caduto e quindi sei andato a sbattere con la faccia verso il pavimento, è così?- dissi, egli annuì.