È assai probabile, carissim* che questo sia l'ultimo capitolo bonus, almeno per un bel po' di tempo. Quindi nella nostra lucida follia abbiamo pensato di tornare indietro, a un episodio che avevamo accennato nel primo bonus, realizzato nelle nostre rispettive storie ormai concluse. (Dopo il capitolo 96 de "La Notte" e/o dopo il capitolo 40 de "L'altra")
Sì, avete capito benissimo.
Ci riferiamo a quell'episodio, a quell'oscuro triangolo consumato col favore delle tenebre e avente come protagonisti un uomo riccioluto e biondo, un altro uomo, coi capelli scuri e...
E va beh, dai, un pezzetto di quella storia ve la raccontiamo.
Grazie infinite per averci fatto compagnia, e soprattutto per aver sopportato senza denunciarci ogni nostra follia.
Un abbraccio e buon divertimento.
Mistress & Monic
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Bruxelles – Sede del Consiglio Europeo, mattino
I capi di governo degli stati membri del consiglio europeo sono seduti attorno al grande tavolo circolare. I lavori procedono lenti. Dopo mesi di discussioni concitate riguardanti la gestione della pandemia o della ripartizione dei fondi per superarla, oggi si discute di questioni tecniche, di articoli di legge, di passaggi burocratici, che forse dovrebbero essere discusse dai funzionari governativi, piuttosto che dai primi ministri.
Almeno, questa è l'opinione del Presidente, che non ne può più di quella discussione e cerca ogni pretesto per distrarsi. Come un liceale si perde a vagare nei social, oppure guarda i colleghi cercando di immaginarli in scene quotidiane, familiari. Angela Merkel che litiga con l'idraulico che ha fatto male il suo lavoro, Pedro Sanchez e la moglie che si rilassano davanti a delle tapas al Mercado de la Paz di Madrid. A un certo punto però la sua attenzione viene catturata da una figura di donna minuta, nello spazio della sala riservato agli interpreti simultanei. È una giovane donna che non aveva mai visto prima, deve essere una nuova assunta.
Il Presidente la osserva attentamente mentre è impegnata nel suo lavoro, concentrata mentre scrive e poi consulta i suoi appunti. Sembra molto giovane, biondissima, una pelle di porcellana, come una bambola di biscuit, di quelle che un tempo anche sua madre teneva sul letto. Da lontano però non riesce ad apprezzarne il colore degli occhi. A un certo punto una domanda che gli viene rivolta direttamente lo distoglie da quella contemplazione riportandolo alla realtà dei lavori della Commissione.
Pausa pranzo
Verso l'una i lavori vengono interrotti per una pausa pranzo breve e informale. Non hanno molto tempo a disposizione ed è inutile trascorrerlo in un pranzo dal rigido protocollo, perciò viene predisposto un buffet al quale tutti si accalcano, politici e altri membri del consesso.
Il Presidente si è appena servito di un piatto di verdure grigliate, la sua compagna lo rimprovera costantemente di star mettendo su un po' di pancia, e cerca di stare attento a ciò che mangia, quando gli si avvicina la giovane bionda che aveva puntato durante i lavori della mattina. È piccolina, ma estremamente ben proporzionata. Molto ben proporzionata. Gli ricorda un po' l'attrice Scarlett Johansson, che manco a dire, è una delle sue attrici preferite, almeno per quanto riguarda l'aspetto fisico.
"Buongiorno, Presidente". Gli si avvicina sorridente tendendogli la mano. Il suo accento è particolare, esotico, ma molto dolce.
"Buongiorno a lei, signorina... o signora?"
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OLTRE
General FictionOltre l'arroganza, l'ostilità e la discriminazione c'è l'amicizia, quella vera.