Hongjoong
Quando il mattino dopo mi alzai sentii la testa scoppiare. Scostai il braccio di Jongho che avevo poggiato sulla vita e mi misi gli indici sulle tempie, massaggiandole mentre tenevo gli occhi chiusi. Dopo un attimo portai le dita tra i capelli, tirandoli leggermente dalle punte come a volermeli strappare dalla cute, avvertendo un dolore lancinante in tutta la testa, come se la notte prima mi fossi ubriacato.
Quanto avrei voluto ubriacarmi, in quel momento, avrei preferito qualsiasi tipo di dolore alla realtà.
Mi voltai per vedere se Jongho stesse ancora dormendo e, quando lo vidi, sorrisi leggermente nel vedere le guance rosse a causa del cuscino su cui aveva tenuto il viso durante la notte.
E poi, inevitabilmente, i miei pensieri andarono a quello che era successo la sera prima. Non ero riuscito a trattenermi, il mio lato impulsivo, come sempre da quando eravamo giunti in quel castello, aveva fatto capolino e mi aveva messo nei guai per l'ennesima volta.
Quando avevo visto Wooyoung piangere mi aveva tanto ricordato me, quando mi era successo lo stesso e avevo subito pensato che anche io avevo voluto qualcuno che facesse qualcosa per salvarmi da quella maledetta situazione, perciò mi ero impegnato di essere quel qualcuno che per me non c'era stato.
Accarezzai i capelli del mio ragazzo, facendo passare le sue ciocche rosse tra le mie dita, e poi semplicemente sospirai, prendendo il bordo del materasso tra le mani. Era presto, era appena sorto il sole e non avrei mai svegliato Jongho soltanto per tenermi compagnia, anche perchè lui non era ancora a conoscenza di quello che avevo fatto la sera prima.
Sapevo che, quando glielo avrei detto, avrebbe dato completamente di matto e si sarebbe incazzato da morire con me, ma in quel momento non ci avevo pensato mentre ora tutta la paura e l'ansia mi stava pian piano salendo dalla bocca dello stomaco al petto.
Presi il telefono e controllai le notifiche e, come avevo immaginato, trovai anche un messaggio da qualcuno con cui non avevo mai parlato prima: il principe.
Dato che mi ero messo a sua completa disposizione dovevo aspettarmi mi scrivesse anche cosí presto, proprio per questo mi ero messo la sveglia a quell'ora; fortunatamente Jongho aveva il sonno pesante e lui non si era svegliato a causa del suono incessante dell'apparecchio elettronico.
Spensi subito dopo il telefono e mi alzai dal letto, andando poi verso l'armadio che avevamo nella stanza cercando di fare il meno rumore possibile: se Jongho si fosse svegliato sarei stato costretto a dovergli dire perchè ero già in piedi cosí presto e in quel momento non avevo la minima voglia e forza di farlo.
Non appena fui pronto mi guardai allo specchio e mi sistemai i capelli, per poi sospirare per almeno l'ennesima volta prima di prendere un pezzetto di carta ed una penna per almeno lasciare un biglietto al rosso. Gli scrissi un "non riuscivo a dormire e sono andato a fare una passeggiata" per poi lasciarlo attaccato all'armadio.
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Wonderland[K.H.ㄨP.S.]
Fanfic«Davvero ti piace stare con me?» «Amo stare con te, in realtà.» Park Seonghwa è l'erede al trono di un regno intero, da anni è costretto a dover partecipare a feste e balli in maschera per trovare una moglie e, quando suo padre si ammala, sa di aver...