Seonghwa
Il tempo continuò a trascorrere veloce dopo la minaccia di mio zio. Ogni giorno mi svegliavo con la paura di essere sotto un suo attacco e ogni notte andavo a dormire con l'ansia di non svegliarmi più. Così da settimane ormai.
Il primo giorno di novembre quell'anno fu significativo per me e la mia famiglia, essendo il giorno precedente alla festa dei morti. Avevamo pensato che proprio quello sarebbe stato il giorno in cui avremmo potuto fare il funerale di mio padre con il resto del popolo, però avevamo sempre il timore di un attacco da parte di quell'uomo.
Fino a quel momento infatti nessuno di noi aveva avuto il coraggio di organizzare il funerale sempre con la paura dietro l'angolo, ormai era diventata una nuova ospite all'interno delle mura del castello, anche se era un ospite indesiderato.
Quella pomeriggio mi alzai dal letto dopo il mio riposino pomeridiano e mi misi a sedere sul bordo, fissando intensamente il pavimento sotto di me. Chiusi gli occhi e sospirai prima di prendere il telefono e controllare i messaggi.
Probabilmente quel giorno stava rimpiazzando qualcuno lì dentro ma non mi feci troppe domande, poteva capitare. D'altro canto il fatto che ancora pensava di dovermi qualcosa per il fatto che avessi scoperto San e Wooyoung spesso mi faceva sentire un vero stronzo, era davvero quella l'impressione che gli davo? Perchè non ero affatto così, o almeno non più.
Forse era stato proprio Hongjoong ad avermi cambiato. Da quando dormivamo insieme la mia visione del mondo era diversa, mi capitava più spesso di provare a mettermi nei panni altrui e non pensavo più soltanto a me stesso. Quando succedeva qualcosa ragionavo sempre per due, considerando anche lui nei miei piani, come se mi fossi sdoppiato e come se lui fosse la mia altra metà.
Non sapevo cosa mi faceva quel ragazzo, però mi piaceva. La mattina in cui mio zio era passato a minacciarmi avevo avuto voglia di baciarlo, mai mi era successo con nessuno. Solitamente tutte le volte in cui ero stato con delle ragazze era stato diverso, erano loro a baciare me, mai io a prendere l'iniziativa. Tra l'altro non era nemmeno successo troppo spesso, non mi importava molto di fare sesso in realtà. Eppure con Hongjoong era totalmente diverso.
La notte avevo bisogno di sentirlo vicino, di stringerlo e di proteggerlo come se fosse la cosa più preziosa della mia vita. Quando la mattina mi svegliavo prima di lui mi perdevo dei minuti interi a guardarlo dormire e spesso mi ero anche preso la briga di fargli delle dolci carezze, quando invece mi svegliavo senza di lui come era successo quella mattina mi sentivo strano e a volte era anche capitato che gli mandassi il messaggio del buongiorno.
Mi piaceva stare con lui, mi tranquillizzava e forse era solo grazie alla sua presenza che non avevo accettato la proposta di mio zio, quel giorno. Se me ne fossi andato lui sarebbe rimasto lì, senza la mia protezione. E se qualcuno avesse scoperto il suo orientamento sessuale? Probabilmente l'avrebbero ucciso. No, non potevo permetterlo.
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Wonderland[K.H.ㄨP.S.]
أدب الهواة«Davvero ti piace stare con me?» «Amo stare con te, in realtà.» Park Seonghwa è l'erede al trono di un regno intero, da anni è costretto a dover partecipare a feste e balli in maschera per trovare una moglie e, quando suo padre si ammala, sa di aver...