Capitolo 14

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Ero rigida seduta nel sedile del passeggero mentre fissavo il telefono sul mio grembo.

"Vuoi che sblocchi il telefono e lo ascolti io?" Harry domandò, sembrava un pó troppo ansioso.

Annuii dicendogli la mia password. Scrisse i numeri e toccò l'applicazione del telefono. Pressò play e immediatamente sentii la voce di mia madre.

"Ciao, Avery. Come stai, tesoro? Mi manchi. La casa è stata terribilmente vuota da quando te ne sei andata. Mi piacerebbe se mi chiamassi. Tuo padre ed io abbiamo qualcosa da condividere con te-" superai il sedile, presi il telefono dalla mano di Harry e lo spensi.

"Che diavolo? Non hai fatto finire il messaggio?" Harry strillò.

Scossi la mia testa, "No. Vuole solo che torni a casa perché mio padre probabilmente ha una nuova ragazza. Lei è sola." Risposi mentre Harry andava via dal lato della strada e iniziava a guidare verso lo Starbucks nel campus.

"Quindi dovresti parlare con lei, Avery. Non lasciarla sola in questo modo." Disse, girando come gli aveva detto il cartello.

"No. Se mia madre e mio padre devono parlarmi qualcosa è successo..."

"Perché dici questo?" Chiese.

"Non possono stare insieme!"

"Lasci che ti accompagni." Harry cambiò argomento è girò nel parcheggio fuori il mio dormitorio, "Hai bisogno di tempo per pensare a tutto questo."

Lo ringraziai camminai verso la mia stanza. Sbloccai la porta e dentro trovai Isabella arrabbiata nel suo letto.

"Dove diavolo sei stata? Ho chiamato la polizia del campus!" Strillò, alzandosi dal suo letto.

"Ero con Harry. Sono stata arrestata la scorsa notte..."

La mascella di Isabella era tesa, poi scosse la testa. "cosa come?"

Lasciai cadere la mia borsa sul pavimento e camminai verso di lei, "Non è stato Harry a farmi arrestare. La sua ragazza lo ha fatto."

"Cosa è successo?"

"Siamo andati in una proprietà privata, e abbiamo fumato." Risposi, prendendo le mie cose pronta per fare una doccia.

Isabella rise.

"Mi ha fatta cadere e ho sbattuto la testa piuttosto forte. La polizia mi ha presa e sono stata portata alla stazione. Harry è venuto e mi ha fatta uscire."

"Cosa é successo alla sua ragazza dopo?" Mi chiese, prendendo le sue cose per andare al piano di sotto insieme.

"Beh," cercai di trovare un modo per come dirle cosa era successo, "Loro non erano sul serio fidanzati. Si piacciono l'un con l'altro..."

Isabella annuì capendo. "Quindi sei andata a casa sua e dormito con lui?"

Schiaffeggiai giocosamente il suo braccio. "No!" Abbassai la voce, "Abbiamo solo, dormito nello stesso letto..."

Isabella sogghignò prima di urlare, "Dai, Ave!"

Buttai la mia testa all'indietro ed arrossii.

"Possiamo fare solo una doccia adesso?" Cambiai argomento.

Isabella rispose mentre camminava fuori dalla porta e verso le docce.

Aprii la doccia ed aspettai mentre l'acqua iniziava a diventare calda. Isabella stava già lavando i suoi capelli.

"Bella?" Chiesi lentamente.

"Si?" Rispose.

"Mia, uh, mamma mi ha chiamato ieri sera..."

Senti l'acqua della sua doccia fermarsi mentre entrai nella mia.

"Davvero?" Sembrava irritata.

Conoscevo Isabella da così tanto tempo che lei sapeva tutti i minimi dettagli della mia famiglia. Era lì per me mentre i miei genitori divorziarono fu la prima persona con cui parlai quando vidi mio padre avere una relazione.

"Cos'ha detto?" Chiese Isabella, con voce preoccupata.

"Mi vuole vedere..." risposi.

"Sei nervosa di tornare?"

"Penso, sì. Cosa faccio se mio padre è li? Non voglio vederlo."

Ci fu silenzio per un paio di secondi.

"Penso che dovresti andare, Ave. Uno di loro potrebbe avere qualcosa di importante da dirti.."

Annuii mentre stavo sotto l'acqua bollente. Aveva ragione. Poteva essere una buona notizia o poteva essere una brutta notizia.

"Hai ragione." Risposi, e anche se non potevo vederla sapevo che stava sorridendo.

+

Camminai nella classe il giorno dopo trovando Harry seduto nello stesso posto. Presi quello accanto a lui e immediatamente iniziò a fare domande.

"Hai parlato con lei?"

"Chi?"

Guardò verso il professore prima di continuare, "Tua madre,"

"Oh." morsi l'interno delle mie guance.

Harry era seduto lì, mi guardava, aspettando una risposta.

"Andrò dopo la lezione, oggi"

Harry sorrise, "bene."

"Sono solo nervosa. Lei e mio padre non sono stati nella stessa stanza per anni. Avranno qualcosa di davvero importante da dirmi..." Sussurrai, cercando di scrivere qualche appunto.

"Hai bisogno di qualcuno che sia li con te?" Chiese, "Perché non devo fare niente stasera..."

Non avevo mai immaginato di portare Harry con me per incontrare i miei genitori. Se scoppiassero in una lotta sarebbe imbarazzante e sarebbe testimone, specialmente se a loro gli scappasse di mano... ma, potevo portare qualcun altro lì. forse se venisse con me i miei genitori si calmerebbero e capirebbero che non possono litigare di fronte a un ospite.

"Stai provando a chiedermi se puoi venire con me questa sera?" Chiesi, sorridendo.

Sorrise di rimando, mostrando i suoi scintillanti denti bianchi e le sue fossette.

"Forse..." Sogghignò, giocherellando con la sua penna.

Annuii. "Passo a prenderti alle quattro."

Annuì. "Sarò pronto per le tre."

+

Frat Boy h.s. (italian traslation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora