Capitolo 8

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Harry mi portò al dormitorio e parcheggiò l'auto in uno spazio vuoto.

"La porto di sopra." Si offrì Sarah, raggiungendo la maniglia della portiera.

Harry si voltò verso Sarah e appoggiò la mano sulla sua spalla.

"No, vado io." Insisté.

Sarah si appoggiò allo schienale con un espressione sorpresa e confusa sul viso.

"Dai, Avery. Andiamo." Harry aprì la portiera del guidatore e dopo la mia. Mi aiutò ad uscire ed una volta in piedi, avvolse il suo braccio alla mia vita.

Camminammo lentamente verso la porta e cercai le chiavi nella borsa.

"Mi dispiace." Harry ammise dal nulla.

Mi voltai verso di lui, confusa.

"Non è colpa tua. Non mi hai nemmeno invitato tu." Dissi.

Non pensavo gli sarebbe importato tanto. Forse era solo spaventato dal fatto che il preside della scuola avrebbe saputo delle feste. Dopotutto, le conseguenze di queste azioni potevano portare all'espulsione. Avevo pensato di parlarne con il presiede ma non valeva la pena. Tutti mi avrebbero odiato per aver fatto finire le migliori feste e per aver fatto espellere il ragazzo più popolare e bello del campus.

Non appena entrammo nella mia stanza, presi le chiavi e le feci girare nella serratura.

Una volta aperta la porta Harry parlò di nuovo, "sei sicura di star bene?"

Annuii con la testa e ricordai l'ultima volta che Harry era venuto nella mia stanza. Aveva agito in modo diverso. Era ubriaco, si. Ma, adesso si stava preoccupando per me come fossi la sua bambina. Odiavo questa cosa.

"Sto bene. Grazie per avermi accompagnata." Feci per chiudere la porta ma Harry mi fermò di nuovo, posando una mano sulla mia spalla.

"Aspetta," Harry prese un piccolo respiro prima di continuare, "Avery, prometti di non dirlo a nessuno?"

Mi ci volle un po' per elaborare quello che aveva appena detto. Voleva che lasciassi perdere il fatto che Alex aveva messo della droga nel mio drink e mi aveva forzata a fare sesso con lui. In ogni caso le persone avevano scattato delle foto di Harry che mi portava giù per le scale e verso la sua macchina. Domani mattina le foto saranno su Facebook e Twitter o su altro social.

"Lo sanno già tutti, Harry." Abbassai la voce quando un gruppo di ragazze passò vicino a noi, sghignazzando.

Harry appoggiò le sue braccia sulla porta, si voltò verso le ragazze assicurandosi che se ne fossero andate e continuò.

"No, non me ne frega un cazzo degli studenti.. Intendo ai professori e al preside. Non lasciare che si espanda come una macchia d'olio perché altrimenti sono fottuto." Passò la sua mano sui capelli per la frustrazione.

Sapeva che un giorno, prima o poi, qualcuno avrebbe detto qualcosa riguardo alle feste. Lui ed i suoi amici avevano bisogno di rendere il tutto meno evidente.

"Non dirò niente ma non ti assicuro che questo non si espanderà." Risposi, rimanendo sulla soglia della porta tenendo la maniglia.

Harry lasciò la presa dalla porta come se fosse pronto per salutarmi.

"Un'ultima domanda.." Pressò di nuovo le mani sulla porta prima che la chiudessi.

Inclinai la testa e curvai le sopracciglia.

"Sai chi ha drogato il tuo drink? Chi l'ha davvero fatto?"

Cercai di ricordare di come avevo risposto a Isabella e di come appoggiai il mio drink sul tavolo ma non avevo visto nessuno con la cosa dell'occhio che metteva qualcosa nel mio drink.

Frat Boy h.s. (italian traslation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora