Capitolo 15

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Tirai la portiera del lato del guidatore dell'auto mentre il mio cuore batteva forte nel mio petto. Ero così nervosa, il mio stomaco si girava in una morsa.

Non avevo nemmeno aperto la portiera della mia auto quando Harry spalancò quella del lato del passeggero.

Fuori pioveva, gocce d'acqua coprivano il finestrino e la strada era coperta da pozzanghere.

Harry si sistemò i capelli e tornò a sorridere,

"Non pensavo ci sarebbe stata una tempesta oggi, era così bello stamattina." Iniziò la conversazione, desideroso di andare.

"È un segnale." Borbottai.

Harry scosse la testa. "Sai, Avery, dovresti essere felice entrambi i tuoi genitori stanno bene," Disse sembrando un po' arrabbiato. I suoi denti erano stretti insieme mentre parlava, "Mia madre soffre ogni giorno. Mio padre l'aiuta? No."

Scossi la testa. Aveva ragione. Dovevo essere grata che mia madre stava bene. Si, era noiosa ed egocentrica, ma lei era qui ed era sana.

"Mi dispiace..." Non avevo pensato a cos'altro dire.

"Si, okay." Rispose corto, rimanendo in piedi mentre le gocce di pioggia colpivano il parabrezza.

Magnifico. Pensai. Avevo già fatto arrabbiare Harry e non eravamo nemmeno a metà strada ancora.

Ci sedemmo in silenzio per alcuni minuti prima che Harry iniziasse a cercare nel mio portaoggetti. Prese alcuni album e il studiò.

"The killers... Davvero?" Disse scuotendo la testa.

Afferrai l'album dalla sua presa e con un espressione accigliata. "Hey! É una bella band!"

"No, no, no. Hai bisogno di ascoltare delle band fantastiche. Tutte queste fanno schifo!"

"Bene. Quali sono queste 'band fantastiche' di cui parli?" Andai avanti, cercando di prenderlo nel modo migliore. Sapevo come funzionava. Potevi farlo arrabbiare facilmente ma qualsiasi cosa poteva farlo felice di nuovo.

"The 1975, Panic! At Disco, One Republic, Coldplay..." Andò avanti e avanti e non potei fare a meno di sorridere mentre lui collegava il suo telefono alla radio e faceva iniziare una canzone.

"The 1975 è un classico!" Lui urlò sopra la musica ad alto volume mentre batteva le mani sulle sue cosce a ritmo.

Abbassai il volume mentre entrai nel vialetto dei miei genitori. Spensi il motore e il mio cuore doleva nel mio petto. Mi sentivo come se non potessi respirare, ero molto nervosa.

"Pronta?" Harry domandò, raggiungendo la maniglia della portiera.

Annuii e camminai fuori, guardando la macchina dietro di me.

"Una cosa prima di entrare, se i miei genitori--"

Fui interrotta dall'aprirsi della porta principale, rivelando mia madre.

"Avery, tesoro!" Mi afferrò in un abbraccio. Ricambiai il suo abbraccio goffamente.

Mi guardò dalla testa fino ai piedi prima di dire, "Hai preso peso?" domandò, arrossii per l'imbarazzo.

Harry rimase li, provando a nascondere la sua risata.

Mia madre si girò verso di lui e il suo sorriso scomparve.

"Chi diavolo è questo?" domandò, sgarbatamente.

Harry rimase di fronte a me e si intromise educatamente, "Sono Harry. Piacere di conoscerla, signora."

Frat Boy h.s. (italian traslation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora