Capitolo 20

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Lasciai le mani di Harry percorrere dai miei capelli in giù verso i miei fianchi. Dio, lo volevo davvero.

Muoveva, i miei lunghi capelli lontano dal mio collo spingendolo da un lato.

Le sue dita tracciarono le mie clavicole e feci una smorfia quando lui toccò la mia pelle irritata.

"Mi dispiace," disse tirandosi via, ma scossi la testa e lo tirai indietro verso di me.

I nostri petti erano pressati insieme mentre lui appoggiava l'indice sotto il mio mento inclinandomi la testa verso le sue labbra.

Lo stavo davvero facendo?

Mentre il nostro bacio diventava ruvido ma passionale, le dita di Harry giocarono con lo scollo a V bianco della mia camicia. Lo aiutai a toglierlo e mentre ammirava le mie curve, tirai via il resto della camicia da sopra la testa.

"Dio, il tuo corpo è così-"

Lo interruppi inchiodandolo contro il muro mentre trascinavo baci lungo il suo collo. Volevo dimostrargli che potevo avere anche io il controllo. Basta che non si trattasse di roba vera. Non avevo idea di tutto ciò e per essere completamente onesti, ero mortificata.

Sentivo le sue mani armeggiare con il mio reggiseno, cercando di sbottonarlo. Slacciai le fibbie rivelandomi. Realizzai che nessun ragazzo mi aveva mai visto come adesso. Avevo diciannove anni e lo stavo facendo. Harry ne aveva 21 e aveva più esperienza. Ero così terrorizzata.

"Harry." ci ritrovammo a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro, aveva ancora tutti i vestiti ma io stavo in piedi mezza nuda.

"Si?" chiese, laccandosi le labbra.

Volevo smettere per un secondo e pensare a cosa questo ci stava portando. Abbiamo veramente intenzione di fare questo?

"Hai-" non mi diede nemmeno la possibilità di finire la frase che Harry tirò fuori un pacchetto di plastica e la gettò sul comodino.

"Lo metterò quando sei pronta." Disse, sentivo il calore andare via dal mio viso. Accidenti, il mio cuore batteva così veloce che pensai che sarei potuta cadere.

"Uh, ok." Annuii.

Si tolse la camicia e camminò verso di me. Tracciai con le dita le rondini sulle clavicole prima che lui mi afferrasse e mi accompagnasse verso il mio letto.

"Sdraiati,"domandò.

Tirò giù i pantaloni con un po' di lotta prima di salire sul letto su di me.

Mi volevo godere questo momento così tanto ma ero così spaventata che non potevo viverlo. Avevo sentito quello che dice la gente sulla 'prima volta' e alcuni dicono che era bello ma altri dicono che è come l'inferno.

"Hey," Harry aggrottò le sopracciglia in preoccupazione. "Non dobbiamo farlo."

Scossi la testa, "Voglio farlo, però. Non posso avere paura per il resto della mia vita. Deve succedere a un certo punto."

"Andrò dolce e lento, lo prometto." Disse Harry sinceramente, mentre afferrò il preservativo dal mio comodino e rotolò sull'altro lato del mio letto. Si infilò sotto le coperte e non appena finì, rotolò su di me.

Sentii le sue labbra iniziare dal mio collo e dopo trascinarsi su tutto il corpo fino a quando non incontrarono il tessuto del mio intimo.

Lentamente tirò il tessuto fragile via dalle mie gambe e li gettò sul pavimento. Tirò via i suoi boxer sotto le coperte e potei sentire la sua lunghezza.

Il mio cuore batteva e la mia visione si offuscò.

"Stai bene?" chiese.

Annuii, non sapendo cosa dire. Non stavo bene ma volevo farlo.

Sentii naturalmente il dolore per le gambe mentre lui si appoggiò sopra di me, tenendo il suo peso con le mani ai lati della mia testa.

Avevo bisogno di scavare le unghie in qualcosa, qualsiasi cosa. Premetti le mani sulla sua schiena, mentre il dolore aumentava in me. Dio, non mi piace. Conficcai le mie unghie nella sua schiena mentre lui gemette.

"Non ti farò male," si fermò, stavo tremando. "Se mi baci non sentirai niente."

Annuii mentre le nostre labbra si incontrarono mentre lui continuava a muovere i suoi fianchi contro i miei. Dopo pochi minuti, il dolore sembrava essere svanito e mi sentivo bene. Così bene.

Mossi la testa verso destra per guardare l'orario. 2:57 di notte.

Harry baciò il mio collo mentre tracciavo le dita lungo i suoi lineamenti squadrati.

Le nostre labbra si incontrarono di nuovo mentre lui si spingeva sotto le coperte. Il suo collo sepolto sul mio mentre entrambi prendevamo respiri profondi e caldi. Stavo sudando.

Lo sentii spingere verso il basso sui fianchi e gemmetti. Mi coprii la bocca sperando che non eravamo troppo rumorosi.

Improvvisamente, entrambi sentimmo la porta aprirsi.

Spinsi la mia mano sulla bocca di Harry mentre Isabella entrava in stanza. La nostra camera era al buoi, quindi fortunatamente non ci vide.

Si rotolò cadendo sul letto, addormentandosi in pochi secondi.

Sentii la risata di Harry sotto la mia mano e silenziosamente risi con lui.

Si tirò via da me, che male, poi si sdraiò accanto a me sul mio letto minuscolo.

Fece un respiro profondo prima di scendere la letto e tirare fuori il preservativo e gettarlo nella spazzatura. Ammirai i suoi lineamenti, mentre la luce del corridoio filtrava da sotto la porta. Tirò su i suoi boxer e crollò sul letto. Avvolsi le braccia attorno al suo collo e lentamente mi addormentai.

***

Punto Di Vista Di Harry.

Erano le quatto del mattino quando sentii la mia suoneria. Guardai verso Avery per vedere che era profondamente addormentata.

Guardai per vedere chi fosse.

Sullo schermo lessi un numero sconosciuto.

Feci scivolare il pollice sullo schermo tenendo il mio telefono all'orecchio.

"Pronto?" chiesi.

La persona dall'altra parte della linea rimase in silenzio per qualche secondo. "Sei Harry?

"Si." Risposi seccamente.

"Bene," la persona dall'altro lato del telefono sembrava una donna.

"Chi sei?" Chiesi, volevo arrivare al sodo.

"La madre di Avery."

Sentii il mio cuore affondare mentre guardavo Avery dormire accanto a me. Sembrava così tranquilla e stanca. Non mi piaceva la madre per niente.

"Che cosa vuoi?" strinsi i denti, le parole uscirono freddamente.

Mi guardai attorno nella stanza mentre aspettavo da lei una risposta,"Facciamo un patto, Harry..."

"Diavolo no." Sputai. Stavo per riagganciare quando disse qualcos'altro,

"Ho sentito che tua madre è in ospedale, il cancro vero?"

"Si..." come diavolo ha fatto a scoprire tutto questo?

"Ti potrei aiutare." Disse.

"Come?" Questo era così stupido. Cosa sta cercando di ottenere?

"Conosco tuo padre. Potrei parlare con lui e convincerlo a pagare per tua madre la chemio," iniziò. Sentii il mio cuore accelerare.

"Davvero?" dissi, un po' più forte.

"Una condizione, però." Disse attraverso l'altoparlante.

Grande, pensai

"Qual è questa condizione?"

"Stai lontano da mia figlia."

E sentii la linea andare via.

***

Frat Boy h.s. (italian traslation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora