Perchè gli estranei in metropolitana, invece che limitarsi a guardarti,non attaccano bottone dicendoti che hai un sorriso bellissimo?
Perchè dopo trent’anni,in un caffè del centro,non rincontri mai la persona per cui hai lottato?
Perchè le madri fanno fatica a capire i propri figli e i padri ad accettarli? Perchè la frase giusta arriva sempre durante il momento sbagliato?
Perchè non ti capita mai di correre sotto la pioggia,di arrivare davanti al portone di qualcuno,farlo scendere,scusarti e iniziare a parlare a vanvera per poi trovarti labbra a labbra e sentirti dire: “Non importa,l’importante è che sei qui”?
Perchè non vieni mai svegliato durante la notte da una voce al telefono che ti dice: “Non ti ho mai dimenticato”?
Se fossimo più coraggiosi,più irrazionali,più combattivi,più estrosi,più sicuri e se fossimo meno orgogliosi,meno vergognosi,meno fragili,sono sicura che non dovremmo pagare nessun biglietto del cinema per vedere persone che fanno e dicono ciò che non abbiamo il coraggio di esternare,per vedere persone che amano come noi non riusciamo,per vedere persone che ci rappresentano,per vedere persone che,fingendo,riescono ad essere più sincere di noi.
Ma penso che le persone non facciano queste cose perchè hanno paura.
Già, la paura.
Quel sentimento principale che divora le persone.
E poi ci sono quelle paure che vengono classificate come le paure più grandi o irrazionali.
E Addison Evans di paure ne aveva.
Addison Evans sedicenne , capelli biondi color del grano e boccolosi ,occhi azzurri come il mare della sua Sydney e le labbra rosee e carnose.
Aveva paura di mostrare la vera lei, aveva degli animali, aveva paura degli spazi chiusi e aveva paura anche di se stessa delle volte.
Ma poi c'era quella paura che lei definiva irrazionale.
Già, quella che la teneva lontana da tutto e tutti e quella che alla sera li faceva gettare la sua maschera.
La paura irrazionale di Addison Evans erano: le PERSONE.
Ha questa fobia per chi le stava intorno, per chi non si lava e la tocca in autobus, per chi la fissa per più di tre secondi, per quelli che portano solo vestiti scuri, che si muovono lentamente, quelli che parlano piano e chi invece urla.
Ha paura delle persone che guidano troppo velocemente, di chi si butta in strada mentre era in bicicletta, di quelle persone che si alzano dal tavolo senza pagare. Ha paura degli uomini che incontrava al parco quando era da sola.
Ha paura dei professori quando c’era una verifica importante, del preside quando annunciava qualcosa in assemblea.
Le fanno paura le persone di notte, quelle che la toccano con troppa confidenza, delle amiche di sua madre che le strizzano la guancia come se fosse un bambola. La sua paura più grande in assoluto, sono le persone.
Quello che fanno, come si comportano.
Non lo regge, è un limite che le fa stringere i pugni dal nervoso, che la fa scoppiare a piangere nel cuore della notte.
Ma soprattutto, ha paura delle persone che se ne vanno.
Quelle che un giorno ci sono e il giorno dopo non ci sono più. Ti svegli una mattina e scopri che tutto quello a cui hai lavorato, le speranze, i sogni, il futuro, non esiste.
Le persone uccidono anche senza coltelli o veleni o pistole o bastoni. Non servono armi, non servono complotti o complici.
Non servono bombe, non servono le guerre e non serve la pace.
Basta andare via.---------------------------------------
ciao a tutti.
ripeto che questa ff non è mia ma di lalluby che mi ha dato il permesso di pubblicarla.
spero la leggiate
ale
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Six Degrees Of Separation|| LH
Fanfiction- Santo cielo Luke,lo capisci che stai facendo tutte queste cose per disperazione,stai passando per i sei gradi di separazione - Gli disse Addison con le lacrime agli occhi. - Addison tu non puoi capire.Vattene ti prego- Gli rispose Luke arrabbiato...