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Quella sera Addison era lì, distesa nel suo letto, con le mani dietro alla testa, il suo sguardo puntato verso il soffitto e pensava.

Pensava al litigio avvenuto poche ora fa con sua madre, pensava alla litigata che James ieri aveva avuto con Luke, pensava al ritorno di Luke dopo un anno di assenza con i suoi amici e pensava che stava crescendo.

Già crescere.

Crescere, forse, per Addison era una faccenda oltremodo ,barbara e piena di inconvenienti. Odiava il fatto che la sua adolescenza stesse passando come un treno senza mai fermarsi e odiava il fatto di aver paura di non potersela godere perchè delle volte non viveva la sua vita a trecentosessanta gradi come avrebbe voluto lei.

E crescendo aveva capito che era sola.

Questo non andava bene, perchè lei aveva bisogno di qualcuno che la salvi dalle sue mille paranoie e dai suoi mille guai.

Stanca dei mille pensieri che le massacravano la mente, si alzò dal letto, prese la sua giacca e la sciarpa di suo fratello Tristan, l'unica cosa che gli era rimasta dopo la sua scomparsa e si diresse al piano inferiore per evadere da quella cameretta che aveva troppi ricordi , troppi pensieri tenuti nascosti, troppi casini da sistemare e troppe parole non dette.

Quella sera il quartiere di Blacktown era stranamente silenzioso, forse perchè erano le quattro di mattina di un venerdì.

Addison si strinse nella sua giacca, indossò la sciarpa di suo fratello Tristan, poi si incamminò nel buoi del quartiere di Blacktown.











Mentre Addison camminava in silenzio per il quartiere e liberando la sua mente dai suoi pensieri una voce la richiamò dai suoi pensieri.

- Evans, Evans, Evans lo sai che le brave ragazze a quest'ora sono a casa nel proprio letto a dormire ?-

Addison appena sentì la voce si fermò all'improvviso.

- Evans non ti giri. Sai è scortese da parte tua dare le spalle alle persone. - Continuò di nuovo quella voce.

Addison non capiva di chi fosse la voce e aveva paura, una paura fottuta di trovarsi davanti qualche maniaco o qualche pazzo.

La bionda prese coraggio e si girò.

E non ci poteva credere davanti a lei c'era Hood, Calum Hood con le braccia conserte e che guardava la ragazza con uno sguardo divertito.

- Che vuoi Hood ? - Li rispose la bionda con tono duro.

Addison aveva sempre odiato Calum, ma non riusciva neanche lei a capire il perchè.

Calum Hood , dicciasetenne ,moro ,occhi a mandorla scuri, capelli scuri sempre coperti da un cappello e fisico scolpito.

- Sapere perchè giri da sola a quest'ora senza quel rompicoglioni di McVey ?- Li disse il moro fissando intensamente la ragazza.

- Non sono cazzi tuoi Hood di quello che faccio, cosa faccio e con chi lo faccio. Ci siamo intesi ? E vedi di sparire, non ho tempo da perdere con te.- Gli disse Addison stanca della presenza di Calum.

- Calum si può sapere che cazzo stai facendo ?- Disse un ragazzo arrivando da dietro.

- Oh Luke, niente. Stavo avendo una conversazione con Evans - Disse Calum guardando prima Luke e poi la ragazza.

Six Degrees Of Separation|| LHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora