Se l'amore in certi momenti della nostra vita poteva procurare felicità e farci vivere momenti pazzeschi, delle volte portava solo dolore.
Talmente tanto dolore che l'unica cosa che cerchi di fare è sopravvivere a tutto quello schifo che ti circonda.
Ed Addison non era riuscita a sopravvivere.
Erano passate solo due settimana dalla rottura con Luke, e più il tempo passava più la ragazza si stava convincendo che forse la cosa migliore era andarsene e ricominciare tutto da capo.
Quella mattina Addison era seduta nell'isola della cucina che torturava con la forchetta il contenuto nel piatto.
Ma la sua attenzione venne catturata da sua madre che entrò frettolosamente in cucina alla ricerca di qualcosa.
- Addison hai visto le chiavi ? - Chiese sua madre mentre apriva qualche cassetto per trovare le chiavi.
- No, ma mamma ti devo parlare di una cosa. - Disse la ragazza seria.
- Non adesso Addison. Non ho tempo. - La schernì la madre continuando la sua ricerca.
- Tu non hai mai tempo quando si tratta di me. - Sussurrò Addison delusa.
- Ascolta Addison ne parleremo stasera.- Disse sua madre per poi dirigersi verso la porta e afferrando una bottiglietta di acqua.
Addison prese un respiro e poi parlò - Voglio andarmene da mio padre.
Quando la madre sentì la frase si bloccò di colpo e la bottiglietta di acqua che aveva nelle mani le cadde per terra provocando un tonfo.
Addison sapeva che dicendo quella frase, l'avrebbe fatta soffrire ancora di più.
Ma lei aveva bisogno di fare qualche cambiamento nella sua vita.
Era stanca di dover sempre farsi male con i ricordi e di vedere il nero in tutto.
E forse l'unica cosa migliore da fare era andarsene per sempre e lasciare il ricordo di tutte le cose belle che le erano successe nella città di Sydney.
Lo doveva in primis a lei e in secondo posto a Luke.
Sua madre si girò verso di lei con gli occhi malinconici.
- Perchè ? - Sussurrò sua madre con la voce rotta dal dolore.
Addison la guardò e poi tornò a guardare il piatto davanti a lei.
- Per quattro lunghissimi anni ho fatto finta che tutto andasse bene e questa cosa l'hai fatta anche tu mamma.
Ma ho bisogno di dimenticare tutto e ricominciare.
Più sto' qui, più faccio del male a me stessa.
Sua madre sospirò.
- Se questa scelta ti rende felice e pensi che sia la scelta migliore, va bene.- Finì la madre sorridendole tristemente e continuando - Bene io vado.
Addison sentendo le parole della madre annuì.
'' Ma era davvero la scelta giusta ? '' era questa la domanda che le premeva nella sua mente.
Lo sapeva benissimo che questa scelta era la più sbagliata che avesse mai preso, stava solo scappando.
E secondo Addison era la cosa migliore da fare in quel momento.
Si alzò dall'isola della cucina, posò il piatto nel lavandino e si diresse verso la porta per dirigersi a scuola.
Al solo pensiero di andare a scuola e incontrare Luke, Addison sentì un dolore al petto.
La ferita di Luke era ancora aperta e faceva male. Doveva solo cercare di resistere e poi tutto sarebbe finito.
Quella mattina Luke si ritrovò a percorrere i corridoi della Davidson High School.
Camminava con aria distrutta tra la folla di studenti con lo zainetto sopra una spalla e il cappuccio della felpa tirato su.
Poi si fermò davanti ai suoi amici.
- Finalmente ti sei degnato di venire a scuola. - Esclamò contento Michael.
Luke roteò gli occhi infastidito.
- Sentite io vado in classe. Ci vediamo dopo- Gli liquidò il ragazzo.
- Hemmings aspetta, vengo con te. - Disse Calum seguendolo.
Durante il percorso per dirigersi in classe Luke non rivolse la parola al suo amico, che aspettava che gli dicessi qualcosa.
Calum lo fermò e poi lo scrutò attentamente.
- Che vuoi ? - Sbottò Luke infastidito.
- Smettila di far finta che tutto vada bene. Perchè lo sai anche tu che non è così.
Il biondo guardò l'amico e poi punto il suo sguardo verso la folla di studenti, mentre nel suo volto si dipinse un sorriso malinconico.
- Io sto benissimo. - Mentì
Da quando aveva lasciato Addison , tutto era crollato.
Era crollata la speranza che qualcuno sarebbe rimasto a salvarlo, era crollato il suo tentativo di cercar di sopravvivere a tutto quel dolore che la sua vita gli aveva procurato ed era crollato il suo cuore.
- Lei ti stava salvando, Luke.Il biondo puntò di nuovo il suo sguardo verso il moro.- Calum la gente muore ogni giorno, ma io credo che Addison sopravviverà perché credo... perché credo che... perché io credo nel bene.Già Luke credeva che allontanando Addison tutto sarebbe andato bene.Calum scuotè la testa in segno di disapprovazione.- Ascoltami, lo so' che per noi è stato un anno d'inferno ma credo che, tu la ami. Credo un mucchio di cose. Credo che... Credo che Ashton sia sempre così perchè vuole nascondere il suo dolore. E credo che tu sia una persone che ha fatto un terribile errore lasciando Addison e lo penso perché sono il tuo migliore amico.Luke sapeva benissimo di ave fatto un terribile errore lasciando Addison, ma doveva.- Calum, io credo che anche se ho fatto un errore, me la caverò.
Noi sopravviviamo Calum, in questo credo, ed è esattamente pensare di sopravvivere che mi permette di sopravvivere. - Mentì ancora una volta.Sapeva benissimo che Luke non poteva uscire illeso da quella situazione , perchè lui c'era talmente dentro.Ma era meglio per lui scappare invece che affrontare i suoi sentimenti.Poi lo sguardo di Luke venne catturato dalla figura di Addison che era nel suo armadietto che prendeva i testi per la lezione e in quel momento il cuore di Luke perse un battito, e gli si creò un nodo alla stomaco.Non era pronto a rivederla dopo tre settimane, non adesso.La sua ferita non era ancora ri emarginata e vederla faceva male più di quanto pensasse.Vedere la ragazza per lui era come passare davanti ad un brutto incidente : anche se sapevi di non dover guardare, lo facevi lo stesso.Se ne pentì subito.Il nodo allo stomaco si strinse ancora di più e gli si formò un gruppo in gola.Chiuse gli occhi e prese un respiro.- Che c'è ? - chiese Calum preoccupato osservando l'amico.Luke non si mosse continuò a fissare la ragazza.Il moro seguì lo sguardo dell'amico e si voltò.Appena vide anche lui Addison si rivoltò immediatamente verso il biondo.- Devo andare da lei. - Sussurrò Luke incominciandosi a camminare.Calum fermò l'amico. -Gira i tacchi e allontanati.Luke aggrottò le sopracciglia- Da cosa ?Calum rivolse prima uno sguardo alla ragazza e poi all'amico.- Da Addison - Disse indicando con il pollice la ragazza dietro di lui.- Ma io non stavo...Disse Luke boccheggiando, ma poi finì per essere interrotto da Calum.- Eccome se stavi. Senti, non puoi farlo, non ne hai il diritto. Non più ormai.- Voglio solo sapere se sta bene, Cal.Calum roteò gli occhi, si tolse il cappellino e si passo una mano nervosamente tra i capelli per poi rimetterselo.- Non sta bene. È un incidente stradale vivente e tutti rallentano per guardarne i rottami. Però cerca di cavarsela al meglio e reagisce. Lo so che non puoi accorgertene perché ci stai dentro ma credimi ora non puoi aiutarla, peggioreresti solo le cose.Vattene. Falla riprendere.Luke al sentire il discorso dell'amico annuì.- Andiamo in classe, Cal.- Disse freddo.Mentre ripreso a camminare Addison si voltò verso la loro direzione, incrociando lo sguardo di Luke.Luke era sicuro di poter leggere negli occhi della bionda tutto il dolore che provava, e in quel momento stava odiando se stesso.La ragazza appena lo vide il fiato le mancò.Chiuse immediatamente l'armadietto, facendoli fare rumore e facendo voltare un gruppo di ragazzi che era li di fianco.Strinse al petto i suoi libri e prese a incamminarsi velocemente.Mentre camminava fra quei corridoi una lacrime triste le attraversò la guancia.Addison l'asciugò immediatamente.Quando fu davanti all'aula di letteratura prese un respiro e vi entrò.
STAI LEGGENDO
Six Degrees Of Separation|| LH
Fanfiction- Santo cielo Luke,lo capisci che stai facendo tutte queste cose per disperazione,stai passando per i sei gradi di separazione - Gli disse Addison con le lacrime agli occhi. - Addison tu non puoi capire.Vattene ti prego- Gli rispose Luke arrabbiato...