Capitolo 1

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(La sto riscrivendo e finendo, presto sarà completa)

Era una tranquilla mattina di settembre, il caldo minacciava di restare ancora a lungo per riscaldare quel piccolo paesino di mare della Toscana. Il vento soffiava scuotendo gli alberi e facendo cadere le loro foglie ancora verdi.
C'erano molte case, tutte vicine tra loro, ma una spiccava per il suo colore caldo, un rosso acceso, che grazie ai raggi del sole che si poggiavano su di essa, la rendevano ancora più luminosa. Dentro a quella casa ci viveva una famiglia composta da tre persone: padre, madre e il figlio adolescente di 17 anni, che frequentava una scuola poco distante dall'abitazione.

L'anno scolastico era iniziato già da una settimana e il giovane rischiava ancora una volta di fare tardi. Era intrappolato nel mondo dei sogni, dove stava faticando per vincere una fantasiosa partita di basket, quando una voce, che conosceva molto bene, riecheggiò nella casa svegliandolo di soprassalto e facendolo scivolare giù dal letto.

《CICOOOOOO! Scendi o farai tardi a scuola un'altra volta!》

Ancora assonnato si alzò a fatica per poi iniziare a prepararsi il più velocemente possibile. Dopo aver messo le prime cose che trovò nell'armadio scese le scale dirigendosi in cucina, dove la madre lo stava aspettando con la colazione già pronta.
Cico, con ancora la voce impastata dal sonno, diede il buongiorno alla madre che non esitò a rispondere.

《Buongiorno, sempre alla buon ora tu eh? 》Disse con un tono di rimprovero.

Il giovane, ignorando la ramanzina che sua madre gli stava facendo per l'ennesima volta, iniziò a fare colazione mangiando ciò che era presente sul tavolo e fermandosi solo per rispondere svogliatamente alla donna.

《Mamma...che giorno è oggi?》Disse d'improvviso interrompendo il discorso della madre.
《 Giovedì 20. Perché?》

Cico si fermò per un attimo a pensare a cosa si fosse dimenticato, sapeva che c'era un evento importante ma non riusciva a ricordare quale.

《No, niente. Credo...》

Dopo pochi secondi passati a riflettere sgranò gli occhi, ricordandosi di cosa si trattasse. Alzò la voce, facendo sussultare la madre, in un espressione mista a stupore e felicità. Era sorpreso, come poteva aver dimenticato una cosa tanto importante?

《 Oddio, ma oggi arriva Giorgio!》Disse alzandosi di scatto e appoggiando i palmi delle mani sul tavolo.
《Giorgio? L'amico che hai conosciuto su quel gioco? 》
《Si, mamma. I suoi genitori sono sempre fuori città per lavoro, così lui per evitare di seguirli e cambiare continuamente scuola e amici resta a vivere da una sua zia che abita in questa zona. 》
《Oh, così finalmente lo conoscerò anche io! Ora però sbrigati a finire che è tardi!》

Il ragazzo finì ciò che stava mangiando, poi uscì correndo fuori casa e  prendendo la bici si diresse verso il corso dove sono situate tutte le scuole superiori.
Arrivato fuori dal cancello della scuola, il Liceo Scientifico Sportivo,  si incontrò come tutte le mattine con il suo migliore amico Alex.

《Hey Alex!》Urlò correndo verso di lui.
《Buongiorno Cico, come mai così in ritardo questa mattina?》Chiese fingendo di essere stupito, sapendo già la risposta.
《Scusa...ho dormito troppo.》Rispose con il fiatone, fermandosi vicino all'amico.
《Non importa, dai andiamo o ci becchiamo un altro richiamo.》
《Si, ma non corriamo per favore...sono sfinito.》
《Ok.》Rispose ridendo.

Il tempo passò lentamente per gli studenti di quegli istituti, come se non volesse mai terminare, e appena l'ultima campanella suonò rimbombando in tutta la struttura per segnalare la fine delle lezioni, uscirono tutti di corsa per tornare a casa.

《Oggi vieni da me a giocare alla Play?》Chiese Alex, sapendo che entrambi non avrebbero avuto voglia di studiare nel pomeriggio le cose fatte in mattinata.
《Scusa, ma oggi non posso. Questo pomeriggio devo andare a trovare Giorgio e non vedo l'ora di incontrarlo!》Esclamò illuminando lo sguardo.
《Giorgio?》Si domandò perplesso più a sé che al suo amico.
《Si!》
《Non ricordavo che avessi un amico di nome Giorgio.》
《 Oh, Alex andiamo! Dai, quello di cui ti ho parlato!》Lo rimproverò scocciato dalla sua poca memoria.
《Ahhh! Giorgio quello di Minecraft.》
《Si, proprio lui. 》
《Allora me lo devi presentare. 》
《Ovvio! Ti piacerà vedrai!》
《Mi fido.》
《Vado o si fa tardi! A domani!》Disse frettolosamente il castano correndo verso la sua bici.
《A domani!》Lo salutò il suo migliore amico, anche se era già troppo lontano per sentirlo.

Alex era molto incuriosito da questo Giorgio, non capiva cosa ci fosse di così speciale in lui per far elettrizzare così tanto il suo migliore amico. Voleva conoscerlo e sperava che quel momento sarebbe arrivato presto.

*ANGOLO ME*

Belle personcine! Come state?
Spero vi sia piaciuto questo primo capitolo (riscritto) della storia che ha dato inizio a tutto. Spero di riuscire a farne uno al giorno (se la scuola non mi occupa troppo tempo.) così da non farvi aspettare.
Niente spero che vi possano piacere le modifiche che ho fatto (anche se so che nessuno, o quasi, si ricorderà la storia ahahahah).
Vi auguro buona serata e ci vediamo con il prossimo capitolo!

È troppo per me...  (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora