Capitolo 20

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~Stre~

È mattina presto e mi sto dirigendo a scuola. Sono stanchissimo e non riesco nemmeno a capire come io possa stare in piedi. Non ho dormito per niente la scorsa notte, ho passato il tempo a pensare a cosa era meglio fare...e non sono giunto a nessuna conclusione.
Perché devo sempre trovarmi in queste situazioni? Non posso vivere tranquillo e felice con chi mi pare?

Mentre arrivo all'ingresso del cancello, che divide la strada dal cortile della scuola, vedo una figura familiare: Alto, capelli castano scuro, perennemente arruffati, un viso assonnato, ma che io definisco sempre meraviglioso e quel suo solito sorriso che mi fa stare bene.
Io a confronto...non sono nulla. Tutti mi credono il ragazzo perfetto, bello, ricco, sicuro di sé e altezzoso...ma sono completamente il contrario. Ho bisogno sempre di qualcuno che mi appoggi per avere fiducia in me stesso. Non mi piace questo lato di me.

Mentre sono immerso nei miei pensieri, fermo all'ingresso del cortile e con la testa abbassata, sento una voce chiamarmi felice. Alzo lo sguardo e vedo che quella figura, che stavo ammirando poco prima, si stava avvicinando a me con il suo solito sorriso brillante.

Cico: Hey Stre! Allora, come va?
Stre: Bene, tu? *dico sforzandomi di sorridere.*
Cico: Bhe, sono in ansia. Oggi decidono i componenti delle stanze in cui dormiremo.
Stre: Quindi alla fine hanno deciso l'hotel in cui alloggiare.

Cavolo la gita! Mi ero completamente dimenticato... E ora? Se non faccio quello che dice Lucas lui causerà problemi non solo a me, ma anche alla mia famiglia. Però se faccio quello che vuole perderò i miei amici, non potrei sopportare di stare nella stessa stanza delle persone che ho tradito per due volte.

Cico: Si e da quello che ho capito ci lasceranno libera scelta delle persone che vogliamo in stanza, ma...ho comunque paura che cambino idea.
Stre: Già pure io...

Cercando di sembrare il più tranquillo possibile, inizio a parlare con Cico della gita e di cosa sarebbe bello fare, anche se so già che questa sarà la peggiore di tutte quelle fatte.
Nel frattempo vedo arrivare Giorgio e insieme a lui c'è Alex. Quei due hanno legato in fretta pur non conoscendosi affatto, ammiro molto il loro rapporto, sembra sincero e puro.

Alex: Heyy! Come state?
Cico: IN ANSIA.
Giorgio: Come mai?
Stre: Oggi decidono le stanze per la gita.
Alex: Davvero? Wow!
Giorgio: Ma non scegliamo noi con chi stare?
Cico: In teoria...ma se cambiano idea?
Giorgio: Hai ragione. Bhe, speriamo che ci lasceranno stare insieme.
Stre: Già...
Alex: Per ora entriamo in classe o faremo tardi, poi vedremo cosa decideranno.

Dopo aver annuito tutti quanti alla proposta di Alex, ci incamminiamo verso l'entrata della scuola. Ho fatto tutto il tragitto senza ridere e scherzare come facevano loro, riuscivo solo ad accennare un lieve sorriso quando mi rivolgevano uno sguardo. Non sto per niente bene...non so più che devo fare. Penso che Giorgio se ne sia accorto, perché si fermò di colpo davanti a me fissandomi con i suoi occhioni da cerbiatto, aspettando probabilmente una spiegazione.

Stre: Si?
Giorgio: Mi dici cos'hai? Sei strano stamattina. È successo qualcosa Stre?
Stre: No...va tutto bene davvero.
Giorgio: So che non dovrei fidarmi di quello che mi stai dicendo, quindi se non vuoi parlane ora va bene, lo capisco. Ma io sono qui, puoi parlarmi di tutto quello che vuoi. Anche se ci conosciamo da poco.
Stre: Lo so, grazie.

Giorgio è davvero fantastico, capisco perché piaccia così tanto a quei due. Se solo potessi essere suo amico... Non voglio fargli del male! Ma...non posso vedere cadere tutto quello che ho costruito, non posso far avere una brutta impressione della mia famiglia, non voglio che li giudichino a causa mia.

Giorgio: Ora andiamo dagli altri. Sta arrivando il prof.
Stre: Si...
Giorgio: Hey, qualsiasi cosa sia si risolverà vedrai.
Stre: Gio...
Giorgio: Si?
Stre: Grazie.
Giorgio: Di niente figurati.

È troppo per me...  (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora